
Dieci mie verità:
1-È vero che il terrorismo come la violenza non ha giustificazioni di sorta
2-È vero che siamo in un mondo in cui tutto dipende dal denaro, per cui i ricchi aumentano e i poveri anche, ma di più
3-È vero che chi non si allinea a questo mondo viene isolato e deriso
4-È vero che chi non lo accetta serenamente passa dalla ragione al torto
5-È vero che chi non ha la forza di affrontarlo rischia di diventare un barbone
6-È vero che le malelingue hanno il sopravvento su chi si fa i fatti suoi onestamente
7-È vero che la politica italiana non è fatta per persone oneste o disinteressate
8-È vero che il ‘merito’ in Italia è un optional a vantaggio dei raccomandati
9-È vero che chi crede in Dio sa perché
10-È vero che chi non crede in Dio non sa perché
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Punto 7 e 8 e’ come sparare sulla croce rossa, qui non c’e’ piu trippa per gatti.
e mi acconsento di aggiungere :
11- Potrebbe essere vero che siamo messi peggio del cile di pinocchet, scappi chi puo’.
Aggiungo che la deontologia del giornalista è quella di dare le notizie e non nasconderle. Ricordare la necessità di un codice morale non significa andare a rovistare in un cassetto polveroso per tirare fuori antichità fuori dal tempo, ma applicare ciò che vale e varrà per sempre.
Sottomettere la verità al criterio dell’opportunità o della convenienza è precisamente l’errore che fa il mondo o i partiti o le sette. Una strategia miope destinata inesorabilmente alla sconfitta. Chi sposa lo spirito del tempo e le sue idee rimane presto vedovo (W.R.Juge)