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A pagina 2 “Stadio Riviera delle Palme presto agibile”, lo assicura l’avvocato della Samb Andrea Gianni.
Pagina 3 il Disappunto del direttore: “Bretella della Campagna” “Caro Paese Alto” “Ospedale kaputt” tre prese in giro per i sambenedettesi
Alle pagine 4-5 Intervista ad Adriano Maroni della MenowattGe che, a proposito di un tema di attualità afferma: “Per sostituire il Ballarin servirebbe un’opera di un Archistar”.
Pagina 6-7-8 Parola ai candidati sindaci di San Benedetto: Sorge, Piunti sul lungomare, Di Francesco.
Pagina 14: naufragio Pinguino, la disgrazia ricordata da Nazzareno Torquati e Remo Croci: “Raccolta fondi, Gaspari mercanteggia”.
Pagina 15 Grottammare “Partono i lavori sul piazzale della scuola Speranza”.
Pagina 16 Primo Angellotti: “Il destino del Ballarin, ecco come diventerà”.
Pagina 17 Gianni Schiuma: “Giù le mani dal nostro Colosseo. Ballarin è la storia di San Benedetto”.
Pagina 18-19-21 Spazio allo Sport: Hc Monteprandone, World Sporting Academy, Oikos Tennis Tavolo, Collection Atletica Sambenedettese.
Per Monteprandone, a pagina 20, Lorenzo Gabrielli intervista Piero De Carolis, presidente della Centoprandonese.
E poi spazio alla Samb nelle pagine 11-12-13, con servizi e foto su Samb-Vis Pesaro.
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Facciamo lavorare i nostri giovani architetti che spesso sono molto più bravi delle “archistar”.
Credo che la richiesta di un archistar , secondo le intenzioni di Maroni, sia in parte dovuta ai riconoscimenti internazionali ottenuti ma principalmente al riscontro che avrebbe l’opera sul piano dell’immagine.
Io sono contrario ma i fatti dicono che il popolo (il turista) viene attratto più che dalla bellezza (anche per ‘ignoranza’), dal nome di chi l’ha fatta. Per esempio della cosiddetta “Grande opera” a Grottammare si parla più cdel nome di chi la realizzerà (Tschumi) che dell’opera stessa. Servirebbe una rivoluzione culturale con la quale far capire che, anche in questi campi, il merito dovrebbe prevalere su tutto.
Direttore, sulla grande opera mi sono sgolato proprio su queste pagine e credo non possa davvero essere presa ad esempio. Bilbao è diventata famosa nel mondo per il museo Guggenheim progettato da Gehry, divenuto simbolo di una città, ma forse è l’unico esempio dove l’opera di un archistar ha così fortemente caratterizzato e fatto rinascere una città. Ma qua stiamo parlando di San Benedetto, e credo che dobbiamo volare ben più bassi e valorizzare quello che abbiamo: natura, cultura enogastronomica e qualità della vita, dobbiamo cambiare quell’aria decadente che si respira e non correre dietro a cemento per mangiare ulteriore… Leggi il resto »
Penso che la vera rivoluzione culturale sia quella di fare cose belle semplici e funzionali, che abbiano un buon rapporto qualità prezzo nella realizzazione e soprattutto abbiano bassi costi di manutenzione.Più di un anno fà auspicavo un progetto simile alla foto sopra con demolizione delle gradinate est ovest e sistemazione del campo e delle tribune nord e sud con strutture legno vetro acciaio per dare visibiltà e leggerezza al campo da calcio, impianti fotovoltaici e termici e altre tecnologie a consumo energetico zero dove oltre allo sport, potere organizzare eventi di spettacolo, con inserito il museo della samb ed anche… Leggi il resto »
Scusate un concorso e premiare l’idea migliore sia dal punto estetico sia di quello economico….
Archistar, ingstar e geostar nostrani è sicuro che non possano competere con i ” grandi ” nomi …
Questione di cultura … nemo profeta patriae …
D’accordissimo con vagnozzi! Vedi http://www.rivieraoggi.it/2016/01/25/213429/il-destino-del-ballarin-vediamo-come-diventera
Fino a tempi migliori andrei su una soluzione più che dignitosa come questa: