SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Torno a parlare dell’incontro che si è svolto lunedì sera, per la serie di “A tu per tu” con i candidati alle primarie del Partito Democratico, perché è stato un appuntamento particolare. Innanzitutto, a causa di un problema elettrico, l’abituale spazio che abbiamo adibito per le nostre trasmissioni non era disponibile. Quindi, non riuscendo a risolverlo, alle 19:30 ci siamo spostati dal Kooh I Noor, sul lungomare di Grottammare, al Fronte del Porto, locale posto di fronte alla Capitaneria di Porto di San Benedetto.
Spostare e montare in pochi minuti videocamere, computer, mixer, luci, cavi non è stato semplice, anche perché al Fronte del Porto era programmata una serata con il karaoke ed era presente già molto pubblico. Grazie ai titolari e alla comprensione di tutti si è riusciti a partire in orario, anche se eravamo per forza di cose con il fiatone. Ma ad ogni modo gli oltre 40 prenotati hanno trovato posto, assieme a coloro già presenti. Abbiamo fruito della consolle e, invece che seduti, abbiamo condotto la trasmissione in piedi, con il pubblico assiepato a pochi passi da noi.
Per chi da bambino ha avuto modo di assistere a qualche incontro al Ballarin, il clima da arena è sempre piacevole, anche quando la passione del pubblico rischia di rendere un po’ più difficile il lavoro.
Purtroppo, a causa della fretta in fase di montaggio delle attrezzature, abbiamo dimenticato di collegare un cavo e dunque dopo circa mezz’ora la trasmissione ha subito una interruzione, per poi riprendere dopo pochi minuti.
Caso ha voluto che attorno al minuto 27 vi sia stato dunque un taglio e, in quei minuti, la discussione si sia notevolmente scaldata. Avevo domandato a Margherita Sorge di cosa andasse fiera, a livello di amministrazione, per i dieci anni trascorsi, e invece quale errore con lei non si sarebbe commesso. La Sorge ha spiegato di essere fiera per il mantenimento dei servizi sociali e gli investimenti nelle scuole, e questo è stato registrato. Mentre ha aggiunto che il tallone d’Achille delle giunte Gaspari è stato un difetto di comunicazione. Il caso ha voluto che la comunicazione si sia interrotta mentre si parlava di questo argomento.
A quel punto ho fatto presente che l’ufficio stampa comunale ha già inviato circa 60 comunicati stampa dall’inizio dell’anno, e ho ricordato le gaffes (per non dire altro) del sindaco Gaspari che ha escluso il nostro giornale dalle comunicazioni, senza che né lei né altri abbiano avuto il coraggio di esprimere solidarietà per quanto avvenuto.
Da lì è sorto un forte confronto, con parte del pubblico che mi ha attaccato perché secondo loro stavo facendo al nostro ospite delle domande relative al sindaco in carica. Non credo di essere andato fuori tema come qualcuno mi ha anche urlato. Se l’ospite parla di un problema, io sottolineo come quel presunto problema sia stato auto-provocato. Ma ammetto che non è facile difendere scelte illogiche come quelle del sindaco Gaspari.
Tuttavia – poi l’interruzione e gli animi surriscaldati hanno obbligato a cambiare discorso – avrei voluto aggiungere che soltanto un mese fa ho impiegato ben 22 giorni per realizzare una intervista (questa) alla candidata Sorge. Ho iniziato a mandare richieste il 10 gennaio, ho avuto l’appuntamento per l’intervista il 1° febbraio. Su un tema, come quello del lungomare, che ha visto un investimento di 2 milioni e interessava direttamente il suo assessorato, quello al Turismo, 22 giorni mi sono sembrati una enormità. Con altri candidati, ad esempio, ci si accorda nel giro di uno o due giorni al massimo.
Ecco, si spera che in futuro certi difetti di comunicazione vengano meno. Pare evidente che non siano addebitabili a noi o ai cittadini.
Credo comunque che sia stata una trasmissione utile come hanno ammesso la stessa Margherita Sorge e alcuni spettatori che, alla fine, ci hanno ringraziato per i servizi che stiamo dando alla città. Tutto è bene quel che finisce bene. Alla prossima.
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Ottimo lavoro Pier Paolo considerando anche i “tifosi” a seguito della Sorge che ha spiegato benissimo la definizione di radical chic quando ha provocato Falcioni sulla bretella il quale poneva delle giuste domande sulle quali eludeva.
La possibilità di avere gente durante le trasmissioni è stata una mia idea; non ci vedo nulla di male in qualche applauso, e nemmeno in qualche fischio eventualmente, sempre garbato. Purtroppo al Kooh I Noor ognuno è seduto al suo posto con qualche metro di spazio, al Fronte del Porto ci siamo trovati molto vicini con alcuni problemi sottolineati nell’articolo. Ma non parlerei di “tifosi”.
Grazie. Credo che il sostegno ad un candidato, chiunque esso sia, sia giusto e doveroso.
Non deve essere un applauso a mettere in difficoltà un giornalista e neanche una risposta scontrosa del politico. Ho sempre creduto che in un match sia giusto duellare e se gli animi si scaldano (senza retrocostruzioni) ben venga.
Poi esiste il sostegno sano, caloroso, partecipativo e quello accanito, premeditato, precostituito, organizzato, studiato a tavolino. Pazienza. Anche questo serve per crescere e migliorare nei difetti.
Certo, se esistesse un filmato del fuori onda, sarebbe tutto molto più chiaro ed evidente.
Ho visto la candidata sindaco andare su di giri ogni qualvolta le si faceva notare che lei fino a 20 giorni fa faceva parte della giunta che ora sta criticando… Ma la cosa migliore l’ha detta quando con ingenuità dice che lei guarda al futuro, non le interessa il passato ed il presente! Peccato che a molti di noi invece resta nella mente la giunta passata e presente!!!!! Ha poi fatto una brutta figura quando incalzata sui progetti della bretella da presentare al ministro non ha saputo far altro di rispondere il POLITICHESE inventandosi scuse ridicole, ed attaccando il giornalista… Leggi il resto »
Il termine “tifosi” è naturalmente virgolettato e non è una critica ai sostenitori della Sorge ma soltanto evidenzia che il lavoro da giornalisti con un pubblico così presente è più difficile ed entrambi ne siete usciti bene. Sulla dottoressa Sorge non condivido la sua linea politica dimostrata anche da 10 anni di amministrazione. Per il resto considero la sua famiglia una di quelle che hanno dato lustro alla nostra città per SERIETA’ professionale e per capacità di edificare il bello come dimostrano le loro strutture sul lungomare che ritengo le più eleganti.
Io credo che il misunderstanding con l’invitata e parte del pubblico derivi dal fatto che ormai molti non sono più abituati ai giornalisti che fanno i giornalisti, ovvero che fanno domande. Ormai vanno di moda le interviste in cui il giornale ti manda le domande scritte e tu puoi rispondere tranquillamente o far rispondere a chi vuoi tu e poi invii al giornale ciò che viene pubblicato. In questi stessi giorni ci sono le primarie negli USA, andate a vedere come sono “aggressivi” i giornalisti e come incalzano controbattendo ad ogni risposta con un’altra domanda.. Del resto se uno si… Leggi il resto »