CITTÀ GRANDE. In questi giorni si sta parlando molto di fusione tra comuni e ne sono felicissimo. Il sottoscritto scrive di Città Grande da oltre 15 anni (quando ancora i particolari della Legge Delrio erano sconosciuti)  e di una necessità che sarà nel tempo imprescindibile.
Quando la scorsa estate ribadii l’importanza di formare un Comitato pro fusioni, non osavo sperare ad un esito che è andato oltre (di molto) le mie più rosee previsioni. Adesso c’è, si chiama «CITTA GRANDE. Oggi, si può!» e la sua composizione la ritengo quasi miracolosa. Hanno aderito persone con i carismi giusti e complementari, un puzzle ben riuscito. Un segnale che considero importantissimo per le mete che si prefigge.
C’è un amministratore di condomini (in fondo la fusione può paragonarsi ad un palazzo con quattro o più condòmini), un giovane di belle speranze al quale il ruolo di addetto stampa sembra calzargli a pennello, due imprenditori che come me sognano da anni un progetto simile, un giovane super attivo che aveva già iniziato con Riviera Oggi a studiare il problema sin nei minimi particolari, un laureando in architettura, un esperto consulente della comunicazione e un editore ‘rompiscatole’, il sottoscritto, che da oltre 40 anni naviga nelle acque tempestose della stampa locale e un fisioterapista per ridarci le forze… se dovessimo perderle.
Dulcis in fundo  la presenza di una persona eccezionale sotto molto aspetti ma di più per la scelta di farne parte attiva: Massimo Romani sindaco di Massignano ma con evidenti origini marinare, la sua è una famiglia di armatori sambenedettesi. Un vero ‘miracolo’.
Infatti, tanti sono i vantaggi (da un piano regolatore molto più fattibile ad una razionalizzazione dei costi che non servirebbe nemmeno spiegare per quanto la sua deduzione sia elementare) che porterebbero un’unica amministrazione pubblica per dieci città confinanti ma uno è più grande di tutti gli altri.
Dei circa 150 amministratori pubblici attuali ne resterebbero 30 o 40. Chi non riesce a comprenderne la necessità dovrebbe spiegarmi a cosa servono i 120/130 che abbiamo oggi in più. Irvine (300 mila abitanti) in  California la governano in cinque.

Oltretutto la scrematura dovrebbe (anche se qui un piccolo dubbio me lo pongo!) portare a far emergere i migliori, quelli veramente utili. Nove sindaci in meno? Proprio così. Una constatazione che giustifica i complimenti che gli altri componenti del Comitato fanno in ogni riunione al primo cittadino di Massignano. Anche i sindaci di Grottammare e Cupra Marittima si sono detti favorevoli (Annibali con qualche remora) e potrebbero, un giorno non lontano, entrare attivamente nell’organico del comitato “Oggi, si può!”.