SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Altissima partecipazione all’incontro organizzato dal Comitato Fondazione Ballarin e Comitato Riqualificazione Stadio Ballarin nel quale sono stati illustrati sei progetti di riqualificazione dell’area dello stadio Fratelli Ballarin. La presenza di cittadini e tantissimi tifosi della Samb, oltre che di numerosi esponenti in corsa per le elezioni comunali, ha riempito ogni posto dell’Auditorium Comunale Tebaldini, tanto che moltissime persone sono rimaste in piedi o anche all’ingresso.
I progetti, illustrati direttamente dai progettisti, riguardano la possibilità di trasformare l’area dello stadio sulla base di diverse idee progettuali: un museo della memoria, un giardino multimediale, una palestra e parco urbano, il mantenimento di Curva Sud e Tribuna Ovest e del prato di gioco, un campo da calcio per gli allenamenti.
Francesco Milanaccio ha proposto l’elaborato “Parco scientifico interattivo. Acquarium per il Piceno”, con due livelli progettuali previsti: sopra dei giardini pensili, il mantenimento della Curva Sud, una sala per il museo e un acquario, mentre nel livello inferiore sono previsti 18 padiglioni.
Gli architetti Di Sciascio e Narcisi hanno proposto la realizzazione di un viale pedonale con un accesso con piazza e teatro all’aperto, coperture a giardino e un auditorium con spazi commerciali. Molto apprezzata dal pubblico dei tifosi l’idea progettuale “L’età del verde”, proposto dal Comitato Fondazione Ballarin, che prevede di mantenere uno spazio a ricordo delle due ragazze rimaste vittime del rogo del Ballarin del 1981, Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri. Inoltre si prevede il mantenimento della Curva Sud, della Tribuna Laterale e di alcuni spogliatoi, oltre che del campo di calcio.
L’architetto Mirco Assenti ha presentato “Un’onda per il Ballarin”, elaborato per il Comitato Riqualificazione Ballarin, che prevede la realizzazione di un museo, una piazza, stand per mercati e fiere e un percorso a piedi lungo il confine dell’impianto.
Anche l’artista Carlo Gentili ha elaborato un progetto intitolato “Spirito Libero”, con una proiezione di opere in ceramica e maiolica. Carosi e Barchetta invece hanno intitolato il loro elaborato “Il Ballarin tra cultura e natura”: biblioteca, parco, centro per musica e teatro, il mantenimento della curva nord e delle tribune. Primo Angellotti ha esposto l’idea “Una casa per la Samb”: il Ballarin diventerebbe uno spazio multifunzionale con campo di gioco. Si manterrebbe la Curva sud con una recinzione leggera e la doppia viabilità su uno dei due lati del campo.
L’incontro si è aperto con i ricordi dell’ex presidente della Samb Ferruccio Zoboletti, l’ex calciatore e capitano Paolo Beni. Anche l’attuale presidente Franco Fedeli si è espresso mostrando un interesse per l’utilizzo del campo del Ballarin come impianto dove far allenare, eventualmente, la Sambenedettese Calcio. Il pubblico presente ha manifestato apertamente il proprio apprezzamento al progetto del Comitato Fondazione Ballarin che mira ad un mantenimento di Curva Sud e Tribuna Laterale e del campo da gioco con annessi spogliatoi.
Invitato anche Cesare Salvadori, presidente della Fondazione Filadelfia di Torino.
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Veramente io sottoscritto Primo Angellotti non ho proposto nessuna arena per la musica, da dove viene questa cosa? I macro punti dell’idea “Una casa per la Samb” sono questi: 1) Recupero del campo di gioco per l’attività sportiva, possibilmente per il calcio e per la Samb che non ha strutture proprie e fa giocare i ragazzi a Martinsicuro. 2) Abbattimento di tutti gli spalti per eliminare il cemento vecchio sostituito da una recinzione leggera e alberelli, lasciando la visuale aperta sul verde. Viene mantenuta solo la curva sud sotto la quale collocare il “Museo dello sport sambenedettese”. 4) Raddoppio della… Leggi il resto »
Due appunti:
1) Sul lato ovest provvederei a fare una pista ciclabile vera e propria, eliminando quello schifo (per di più pericoloso) che si sono inventati creando un marciapiede allargato per bici e pedoni
2) Il museo dello sport sambenedettese sarebbe roba da 10 visitatori l’anno. Le spese di gestione non verrebbero mai e poi mai ripagate. Piuttosto si potrebbe destinare l’area sottostante agli spalti ad altro uso
Dei rilievi direi pertinenti; secondo me:
1) Una delle due strade a est o a ovest si può allargare a due corsie, visto lo spazio che avanza dall’abbattimento delle tribune. L’altra si può destinare a pista ciclopedonale vietando il transito delle auto.
2) Il museo dello sport non deve avere spese di gestione pubbliche, ma deve essere un’appendice della Samb calcio o di NoiSamb o della Fondazione Ballarin, magari si potrebbe sostenere unendo un punto vendita/marketing di maglie, bandiere, striscioni, gadget della Samb.
