SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La vicenda della cessione in comodato gratuito dell’immobile di via Petrarca alla clinica privata Stella Maris piomba nella discussione politica sambenedettese. Michele Bagalini, del Partito Repubblicano e rientrante nel gruppo civico “Orgoglio Sambenedettese“, attraverso una visura camerale pubblicata sulla propria pagina Facebook ha criticato duramente il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari e l’assessore Margherita Sorge.

Secondo quanto scritto da Bagalini un funzionario (‘Chi in un’azienda, in un ente pubblico o privato, svolge funzioni di una certa responsabilità) comunale’) “è anche revisore della clinica privata Stella Maris. Il Comune di San Benedetto ha ceduto in comodato d’uso gratuito l’immobile della scuola di via Petrarca alla clinica privata Stella Maris. L’assessore alla Cultura e al Sociale-Sanità Margherita Sorge ha nulla da dire?

Il Pri non molla la polemica e attraverso l’altro esponente locale, Nicolò Bagalini, approfondisce il tema con un lungo comunicato che sintetizziamo di seguito: “Gli ultimi avvenimenti politici sono la dimostrazione dell’alto stato di decomposizione e degrado del sistema partitico. Qui a San Benedetto non si opera per il bene della città. La politica sambenedettese è divenuta un gioco di ruolo, dove ognuno punta a un obiettivo ben preciso discostandosi totalmente dal bene comune”. Cosa che, a dir la verità, noi di Riviera Oggi diciamo da quattro lustri.

Bagalini cita “l’ultima delibera che stanzia ben 100 mila euro ad associazioni varie” e  aggiunge: “Come non citare la decisione di cedere l’ex scuola di via Petrarca in comodato d’uso gratuito alla clinica privata Stella Maris, decisione anomala presa dall’amministrazione” e ribadisce quanto espresso nel post Facebook da Michele Bagalini, aggiungendo: “Fato o non fato, la cosa puzza tanto di conflitto di interesse”.

“Ma la cosa che mi spaventa più di tutte è il silenzio assordante del popolo, chi tace è complice e noi sicuramente ci addurremo e faremo barricata situandoci dalla parte opposta. Sambenedettesi trattati come sudditi, spero che presto arriverà il nostro Boston Tea Party. Noi auspichiamo la creazione di un nuovo progetto politico completamente diverso dagli esistenti, ci rivolgiamo ai cittadini, alle associazioni, ai corpi intermedi, alle rappresentanze del lavoro e dell’impresa per avviare un processo di aggregazione politica libero da personalismi e senza pregiudiziali ideologiche. Per questo motivo, pur preferendo che la scelta del candidato sindaco da contrapporre al Pd fosse avvenuta attraverso le primarie, abbiamo trovato in Giorgio De Vecchis l’unica persona che ha risposto positivamente ai nostri appelli: il suo modo di far politica non è lobbistico ma collegiale”.