di Michele Rossi

Grottammare: Falcetelli, Palandrani, Gentile, Gibbs, Di Natale, Filipponi, De Panicis (71’ Cameli), De Cesare, Bonfigli (89’ Cappotti), Valentini, Veccia. All. Vagnoni

Loreto: Tomba, Mazzieri (61’ Camilletti D.), Pigliacampo, Santarelli, Baleani, Ristè, Streccioni, Moriconi A., Garbuglia, Cheddira (61’ Scoppa), Maruzzella. All. Moriconi F.

Arbitro: Silvestri di Ascoli Piceno

Marcatore: 51’ De Cesare

Ammoniti: 50’ Pigliacampo (L); 57’ Baleani (L); 77’ Streccioni (L); 94’ Beni (G, dalla panchina)

Spettatori: 130 circa (di cui una cinquantina provenienti da Loreto) – Calci d’angolo: 3-0 per il Grottammare

Recuperi: 1 minuto nel p.t.; 5+1 minuti nel s.t.

Dopo cinque pareggi consecutivi – gli ultimi quattro dei quali per 0-0 – ed in virtù dei risultati delle altre squadre pericolanti nelle ultime giornate, il Grottammare scende in campo consapevole di avere un solo risultato a disposizione: la vittoria (che manca dall’8 novembre dello scorso anno, quando in casa fu battuto il Porto d’Ascoli). Tre punti che, oltretutto, permetterebbero alla squadra di Vagnoni di sorpassare proprio gli avversari di oggi, ossia il Loreto. Anche se con un po’ di sofferenza, alla fine vittoria è stata; al di là delle chiacchiere, è questo che conta per i biancocelesti rivieraschi che devono sempre fare i conti con la mancanza di un uomo gol.

E pensare che il ricorso storico contro il Loreto non era dei più edificanti per gli uomini del presidente Merli: l’ultima volta che la squadra oggi in gialloverde (allora i colori sociali erano invece il verde ed il bianco) giocò a Grottammare fu il 7 ottobre 1984, più di trentuno anni fa, per la terza giornata di andata del campionato di Promozione girone B (allora la massima divisione regionale). Finì 0-0 e al termine di quella stagione la Robur retrocesse mestamente in Prima Categoria in virtù del penultimo posto conseguito; il Loreto, invece, riuscì a salvarsi per un punto. Da allora le due squadre, tra alti e bassi, si sono perse di vista per oltre sei lustri con il Grottammare che a metà anni Novanta è sprofondato in Seconda Categoria per poi risalire, agli inizi del nuovo Millennio, fino allaSerie D (frequentata per sei stagioni) e dal 2009-10 staziona in pianta stabile in Eccellenza. Il Loreto, invece, ha sviluppato la sua storia principalmente in Prima Categoria, giocata comunque sempre in un girone diverso da quello del Grottammare, con alcune puntate in Promozione e, da quest’anno, per la prima volta nell’élite del calcio marchigiano.

Dopo questa premessa, passiamo alla partita che, lo diciamo subito, non è stata esaltante, complice anche il terreno del “Pirani” molto gibboso che non permette in maniera ottimale il controllo della palla. Entrambe le formazioni si schierano con una difesa a 4 molto fisica; il Loreto cerca fin da subito il gioco di rimessa, con lanci lunghi per la sua torre centrale, Garbuglia, e gli esterni Streccioni e Cheddira a ronzargli attorno in cerca del pertugio giusto. Il Grottammare, che non ha una punta di ruolo, ogni volta deve invece inventarsi qualcosa di nuovo per cercare di portare al tiro un suo giocatore; Valentini e De Panicis si cambiano spesso di ruolo, ma l’under grottammarese oggi non è in giornata e si vede sin dalle battute iniziali. Con questi presupposti, le occasioni da rete possono arrivare solo da calci piazzati o grazie a svarioni difensivi. Come al 5’ quando un errato disimpegno di Palandrani porta al tiro dal limite l’under Cheddira ma il suo è più che altro una “telefonata” per il portiere Falcetelli, sostituto dell’infortunato Beni, al debutto tra le mura amiche. Al 15’ una punizione da destra di Veccia sul secondo palo permette a Filipponi di rimettere al centro di testa dove si fa trovare pronto Gibbs a buttare la palla in rete ma viene fermato in fuorigioco dal primo assistente. Al 31’ è lo stesso Gibbs a “cincischiare” davanti la propria area di rigore, Cheddira gli ruba la palla e serve il liberissimo Streccioni sulla destra, leggermente defilato: tiro a botta sicura del numero 7 gialloverde ma è il palo interno a salvare Falcetelli che si ritrova poi la palla tra le mani sulla ribattuta del legno. Al 40’ l’ultima azione degna di nota del primo tempo: punizione dalla destra per il Loreto sulla cui battuta il Grottammare effettua la tattica del fuorigioco. Il colpo di testa di Garbuglia all’incrocio dei pali permette solo al portiere locale di esibirsi in un plastico volo e la ribattuta a rete di Maruzzella sulla smanacciata del numero uno serve solo a perdere un po’ di tempo perché l’arbitro aveva già fischiato l’offside su segnalazione del secondo assistente.

