GROTTAMMARE – Comunicato del sindaco di Grottammare Enrico Piergallini e del suo vice Alessandro Rocchi.

“Dopo aver gettato fango sui dipendenti del Comune di Grottammare, adesso il consigliere del Partito delle Libertà & co. ci prova con noi amministratori e questa volta la fa ancora più grossa. Le azioni di tutela legale sventolate ai quattro venti confermano solo che Vesperini tenta di uscire dalle sabbie mobili in cui da solo si è cacciato. Di fatto, però, lo fa in maniera maldestra, e si fa due autogol.

Il primo:  la sua conferenza stampa e il video che ci ha ripreso con la telecamera nascosta fanno emergere la connessione tra Vesperini e l’operatore che ha svolto le riprese mandate in onda dalla trasmissione “Piazza Pulita”. È legittimo il sospetto che questa vicenda sia nata solo per “incastrare” l’amministrazione comunale: non a caso, questi sono i termini che Vesperini utilizza e subdoli sono i mezzi utilizzati per farlo.

Gli è andata male. E qui sta il secondo autogol: il video dimostra chiaramente che l’amministrazione comunale non ha mai ostacolato un servizio giornalistico incentrato sui dipendenti comunali. La libertà di stampa e la trasparenza per noi sono diritti inviolabili. A fronte di un operatore che per lavoro svolge un’indagine in questo senso, sarebbe stato un atto non corretto da parte nostra comunicarlo all’esterno o, peggio, impedirlo. A Grottammare non c’è nulla da nascondere, né sui dipendenti, né su altro.

Come già affermato in una precedente nota stampa, tutte le  informazioni raccolte fino ad oggi sono già state comunicate alle autorità competenti, tra le quali l’identità dell’operatore e i contatti che abbiamo avuto con lui. Tali informazioni non possono ovviamente essere rese pubbliche.

Oltre al segreto istruttorio, per noi è inviolabile un altro diritto: la riservatezza. Infatti, nonostante tutto, come abbiamo fatto fino ad ora, continueremo a mantenere riservato il nome dell’operatore, perché anche su questo vogliamo avere lo stesso atteggiamento garantista avuto nei confronti dei dipendenti del Comune. Saranno le indagini, svolte da chi ha l’autorità per farlo, a dimostrare se e quali errori l’operatore abbia commesso nei nostri confronti e dei dipendenti, ripartendo i torti e le ragioni.

Questo vale anche per il consigliere Vesperini. Se Vesperini sente di doversi tutelare, fa molto bene a farlo. Ricordiamo che il consigliere ha affermato in presenza di testimoni, nel corso di una riunione tra capigruppo consiliari, di essere in possesso di filmati riguardanti dipendenti del Comune che non svolgerebbero il loro dovere. Notizia che è poi apparsa anche sulla stampa. Di fronte a questa denuncia pubblica, come il dovere istituzionale ci imponeva, l’abbiamo invitato formalmente con una lettera ad informare il Segretario generale. Ad oggi non ha consegnato nulla, né ha risposto alla lettera; viceversa, ha preferito il clamore di una conferenza stampa per sollevare il solito polverone mediatico e continuare a gettare fango.

Che nulla ci fosse da nascondere lo dimostra il fatto che già da tempo abbiamo inviato in procura la documentazione relativa al caso dei cosiddetti “furbetti”. Loro ricorrono alle telecamere nascoste, ai filmati trafugati e, magari, montati ad arte. Noi ad atti certi e formali. Le illazioni di Vesperini, dell’avvocato Taormina e, indirettamente, dell’operatore ci fanno sorridere, ma al contempo riteniamo che sia stato superato il limite e che occorra pertanto una immediata tutela giudiziaria.”

Enrico Piergallini e Alessandro Rocchi