SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alle Comunali del 2016 Giorgio De Vecchis ci sarà. “Abbiamo molte più chance di vincere adesso che andando con Piunti e Forza Italia”, dice l’ex presidente del Consiglio dopo la turbolenta uscita da Fratelli d’Italia. A seguirlo Barbara Sanavia e più di settanta tesserati, indignati per l’azzeramento delle cariche sambenedettesi ad opera di Ciccioli, Fioravanti e Natali.

Candidarmi a sindaco? Sono a disposizione del progetto – dice De Vecchis – inizieremo a lavorare per San Benedetto e cercheremo di trovare una condivisione con le civiche”. Un primo approccio avverrà domenica, in occasione della cena organizzata dalla lista 63074: “Il candidato deve essere scelto dai sambenedettesi”.

Nella riunione del 16 settembre De Vecchis si era imposto all’unanimità su Luca Vignoli, Virginia Trento e Massimiliano Castagna: “Non avevo chiesto di fare il candidato e il mio nome era stato condiviso anche da Fioravanti e Ciccioli. Non ci hanno lasciato lavorare e ci hanno impedito di parlare con Giorgia Meloni”.

I ribelli citano tre articoli dello Statuto di Fratelli d’Italia: “Il 6 afferma che i circoli cittadini sono autonomi e unici titolari della rappresentanza politica, il 20 dà potere decisionale all’assemblea degli iscritti del territorio, mentre il 2 chiama in causa le elezioni primarie come metodo principale di selezione”.

Altrettando dura la Sanavia: “Ai cittadini sambenedettesi che non vanno a votare perché disamorati dalla politica e dai partiti chiedo scusa e dico loro che hanno ragione. Ho creduto che la realtà fosse diversa, ma almeno non potrò essere tacciata di aver avuto preconcetti. Pensavo semplicemente che le cose dall’interno si potessero migliorare. Il progetto di Fdi sembrava innovativo, nuovo e democratico, dove tutto avveniva alla luce del sole senza ingerenze o imposizioni dall’alto. Tutto il gruppo di San Benedetto non ha mai disatteso le linee guida del partito nazionale. In questo mese abbiamo assistito ad eventi cinematografici. Con la nostra uscita riportiamo Fratelli d’Italia alla situazione nella quale versava lo scorso maggio, cioè il nulla”.

Il processo attivato da De Vecchis è irreversibile e a questo punto rende inutile ogni possibile rinuncia a Piunti da parte di Forza Italia. Il centrodestra correrà spaccato in due, riproponendo gli scenari del 2006 e 2011. L’attuale fotografia potrebbe convincere al ritiro molti degli attuali consiglieri comunali berlusconiani. “Senza unità non mi ricandido, non vado a schiantarmi”, aveva recentemente annunciato Pierluigi Tassotti. E chissà che alla lista degli addii non si aggiunga pure Bruno Gabrielli. Solo voci, per adesso.