
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quello di sabato prossimo sarà un Consiglio senza surroghe. L’assise convocata da Marco Calvaresi avrebbe dovuto ufficializzare l’ingresso di Paolo Forlì in sostituzione di Roberto Bovara, promosso a ruolo di assessore al Bilancio. Forlì però non si presenterà in sala consiliare.
“Dopo aver trascorso dieci anni in Consiglio, pieni di battaglie, passione e dedizione, prendo atto che non potrò accettare la nomina di consigliere appena ricevuta”, ha scritto su Facebook. “I miei tempi lavorativi non me lo consentono. Credo anche che ci sia un tempo per tutto, e che qualsiasi cosa la si debba fare bene. Un vero consigliere comunale deve studiare documenti in maniera approfondita, perché ha una grande responsabilità nei confronti della città. Grazie a tutti coloro che in questi giorni mi hanno mostrato fiducia. Il mio consiglio è di votare persone che non cercano solo stucchevole consenso, o gloria personale, ma combattono per l’attuazione di progetti rivoluzionari”.
Nella civica Città Aperta, dietro a Forlì si classificarono il compianto Domenico Mozzoni e Gianni Schiuma. Il vocalist, tuttavia, seguirà le stesse orme dell’ex esponente del Psi. Ecco allora che a spuntarla potrebbe essere Elvezio Grandoni.
Per la sua nomina occorrerà attendere l’indizione di un altro consesso, così come per l’ufficializzazione della staffetta in casa Cinque Stelle. Martedì mattina Giovanni Marucci ha rassegnato le dimissioni per dissidi interni al Movimento. Al suo posto dovrebbe subentrare Peppe Giorgini, nel frattempo eletto in Regione.
Se la legge italiana non impedisce il doppio incarico, il veto è al contrario presente nello Statuto dei grillini. Toccherà quindi a Emanuele Rossetti rappresentare i pentastellati in Consiglio.
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