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GROTTAMMARE – A Grottammare esiste una concreta realtà imprenditoriale. Sulla Valtesino è situata l’azienda Menowatt Ge. E’ un’azienda attiva nel settore delle green e white economy con progetti e prodotti brevettati, dedicati all’efficienza energetica.  La ditta vede tra i suoi azionisti Legambiente (la più grande e diffusa associazione ambientalista italiana, Nem Sgr Spa (società che gestisce fondi di private equity) e il Management dell’azienda che rappresenta l’azionista di maggioranza. Abbiamo intervistato l’amministratore delegato Adriano Maroni, noto anche per essere un grande tifoso della Sambenedettese (in passato provò ad acquisire la società).

Di cosa si occupa principalmente la sua azienda?

“Le soluzioni proposte vanno dalla riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione con risparmio energetico garantito per le amministrazioni locali, a proposte di efficienza energetica per impianti d’illuminazione interna di medie e grandi dimensioni, come ospedali e edifici pubblici, industrie o centri commerciali. I progetti, diretti sia a soggetti privati sia per Enti Locali, possono essere integrati con soluzioni all’avanguardia Smart City e Smart Metering, alcune delle quali presentate come caso studio in contesti qualificati come l’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano”.

Ci spieghi le soluzioni Smart City e Metering.

“Lo sviluppo City permette, integrando moduli e apposti sensori, di utilizzare l’infrastruttura esistente della pubblica illuminazione per creare e completare reti diverse e per scambiare informazioni. Servizi come il rilevamento delle condizioni ambientali (inquinamento acustico, pm10, umidità, allagamenti), connessioni Internet, monitoraggi e controlli (traffico, Ztl, parcheggi) diventano realtà alla portata di tutte le amministrazioni locali. Il Metering è una tecnologia fondamentale per i progetti di efficienza energetica. Oltre alla misurazione intelligente dei consumi (acqua, elettricità, gas) e alla gestione dell’impianto grazie alle reti di comunicazione, che sfruttano l’infrastruttura della pubblica illuminazione. Permette anche la misurazione dei risparmi conseguibili e la verifica delle performance dei vari impianti sottoposti a interventi di riqualificazione energetica”.

Torniamo indietro nel passato. Come ebbe inizio questa realtà?

“La mia esperienza era basata sull’informatica e la tecnologia. 23 anni fa con il mio socio Roberto Marcucci fondammo l’azienda. Eravamo partiti con i sistemi di telesoccorso per arrivare piano piano alla realtà odierna. Siamo un gruppo di ricerca e sviluppo. Trenta collaboratori lavorano sodo per far crescere la ditta. I nostri sforzi sono stati riconosciuti dall’Istituto Bancario Nem Sgr (Banca Popolare di Vicenza). Siamo in espansione e ricaviamo solo utili. Naturalmente io e il mio socio siamo soddisfatti di tutto ciò. Ci speravamo 23 anni fa ma all’epoca era comunque impensabile uno sviluppo del genere”.

La vostra azienda è ben radicata sul territorio nazionale.

“Siamo impegnati in 400 Comuni. Nel nostro territorio siamo impegnati a Grottammare (dove partirà il progetto sperimentale Smart Small City), Ripatransone e Roccafluvione. Puntiamo ad altre località del Piceno in futuro. Sinceramente spiace che una realtà importante come la nostra sia conosciuta poco in Provincia. Non si è mai profeti in patria, è vero. Comunque il nostro obiettivo sarà di farci conoscere anche qui. Le soddisfazioni arrivano comunque dalle collaborazioni e dai riconoscimenti ottenuti dai 400 comuni impegnati con noi. Inoltre ci estenderemo in Albania a Tirana e i nostri progetti City e Metering approderanno in Cina, a Shangai. Come ho detto prima, la nostra azienda è in continua espansione”.

Parliamo adesso di un argomento a lei caro. La Sambenedettese. Tanti anni fa aveva anche fatto un tentativo per rilevarla.

“E’ vero, ci provai. Ma individuai subito un grosso problema nello stadio. Per me era ed è impensabile tenere un impianto del genere per una partita a settimana. Sono sempre dell’idea che lo spazio del Riviera delle Palme debba essere ampliato sia a livello commerciale sia di manifestazioni sportive. Adesso è giunta una presidenza seria e solida. Spero che l’amministrazione comunale che verrà aiutare Franco Fedeli nel rimodernare il nostro impianto sportivo. Sono un grande tifoso della Sambenedettese e sono molto contento dei risultati ottenuti fino ad ora. Andare in Lega Pro deve essere anche un’opportunità per rilanciare la squadra e il suo stadio. Speriamo bene”

Concludiamo con un suo pensiero inerente al Ballarin.

“A mio avviso l’area dev’essere riqualificata completamente. Anche la zona Santarelli. Il Ballarin è la porta della città per chi giunge da Nord. Vedrei bene un’area verde per i giovani e un’area commerciale al posto di Santarelli. E naturalmente uno spazio dedicato alla storia del Ballarin. Suggerirei alla prossima amministrazione comunale di far giungere un architetto di primo piano per fare tutto ciò. Realizzare un’area che possa diventare un punto di riferimento per l’Italia centrale e un vanto da mostrare anche ai forestieri”.