di Lorenzo Gabrielli

MONTEPRANDONE – In data 29 gennaio 2016 il Consiglio comunale di Monteprandone, con la delibera numero 9, ha votato all’unanimità l’istituzione e il relativo regolamento del registro della Bigenitorialità, introdotto dalla legge 54 del 2006 con titolo: Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli. L’articolo 1 (Modifiche al codice civile) recita: “Anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale”.

Nonostante tale legge preveda in linea generale l’affido condiviso, spesso il minore si trova a vivere il rapporto con i genitori come se fosse in vigore il vecchio affido esclusivo. Di conseguenza il Registro acquista maggior valenza proprio in questi ultimi casi e laddove c’è scarsa comunicazione.

Il registro bigenitoriale, posto nell’ufficio Anagrafe comunale di Monteprandone, permette ad entrambi i genitori di legare il proprio domicilio a quello del figlio residente nel comune. Così facendo, le istituzioni (ad esempio la scuola o l’Asur) che hanno relazioni con il minore possono conoscere i riferimenti di entrambi i genitori, rendendoli partecipi delle varie comunicazioni che lo riguardano.

La proposta è arrivata dall’associazione Adiantum, rappresentata dal Vicepresidente Antonella Flati e dal delegato nazionale Marco Di Marco, la quale si muove su tutto il territorio nazionale cercando di promuovere azioni positive volte a sensibilizzare la società civile alle diverse problematiche che riguardano il mondo dei minori. Il Consigliere comunale con delega all’Istruzione e Famiglia Daniela Morelli, coinvolta dall’associazione, ha incentivato il comune di Monteprandone che ha aderito per primo nella regione Marche all’adozione del Registro, dimostrando di essere in linea con i principi della Corte di Giustizia europea. “Il registro bigenitoriale è uno strumento di civiltà” ha aggiunto il sindaco di Monteprandone Stefano Stracci.

L’istituzione del registro comunale della Bigenitorialità è un modo per dare una mano ad affrontare nel modo migliore il trauma della separazione, affermando il diritto e dovere di ciascun genitore ad esercitare il suo ruolo. Uno strumento di civiltà e privo di costi per i cittadini.