SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una chiesa di Sant’Antonio gremita ha salutato per l’ultima volta Pietro Paolo Menzietti, scomparso lunedì sera a 78 anni dopo una grave malattia.
Gente comune e tanti esponenti del mondo politico si sono stretti attorno alla famiglia dell’ex parlamentare del Pci, rappresentata dalla moglie Isabella e dai figli Sara, Belinda e Gian Luigi.
Ad omaggiare Menzietti c’erano tra gli altri l’onorevole Luciano Agostini, il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo, il sindaco Giovanni Gaspari, il consigliere regionale Fabio Urbinati, l’ex assessore Gabriele Franceschini, i consiglieri comunali Loredana Emili e Sergio Pezzuoli, i segretari dei circoli del Pd Andrea Manfroni e Roberto Giobbi, l’ex presidente del Consiglio Giorgio De Vecchis e i candidati sindaco Margherita Sorge, Antimo Di Francesco, Tonino Capriotti e Paolo Perazzoli.
Proprio Perazzoli ha dedicato a Menzietti un lungo e commosso discorso, condito di ricordi ed aneddoti. “Sono stati anni di confronti e anche scontri, ma nel segno di una profonda amicizia. Ricordo le lunghe giocate a carte durante le feste natalizie. Era di sinistra e viveva questa passione come un dovere, non come un vanto”.
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Ho avuto la fortuna di conoscere Paolo solo qualche anno fa, ma mi sono bastati pochi incontri per capire il valore della sua persona. Ricordo un episodio chiaramente rivelatore della sua personalità. A conclusione di un evento pubblico, mi si avvicinò assieme ad un conoscente comune. Quest’ultimo iniziò a commentare assai benevolmente il mio intervento e a tessere in maniera quasi imbarazzante lodi alle mie qualità e al mio percorso. Dopo un breve assenso, ad un certo punto Paolo disse con una certa veemenza “Ma lei è una precaria! E’ una precaria…”. Gli sorrisi lieta e grata della sua sottolineatura.… Leggi il resto »