SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prosegue con un nuovo incontro il dibattito sui Poru a Porto d’Ascoli. Nella riunione di giovedì 4 febbraio Pierluigi Cappelli, rappresentante dei commercianti, ribadisce: “È un attacco ai piccoli, è una lotta impari”. Ma la società Area Mare difende il progetto: “Ci siamo mossi sulla base di un bando pubblico e il piano non reggerebbe senza l’ambito commerciale”.
Giovedì sera alla sede del quartiere Mare c’era anche sindaco Giovanni Gaspari: “Sono nato a Porto d’Ascoli ma rappresento 48 mila abitanti. Dopo aver discusso i progetti in maggioranza sono pronto ad esporli ai cittadini. sono nato a Porto d’Ascoli ma rappresento 48 mila abitanti. I tecnici sono stati spesso il braccio armato della deturpazione del verde pubblico. Dei 12 mq di verde pubblico previsti a persona ne abbiamo appena 12”.
Tante le voci contrarie che si aggiungono a quelle dei commercianti, anche in ragione della tutela dell’ambiente. Valerio Isopi, presidente del quartiere Sentina, spiega: “Siamo contro il consumo del suolo, inoltre non c’è nessun vantaggio a cedere quelle aree verdi come terreno agricolo”. Giovanni Marucci aggiunge che “aumenterebbe l’inurbamento in aree dove già d’estate non si vive”. La viabilità è un ulteriore problema irrisolto che verrebbe aggravato dalla realizzazione del progetto, come afferma Marinucci. “Se seguiamo gli standard si rischia di fare carne da macello”, commenta Cappelli.
Il socialista Pino Laversa e il democrat Pierfrancesco Morganti hanno difeso i piani di riqualificazione urbana nel suo complesso, manifestando tuttavia perplessità sull’elaborato di Area Mare
Restano alti i dubbi, sollevati a più riprese, sul perché proprio i Poru e perché proprio a San Benedetto. È infatti l’unico Comune delle Marche, insieme a Senigallia, ad aver aderito a questa legge sperimentale.
Una nuova assemblea si svolgerà nelle prossime settimane.
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Ho chiesto al sindaco perché questi progetti vengano portati in consiglio per l’approvazione, proprio a quattro mesi dalle elezioni, quando la legge n. 22 è del novembre del 2011?Nessuna risposta! Ho chiesto come si può ancora cementificare una città che ha una densità abitativa di 2000 abitanti per Km2 ( quando la media regionale è sotto i 300 ab. per km2)?Nessuna risposta! Ho chiesto se i punti cardini di quella legge venissero rispettati! Uno tra i tanti: art. 1 comma1 . Allo scopo di assicurare un’adeguata tutela del territorio regionale, la presente legge detta norme per la riqualificazione urbana sostenibile… Leggi il resto »
Peppe, basta vedere i nomi dei soci di chi vuole quel progetto,basta vedere i nomi dei proprietari di quelle terre e vedrai come alcuni nomi si intrecciano tra loro e sappiamo così chi ci guadagna e perchè si batte per farlo e perchè ha tanta fretta!
Caro “Sfrinca” cadi in un tipico difetto degli italiani. Guardi alla causa e non all’effetto trascurando totalmente il merito. Merito che nel caso è costituito da quello che nello spazio davanti alla Piscina è stato progettato. Noi stessi abbiamo pubblicato il disegno di come sarebbe in caso di approvazione. A me non sembra proprio una speculazione e mi piace che quell’area cambiasse nel modo proposto. È il mio pensiero personale. Eventualmente dì il tuo e spiega cosa non ti va bene. Del progetto non dei proprietari sui quali poni un’opera di prevenzione che nulla c’entra con il merito e con… Leggi il resto »
Visto che San Benedetto del Tronto con i suoi 24 km quadrati deve restare ferma (a me quello spazio davanti la piscina non mi pare una cementificazione ma una miglioria dell’immagine che ora in quel punto è pessima) c’è un’unica soluzione per diminuire la percentuale di edifici rispetto allo spazio totale: la fusione in un solo comune del territorio a ridosso di San Benedetto, Grottammare e Cupra. Allora sì che si avrebbe una vera città metropolitana con cemento e verde equamente suddiviso. Bisogna anticipare un futuro che non potrà che essere che quello di una Città Grande.
In parte Peppe Giorgini entra nel merito, infatti è un po difficile concepire l’utilizzo dello strumento del PoRu in aree fondamentalmente libere, dove in sostanza c’è poco o nulla da recuperare, si possono esprimere molti dubbi e molte perplessità. La mia, fondamentalmente è la stessa che caratterizzo il mio impegno contro la Megavariante, in sostanza, non si puo lasciare a dei singoli privati il compito del disegno futuro della città. cosa costruire in queste aree ancora libere devono essere deciso da una più generale pianificaione della città da parte dell’amministrazione pubblica, di nuovo si propongono degli interventi parziali senza aver… Leggi il resto »