SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alla fine gli sforamenti relativi alle Pm10 sono stati 38 in tutto il 2015. Tre più del limite consentito, ma nonostante ciò l’amministrazione comunale evita allarmismi.

“Anche nei giorni in cui abbiamo superato il limite il livello si è mantenuto basso – spiega l’assessore alla Viabilità Luca Spadoni – la situazione è seria ma non preoccupante. Nulla di paragonabile ai casi di Milano e Roma”.

Sulla vicenda è intervenuto pure il sindaco Giovanni Gaspari nel corso della conferenza stampa del Pd provinciale di lunedì mattina: “Leggo le polemiche. Alle prossime elezioni il confronto sarà tra chi ha una cultura di governo e chi no. Chi governa è chiamato a gestire e ad affrontare situazioni complesse”.

Ma l’opposizione non molla di un centimetro e il Movimento Cinque Stelle ricorda che la centralina di Via Asiago è stata in manutenzione per dieci giorni consecutivi lo scorso dicembre: “Quanti sforamenti avremmo totalizzato se fosse stata funzionante? Il traffico automobilistico cittadino è troppo elevato. Modificare il modello di viabilità non è più un mero esercizio intellettuale o retorico, ma una necessità che occorre affrontare al più presto, altro che cercare la soluzione nelle varie bretelle: ne va della salute nostra e dei bambini in particolare. Anziché essere una città a dimensione di bambino, siamo diventati una città a dimensione d’auto: al giorno circa 50 mila auto la percorrono, oltre ai 120 mila veicoli del nostro tratto autostradale e la superstrada percorsa da migliaia di veicoli al giorno. E l’unico palliativo che le amministrazioni, succedutesi negli anni, sono state capaci di attuare è il fermo delle auto domenicale”.

A tal proposito, il Comune mantiene attiva ogni ultima domenica del mese l’iniziativa “Lasciamo l’auto a casa”, che prevede la chiusura dalle 9 alle 13 del tratto est del lungomare, dall’Albula fino all’ex Camping. Un’idea nata per sensibilizzare la cittadinanza alla mobilità alternativa che Spadoni aveva proposto di estendere alle altre tre domeniche del mese, ricevendo però svariati pareri negativi in maggioranza.

“Le nostre proposte per ridurre e migliorare la qualità dell’aria sono ben chiare – insistono i grillini – convertire tutto il trasporto pubblico a metano, e per quanto possibile all’elettrico, e incentivare la popolazione ad usare i mezzi pubblici; diminuire il costo del biglietto del mezzo pubblico; valutare l’istituzione di una Ztl nel centro cittadino per disincentivare l’uso dell’auto; incentivare il cambio di caldaie a diesel e quelle che hanno molti anni di vita; controllare ogni anno le caldaie di tutte le abitazioni affinché rispettino le norme di legge sulle emissioni e maggiore efficienza energetica delle abitazioni e delle strutture pubbliche”.