Grottammare: Falcetelli, Palandrani, Gandelli, Gibbs, Di Natale, Filipponi, De Panicis, De Cesare, Bonfigli (90’ Cappotti), Valentini, Veccia. All. Vagnoni

Civitanovese: Mazzoni, Cesselon, Gorini, Micolucci, Lattarulo, Diamanti, Margarita, Gadda, Shiba (73’ Tozzi Borsoi), Bondi (70’ Carteri), Seferi. All. Schenardi (squalificato, in panchina Grillini)

Arbitro: Biagini di Pesaro

Marcatori: 40’ Gorini; 52’ rig. Filipponi

Ammoniti: 17’ Gandelli (G); 18’ Micolucci (C); 39’ Falcetelli (G); 61’ Bondi (C); 92’ Diamanti (C)

Espulsi: 51’ Gorini (C); 60’ Vagnoni (allenatore Grottammare)

Spettatori: 200 circa (di cui un centinaio proveniente da Civitanova) – Calci d’angolo: 6-3 per la Civitanovese

Recuperi: 0 minuti nel p.t.; 3 minuti nel s.t.

 Un gran bel Grottammare frena la corsa della battistrada Civitanovese e conquista un prezioso punto che fa classifica e morale. Per niente intimoriti dal “pedigree” degli avversari, gli uomini di Vagnoni hanno forse disputato la migliore partita di quest’anno al “Pirani”; hanno tirato poco in porta, è vero, ma con intensità e concentrazione sono riusciti a tenere botta ai rossoblu che stanno dominando il campionato.

Roberto Vagnoni deve fare di necessità virtù: agli infortunati Travaglini, Cameli e Beni (quest’ultimo da alcune settimane ottimamente sostituito da Falcetelli, ex biagiotto), si aggiunge per questo delicato incontro la squalifica di Gentile rimediata con il quinto giallo a Trodica. A sorpresa, butta dentro fin dal primo minuto Matteo Gandelli, tesserato giusto in tempo venerdì e senza alcun allenamento con i compagni. Un rischio che ha avuto un esito felice perché la prova del ventitreenne sambenedettese è stata davvero buona, condita dal perfetto cross da cui poi è scaturito il rigore del pareggio. Marco Schenardi (in tribuna per squalifica), dal canto suo, deve fare a meno di Morbidoni e Morbiducci (infortunati), con Carteri e Tozzi Borsoi in panchina in quanto non al meglio. Ma con la rosa che ha a disposizione, può permettersi i cambi che vuole senza che il gioco ne risenta più di tanto.

L’incontro parte subito forte con la capolista che cerca immediatamente l’affondo: al 1’ Seferi lancia millimetricamente Margarita il quale, leggermente defilato, in diagonale tira sul fondo non di molto. Capovolgimento di fronte e l’under De Panicis viene atterrato in area da Lattarulo, ma l’arbitro Biagini fa cenno di continuare. Il direttore di gara inizialmente fa intendere di voler arbitrare “all’inglese”, lasciando correre molti contatti, ma poi quando capisce che il gioco rischia di scappargli di mano, comincia a tirare fuori i cartellini gialli a raffica: ne fanno le spese Gandelli, Micolucci, Gorini e Falcetelli. Quest’ultimo, al 40’, è in leggero ritardo sulla veloce imbeccata di Shiba per Margarita scaturita da uno sciagurato disimpegno a centrocampo tra Valentini e Di Natale: inevitabile il calcio di rigore e l’ammonizione (anche se gli ospiti chiedevano l’espulsione). Sul dischetto si presenta lo stesso Margarita ma il numero uno biancoceleste intuisce il tiro alla sua sinistra e devia sul palo con la palla che, purtroppo per lui, ritorna in campo dove il più lesto di tutti è Gorini, il quale non ha difficoltà a buttarla dentro: 0 a 1 e palla al centro.

Dopo la rete subita, il rischio per il Grottammare era quello di buttarsi in avanti all’arrembaggio per poi crollare nelle ripartenze di gente esperta e navigata come Bondi, Shiba e Margarita (come successo al Porto d’Ascoli giustappunto 15 giorni fa); invece, capitan De Cesare e compagni non si sono dati per vinti ed hanno continuato a giocare con grande determinazione e concentrazione, imbastendo anche delle pregevoli giocate con palla a terra e di prima intenzione. Senza recupero, si va così al riposo.

La ripresa comincia con la Civitanovese di nuovo arrembante: in tre minuti crea altrettante occasioni ma Falcetelli è sempre vigile e reattivo, le prime due su Margarita, la terza su Shiba (che, ricordiamolo, ha giocato due anni negli Allievi del Grottammare ai tempi della Serie D, prima di approdare alla Primavera della Reggina: peccato non abbia debuttato in prima squadra, cosa che invece avvenne al suo compagno di reparto Mario Pignotti). Nonostante il campo pesante, la partita continua ad essere piacevole ed al 52’ i padroni di casa pervengono al pareggio: c’è una bella sgroppata sulla fascia sinistra di Gandelli con un perfetto cross di prima intenzione verso l’area (traversoni così perfetti fatti in corsa non si vedono tanto facilmente neanche nelle serie superiori); Valentini si coordina alla perfezione e spara al volo a rete ma sulla traiettoria un braccio di Gorini stoppa il tiro. Rigore e cartellino giallo per il difensore civitanovese (che diventa rosso per l’ammonizione ricevuta al 33’ del primo tempo). Già all’andata a Civitanova il Grottammare beneficiò di un tiro dagli undici metri che però non produsse effetti; si era ancora sullo 0-0 e Veccia si fece ipnotizzare da Mazzoni. Poi la partita finì 2-0 per i padroni di casa. Memore di quella esperienza, il numero undici di casa questa volta sul dischetto manda Filipponi il quale non ci pensa due volte: testa bassa e “cannonata” alla destra del portiere avversario. È la seconda rete consecutiva del corazziere biancoceleste: se ci ha preso gusto, speriamo che continui così anche sabato prossimo a Macerata contro l’Helvia Recina.

