RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Da Mario Narcisi, già Direttore del DEA dell’Ospedale “Madonna del Soccorso” e Rappresentante territoriale dell’AAROI-EMAC

“In questi giorni si fa un gran parlare delle dichiarazioni di Ceriscioli , fatte in occasione della Direzione provinciale del Pd ad Ancona, sulla programmazione futura della sanità nel Sud delle Marche: “In provincia di Macerata si dovrà scegliere tra il mantenimento della struttura di Civitanova e quella del capoluogo; stesso discorso nel Piceno dovrà farsi tra l’ospedale di Ascoli e quello di San Benedetto “.

Bisogna ricordare che Ceriscioli era quello che, nella sua campagna di ascolto pre-elettorale, diceva che l’Ospedale Unico del Piceno era ”solo un foglio bianco” e che occorreva accorpare e ottimizzare. E’ mai possibile che sulla organizzazione della sanità nel Piceno e sulla questione dell’Ospedale Unico occorra aggiustare sempre il tiro, come successe con la dichiarazione del Dr. Marini, dopo il dibattito di Ceriscioli nella Piazzetta Democratica a S. Benedetto e, ora, con le correzioni del Presidente Ceriscioli (alle sue stesse dichiarazioni), dopo nemmeno 24 ore dalla Direzione prov. del PD ad Ancona?

Ora, vedere quanti amministratori locali si affannano a interpretare e a cercare di spiegare alla gente le parole e il pensiero del Presidente Ceriscioli sul progetto pensato, dalla politica regionale, per la sanità dell’AV5, è un fatto insolito. Un Governatore non deve essere interpretato !

Dica chiaramente quello che vuole fare, cosicché i Marchigiani e i Sambenedettesi , in particolare, possano regolarsi con il proprio consenso. Lo stesso Sindaco uscente, Gaspari, sembra più preoccuparsi di dove dovrà essere collocata la Casa della Salute, se a Nord o a Sud della Città, che del destino dell’Ospedale. Evidentemente non c’è buona fede sulle proposte che vengono avanzate.

Ormai è sotto gli occhi di tutti la situazione in cui versa l’Ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto. La Conferenza dei Sindaci sembra disinteressarsi degli avvenimenti. Siamo stanchi di segnalare lo smantellamento che l’Ospedale sta subendo in nome della Area Vasta. Anche la Stampa locale, ormai, denuncia : “L’Ospedale ridotto a Casa della Salute”.

Lo scoramento sta diffondendosi tra il personale medico e sanitario ospedaliero. I migliori professionisti stanno pensando di abbandonare l’Ospedale di S.B.T. per andare verso Strutture che hanno un futuro. E’ lo stesso fenomeno che si sta registrando all’Ospedale Regionale di Torrette . Evidentemente il Piano di Riordino del Sistema Sanitario regionale va rivisto. E , a questo punto, sarebbe auspicabile che il Comune di SBT aderisse alla iniziativa, insieme ad altri Comuni marchigiani, di indire un referendum per riportare la discussione del Piano di riordino del SSR in Consiglio Regionale.

Occorre sbrigarsi a prendere una decisione univoca sul futuro della sanità nel Piceno!

Fino a quando non sarà realizzato un Ospedale Unico, in una unica Struttura nuova (pare che se ne parli “.. un po’ meno ad Ascoli..” ) i due attuali Ospedali di AP e SBT devono rimanere entrambi con almeno i Reparti di Base, che caratterizzano di norma un Ospedale, in piena efficienza per fare fronte con efficacia alle necessità essenziali sanitarie della popolazione e principalmente per dare una risposta uguale e uniforme alle acuzie su tutto il territorio dell’AV5″