Se potra’ stare in piedi economicamente parlando sono più che contento, dubito pero’ che riesca a farlo occupando l’intero spazio sotto la tribuna. Credo che se ne riuscirà ad occupare la meta’ sarà grasso che cola. Detto cio’ mi auspico che vengano demolite tutte e due le tribune laterali, e non solo quella lato-mare come nel progetto di quelli della Fondazione Ballarin. Le tribune sono fatte per farci stare la gente e credo che la curva sud basta e avanza. Inoltre lo spazio recuperato ai lati potrà finalmente migliorare la viabilità. Ultimissima cosa: chiudere uno dei due lati al traffico… Leggi il resto »
L’importante che non si abbatta la curva sud e resti un campo da calcio a disposizione solo della Samb poi per il resto quello che si aggiunge ben venga
Anche Onorati fu aspramente criticato perchè voleva stravolgere il lungomare, ma se non fosse stato per lui ora non avremmo una delle principali attrazioni turistiche della città. Fissarsi sulla nostalgia e sulla memoria non porterà mai la città nel futuro e il lento ed inesorabile declino continuerà per l’ottusità di pochi…
Ma perchè devi dare dell’ottuso a chi vuole mantenere un ricordo della vita sportiva della Samb ? Se non c’era la Samb forse il lavoro di Onorati sarebbe rimasto visibile a pochi. Poi aspramente criticato da chi? Se allora sul lungomare c’erano solo delle stradine manco asfaltate! Il Ballarin fa parte della storia di san Benedetto, lasciarne un ricordo fa parte della memoria.
capisco il pensiero mainstream ed è altrettanto inutile ricordare che stadi ben più famosi sono stati demoliti per fare altro, senza considerare gli impatti urbanistici che avrebbe la scelta di rispristinare un campo da gioco. Rimane il fatto che tutto deve prescindere comunque dal nuovo PRG che ne assegnerà le funzioni e destinazioni d’uso in coerenza con il resto della città. Il mondo non è così semplice come lo vedono i Sambenedettesi, nel mondo spostano i fiumi e al loro posto creano le zone turistiche più attrattive d’europa, invece noi ci ancoriamo ad una nostalgia verso il passato per incapacità… Leggi il resto »
In occasione dell’incontro sul ballarin fui io a scrivere appunto che stadi gloriosi come l’Highbury, Wembley, White Hart Lane e prossimamente anche il Boleyn Ground sono stati abbattuti. Personalmente mi sono quasi rassegnato all’idea che “per forza di cose” il campo da calcio e la curva sud verranno lasciate li dove sono. Cio che non capisco e’: 1) Perche BISOGNA dare il campo alla sambenedettese? Sono un suo tifoso, certo, pero’ la città non ha nessun obbligo nei confronti della squadra, ne tantomeno quello di fornirle pure i campi di allenamento. Se la società ne vuole uno si realizza a… Leggi il resto »
E tu saresti un tifoso della Samb? Ma per piacere…
Mi perdoni ma il Ballarin fa parte della sua storia, la storia di SBT per fortuna è fatta anche di altre cose. Il calcio e la Sambenedettese non sono il fulcro della città e casomai è il contrario come già altre volte detto in questo sito. Continuate a confondere la nostalgia per la vostra gioventù ed i ricordi a questa legati con la storia di SBT, e volete vincolare ai vostri ricordi lo sviluppo di una città. E poi quali sono questi ricordi sportivi ? Me ne elencate due solamente che siano degni di passare a futura memoria ? Siamo… Leggi il resto »
Il discorso sul lungomare di Onorati non è tanto la visibilità ma il fatto che un’ opera al tempo ” di rottura”, ti permette oggi di avere un’ alternativa alla statale. La maggior parte dei lungomari marchigiani e abruzzesi non sono così ” infrastrutturali”. Comunque un conto è desiderare che rimanga una parte degli spalti ( A Berlino per dire ci sono ancora dei ” pezzi” del vecchio muro ), cosa su cui sono d’ accordo al 100%, altro conto è dire che debba rimanere a tutti i costi un rettangolo in mezzo a quello che in pratica è l’… Leggi il resto »
Ma tu sei sprecato per questa città infatti hai una visione futurista su di essa ogni qualvolta c’è una discussione te ne esci sempre col contrario del contrario ti prego illuminami sul tuo futuristico progetto che potrà evitare il lento ed inesorabile declino di questa città. Ps ricordati che il passato sarà anche passato ma è pur sempre STORIA e che tu voglia o no quell’ammasso di cemento che ormai fa parte del passato é anche la TUA STORIA e va sempre ricordata nel bene e nel male
Ho la convinzione, e se sbaglio prego qualche tecnico di intervenire, che non si possa prescindere da una seria analisi urbanistica (e quindi dal nuovo PRG) per definire le destinazioni d’uso di quell’area. Con questo approccio si potranno definire le REALI necessità della città e fare il meglio per essa!
Pochi? …
Speriamo pochi
In caso di mantenimento del campo, che sembrerebbe l’opzione più gettonata, sarebbe utile fare un confronto e un parallelo tra queste due possibilità, magari fare una sintesi: verde sulla curva sì o no, parcheggi si o no, viabilità laterale sì o no…
Diciamo che il secondo è un po’ troppo faraonico, mentre il tuo è essenziale e per questo di più sicura ed economica attuazione.
Io voto il primo.
I progetti saranno scelti tra una rosa di ottime proposte quali quelle presentate. Alcuni punti però dovrebbero essere dirimenti nella valutazione: – carico urbanistico in tema di parcheggi, viabilità e fruibilità della struttura; – costi di realizzazione e soprattutto di gestione e manutenzione, chi ha visitato Valencia, e non solo, sa cosa vuol dire costruire opere bellissime ma costosissime nella manutenzione; – “approfittare” di questa occasione per sistemare la viabilità nord-sud, in pratica due budelli con le piste ciclabili; – realizzare un’opera fruibile intanto per il quartiere e poi per la città. Sono sicuro che il museo storico della Samb… Leggi il resto »