La ripresa comincia con il gol vittoria del Grottammare: al 50’ Pigliacampo falcia sulla fascia destra Bonfigli in fuga (e si becca l’ammonizione); la punizione, battuta da Veccia, è perfetta per l’inserimento centrale di capitan De Cesare che non sbaglia il colpo di testa e torna a far esultare i propri compagni a secco dal 13 dicembre 2015 (seconda rete al Montegiorgio di Valentini). La partita si innervosisce, Baleani si becca il cartellino giallo al 57’ per proteste e rischia molto fino alla fine della partita per le continue lamentele. Il mister Francesco Moriconi al 61’ effettua un doppio cambio (dentro Davide Camilletti e Scoppa per Mazzieri e Cheddira), sperando in qualche occasione in più. Una si presenta poco dopo, al 69’, sulla testa del neo entrato Davide Camilletti ma la sua inzuccata da buona posizione su punizione di Andrea Moriconi finisce alta sopra la traversa. Due minuti dopo un alleggerimento del Grottammare permette a Gentile di arrivare sul fondo e crossare per la testa di Bonfigli; la girata del giovane scuola Samb è debole ed il numero uno lauretano non ha difficoltà a parare. Il Loreto a questo punto si butta tutto in avanti, il portiere Tomba addirittura gioca stabilmente dieci metri fuori dall’area di rigore ed all’88’ per poco non combina il patatrac: un suo rinvio sbagliato è preda di Veccia nel cerchio del centrocampo ma il tiro di prima intenzione della mezzala biancoceleste non inquadra la porta. Al 92’ si registra l’ultima occasione per gli ospiti di pervenire al pareggio: in una furibonda mischia in area la palla schizza sulla destra dove si trova ben posizionato Streccioni il cui tiro a botta sicura, con Falcetelli battuto, viene salvato sulla linea da un grande Gibbs.

Con il cuore in mano e stringendo i denti fino al 96’ (esagerati 6 minuti di recupero!), il Grottammare torna ad assaporare il gusto della vittoria che gli permette di guardare al prossimo impegno di Trodica con più ottimismo, prima di affrontare in casa la corazzata Civitanovese. Al Loreto (le cui stesse prime quattro partite nel girone d’andata avevano fruttato 8 punti, nel ritorno solo 1) non rimane altro che rimboccarsi le maniche e preparare al meglio il prossimo impegno casalingo, sicuramente non proibitivo, contro il Montegiorgio del chiaravallese Gianluca Fenucci.

 

COMMENTI

Roberto VAGNONI (Grottammare)

Da più di un mese stiamo giocando bene nonostante la mancanza di un goleador e abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo. Oggi non è stata una bella partita, lo ammetto, ma non era facile giocare contro questo Loreto, squadra forte fisicamente che gioca con palle lunghe che ci costringevano a ripiegare spesso. Io sono molto contento della prestazione dei miei ragazzi, incameriamo questi tre punti, che diventano sei considerando che sono stati ottenuti contro una diretta concorrente. Domenica andiamo a Trodica per riprenderci quanto ci è stato tolto nel girone di andata.

 

Francesco MORICONI (Loreto)

Il 2016, purtroppo per noi, continua ad essere negativo. Non sono preoccupato perché bisogna riconoscere che noi la prestazione la facciamo sempre, ultimamente abbiamo perso con il minimo scarto. La squadra è viva e lotterà fino alla fine, senza perdere quella aggressività che è il nostro punto di forza. Nel primo tempo siamo stati un po’ più concreti e se invece del palo avessimo segnato probabilmente ora staremmo a parlare di un altro risultato. A mio avviso, comunque, oggi sarebbe stato più giusto il pareggio.