Si ricomincia da capo ed il rischio che la partita si addormenti è reale, ma al 58’ ci pensa l’arbitro pesarese a ravvivarla fischiando una punizione a due in area a favore della Civitanovese per un retropassaggio di coscia di Palandrani al proprio portiere. Se non hanno cambiato il regolamento nottetempo, si tratta di un grosso abbaglio di Biagini, in questo caso per niente coadiuvato dal suo assistente Forconi. Il tiro di Margarita su appoggio di Bondi si schianta per fortuna sulla barriera, altrimenti sarebbe stata davvero una beffa per il Grottammare. Tra ammonizioni e sostituzioni (la Civitanovese manda in campo gli ex Samb Carteri e Tozzi Borsoi, ossia l’artiglieria pesante che però produce solo polvere bagnata) ed aspettando il triplice fischio, si arriva sino al 92’ quando Valentini conquista una preziosissima punizione proprio al limite dell’area, in posizione centrale; questa volta sulla palla si presenta Veccia ma anche in questo caso il suo tiro si infrange sulla barriera. Se sfruttata a dovere, per il Grottammare sarebbe stato un bel colpo da ko e per la Civitanovese una beffa, ma forse è meglio che sia finita così perché il pareggio è il risultato più giusto.

Un buon punto, quindi, per gli uomini di Vagnoni, da elogiare tutti, in blocco: continuando così, il traguardo fissato – ossia una tranquilla salvezza – sarà raggiunto senza patemi d’animo. Niente di irreparabile, invece, per la capolista che mantiene otto punti di vantaggio sul Fabriano Cerreto a nove giornate dal termine. L’unica pecca di questo incontro è che forse ci si aspettava un pubblico un po’ più numeroso, considerando che c’era di fronte la mattatrice del campionato e, soprattutto, che i tanti tifosi grottammaresi della Samb non potevano seguire la propria squadra ad Ascoli per il divieto imposto dalla Prefettura. Ci si aspettavano più spettatori anche in virtù del fatto che la Civitanovese tornava a giocare a Grottammare dopo quasi 60 anni: l’ultimo incontro dei rossoblu (che allora si chiamavano ancora Portocivitanovese) sul nostro campo, quello allestito sulla spiaggia prima della costruzione della litoranea verso San Benedetto, risale infatti al 28 ottobre 1956 e fu vinto dagli ospiti allenati da Bruscantini per 2-0, con reti di Corvatta al 34’ e Rita all’80.

Chiudiamo, infine, con un ricordo, visto che non l’ha fatto la società chiedendo il minuto di raccoglimento e giocando con il lutto al braccio: il 29 gennaio scorso è venuto a mancare, all’età di 68 anni, Giampiero Luzi che per una stagione – 1977-78, campionato di Promozione – ha onorato la maglia della Robur Grottammare in qualità di centrocampista. Dopo aver calcato campi di categorie superiori e fortemente voluto dall’allenatore Umberto Pelliccetti, sangiorgese come lui, arrivò a novembre deliziando con la sua classe sopraffina fino alla fine del torneo (segnando anche tre reti) il pubblico grottammarese, allora molto più numeroso di quello di oggi.

 

COMMENTI

Roberto VAGNONI (Grottammare)

Prima della partita avrei firmato per il pareggio, alla fine esco con un po’ di amaro in bocca perché l’ultima mezzora, in superiorità numerica, forse avremmo dovuto osare di più per cercare di vincere. Comunque mi accontento perché loro hanno giocatori che possono cambiare il destino della partita in qualsiasi momento. Sono davvero felice della grande prestazione di tutti i miei uomini e dico loro che se continuiamo a giocare così, possiamo fare risultato sempre.

 

Daniele GRILLINI (Civitanovese, allenatore in seconda)

Sapevamo che il Grottammare, in serie positiva da sette giornate, era in forma e lo ha dimostrato tenendo bene il campo, per cui il pareggio alla fine ci sta bene anche se – onestamente – abbiamo preso il gol del pareggio nel nostro momento migliore. Per noi il campionato non è finito, dobbiamo lottare fino alla fine, fino a quando la matematica non ci dirà che abbiamo vinto.

 Michele Rossi

Didascalia della foto allegata: Robur Grottammare e Portocivitanovese schierate al centro del campo prima dell’incontro disputato allo stadio “F.lli Ballarin” di San Benedetto del Tronto il 22 novembre 1953, valevole per l’ottava giornata del campionato di “Promozione”. La partita finì 1-1 con rete del pareggio della Robur firmata da un giovanissimo Mimmo Mecozzi, poi acquistato dalla Samb. Il primo a sinistra è l’arbitro Montesi di Falconara