SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un “nuovo importante tassello”, così Massimo Bartolozzi definisce l’incontro che il Comitato Ambiente e Salute Piceno ha indetto per lunedì primo febbraio alle 21 presso la Sala consiliare del comune. E oramai, considerato il successo delle adesioni raccolte, il comitato si è detto pronto a presentare un esposto alle autorità giudiziarie.

Relatori saranno l’avvocato Canafoglia dell’Unc e Adriano Mei, presidente dei Comitatinrete. Argomenti centrali dell’incontro saranno l’esposto penale avviato in ottobre e la procedura che prevede anche una convocazione in  Camera di commercio degli enti responsabili. L’obiettivo è ottenere l’interruzione dell’iter e un risarcimento danni per la durata eccessiva della procedura in base alle norme europee in merito alla certezza della data.

“Auspichiamo una forte partecipazione” ammette Bartolozzi. “Fino ad oggi, prosegue il portavoce, hanno aderito circa 300 famiglie”. Durante l’incontro sarà possibile rivolgere domande e sottoscrivere l’esposto versando 25 euro, munendosi di codice fiscale e carta d’identità: “L’alto numero di adesioni ci convince che è tempo di presentare l’esposto”.

Ampie le adesioni ricevute. “Il Comune di San Benedetto ha emesso una delibera di contrarietà tecnica è politica diretta a Regione e Ministero dello sviluppo economico ” spiega Alfredo Vitali. Nello stesso senso si stanno muovendo i comuni di Grottammare e Martinsicuro. Probabile l’adesione dell’Unione dei Comuni abruzzesi mentre da tempo è nota la vicinanza di intenti con il Comune di Monteprandone che pure, ad oggi, non ha emesso una delibera in tal senso. Unico ente a non aver mai risposto è la Regione.

L’importanza della partecipazione cresce insieme alla consapevolezza dei rischi che lo stoccaggio comporta. “Da due mesi a Los Angeles si è aperta una falla che rilascia 1,7 milioni di metri cubi di gas all’ora” spiegano i membri del Comitato, che consigliano dunque la massima allerta.