
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Pd rischia di perdere dalla lista dei futuri alleati il gruppo dei Verdi. Il Sole che ride andrebbe ad aggiungersi a Sinistra Ecologia e Libertà, ma per motivi totalmente diversi. Se nel caso dei vendoliani la frattura è legata a due progetti dei Piani di Riqualificazione Urbana, i Verdi minacciano di rompere coi democratici se questi non escluderanno Paolo Perazzoli dalle primarie che sceglieranno il candidato sindaco.
La storia è nota. I rapporti tra l’ex sindaco e l’assessore Canducci non sono mai stati idilliaci e sono peggiorati negli ultimi tre anni in merito alle vicende legate alle pensiline fotovoltaiche e ai lavori presso lo stadio Riviera delle Palme. Per non parlare delle continue tensioni esplose in Consiglio Comunale tra Loredana Emili e Andrea Marinucci, spesso condite di provocazioni ed insulti.
Basterebbe a questo punto attendere l’esito delle consultazioni – previste per il 20 marzo – per decidere con chi correre. Ma Canducci taglia corto: “Non è una questione di tempo, è una questione politica. Lo abbiamo chiesto fin dal primo incontro organizzato dalla segretaria Gregori. La presenza di Perazzoli mette in discussione la coalizione. Fossero state primarie del Pd avrebbe potuto parteciparvi chiunque, però qui stiamo parlando di primarie di coalizione e chi prende parte alla corsa deve essere riconosciuto da tutti, anche perché vige la regola che chiunque vinca deve essere appoggiato dalla squadra. E se vince lui per noi è impossibile supportarlo”.
In vista del voto del 2016, andrà inoltre sciolto un altro nodo: il rapporto tra gli stessi Verdi e i Socialisti. I due partiti proposero un’unica lista nel 2011 ottenendo ottimi risultati. “E’ estremamente difficile che l’esperienza si ripeta”, informa Canducci.
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Non mi sbagliavo quando scrissi che Paolo Perazzoli fa paura più al centro sinistra (Verdi compresi) che al centro destra. Devo però far notare che nelle considerazioni di Paolo c’è una contraddizione in termini. Infatti, se l’ex sindaco vince le Primarie, mai come questa volta visti i rapporti con gli altri del Pd, risulta scelto dal popolo e non INDICATO il migliore da uno o più politici e dai loro “sudditi”. Non mi sono mai piaciuti quelli che dicono “non vi faccio votare dai miei…”. È un’indice di tracotanza ma anche di grande debolezza da parte di quegli elettori ai… Leggi il resto »
“Non è una questione di tempo, ma una questione politica…”
La questione è un’altra ed è molto chiara a noi elettori, e cioè che se vince Perazzoli gli scudieri di Gaspari fa fuori tutti…