SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Per ora è una corsa a due. Le primarie del centrosinistra si stanno trasformando in una sfida all’ultima stoccata tra Margherita Sorge e Paolo Perazzoli.

L’assessore e l’ex sindaco hanno già inaugurato le rispettive sedi e avviato la campagna d’ascolto nei quartieri, senza rinunciare ad attacchi reciproci rigorosamente “mascherati”.

Alla Bocciofila di Porto d’Ascoli, la Sorge ha fatto riferimento ad atteggiamenti rancorosi da parte di Perazzoli, che a sua volta considera l’assessore la prosecuzione dell’esperienza gaspariana. “Non basta dire di essere il nuovo per essere nuovi – ha detto – l’unica proposta nuova è la mia, che sono il più anziano dei candidati alle primarie. Altri ripropongono loro stessi, ma chi è stato al governo per dieci anni non può più dire faremo”.

Gli altri due contendenti per ora rimangono in disparte. Tonino Capriotti attende il 22 gennaio, quando dovrebbe essere definito il regolamento delle primarie, mentre Antimo Di Francesco organizzerà il 23 una convention al Calabresi per poi dare il via ad un tour de force nei quartieri che porterà allo svolgimento di cento incontri in cinquanta giorni.

Se i renziani hanno perlomeno definito la squadra, è fitto il mistero attorno al segretario provinciale, assente anche sui social-network, dove non è stata nemmeno aperta una pagina a sostegno della sua mozione.

Lunedì sera il centrosinistra sambenedettese si riunirà in un’interpartitica finalizzata a definire obiettivi ed alleanze in vista delle Comunali. Le trattative andranno di pari passo con la questione dei Poru, che vede scettici Socialisti e vendoliani. Vanno inoltre chiarite la posizioni di Verdi e Udc, strettamente legate all’andamento delle consultazioni del 6 marzo.

La vittoria di Perazzoli causerebbe di fatto l’uscita dalla coalizione degli ambientalisti. In compenso, i centristi manifesterebbero diffusi mal di pancia qualora ad imporsi fosse la Sorge.

Intanto, sempre Perazzoli prosegue gli appuntamenti di “Disegniamo il Futuro”. Domenica pomeriggio, presso il Circolo Ponterotto, l’esponente Pd è tornato a parlare di bretella: “Se diventerò sindaco, entro i primi 180 giorni porteremo a discussione il progetto per il tracciato della circonvallazione – ha affermato – bisogna fare presto, perché se costruiscono sui terreni interessati diventa complicato”.