
Dai tweet dell’Ufficio Stampa della Banca d’Italia si evidenzia la “grande rapina”, guidata da Eurozona e Governo italiano, che ha distrutto 780 milioni di euro di risparmi di titolari di azioni e obbligazioni subordinate di quattro banche del centro Italia: Banca Marche, Carife, Carichieti, Banca Etruria.
Illuminanti appunto alcuni tweet della Banca d’Italia a seguito della presenza nella trasmissione della Rai InMezzora del direttore generale Salvatore Rossi.
Il tweet seguente è ripreso da una dichiarazione al minuto 8:20 della trasmissione di Lucia Annunziata.
#inmezzora Dg #Bankitalia #Rossi: fiumi di denaro pubblico versati per banche altri paesi europei ma non in Italia e nelle banche italiane
— Ufficio Stampa BI (@UfficioStampaBI) 13 Dicembre 2015
Al che Lucia Annunziata interrompe: “Appunto, fiumi di denaro pubblico perché il salvataggio delle banche in tutto il mondo fino a novembre è avvenuto con denaro pubblico” (in Spagna almeno 108 miliardi, altro che 780 milioni, clicca qui).
Rossi afferma: “Dal 1° gennaio sia chi prende i soldi a prestito sia chi deposita i soldi in banca, deve sapere che c’è una responsabilità privata individuale, in tutta Europa: è un concetto molto caro ai paesi di cultura luterana” (cultura luterana intermittente, però, caro Rossi: così la Germania salva i propri risparmiatori). Commenta la Annunziata: “Per me è un’idea spaventosa, nel momento in cui deposito del denaro l’idea che io mi debba preoccupare come se la banca fosse in parte mia aggiunge un dato di incertezza nella nostra vita”.
E aggiunge Rossi: “Certo è paradossale che il paese che per primo sperimenta queste nuove regole è proprio l’Italia cioè il paese da cui non è sorta la necessità di avere queste nuove regole“.
#inmezzora Dg #Bankitalia#Rossi: per Banca Etruria, come per altre banche, è stato impossibile trovare una soluzione di mercato
— Ufficio Stampa BI (@UfficioStampaBI) 13 Dicembre 2015
“Perché – dice Rossi – tutte le banche hanno bilanci con crediti deteriorati“, a causa del quadro economico che è peggiorato proprio a causa delle politiche volute dalla Troika (meno spesa pubblica, più tasse, e quindi difficoltà per le banche di trovare aziende e famiglie in situazione di prosperità economica).
Ed è anche vero, come da una intervista dello stesso Rossi al Corriere della Sera (il quale poi non l’ha ripetuto in tv, chissà perché), che la più indolore soluzione di mercato, l’uso del Fondo Interbancario di garanzia, ovvero denaro privato delle stesse banche, sia stata impedita dalla Commissione Europea perché giudicato un “Aiuto di Stato” (nonostante sia denaro privato), il cui uso avrebbe sottoposto l’Italia ad una procedura di infrazione.
Andrebbe infatti chiesto, perché, e lo dovrebbe fare lo stesso Rossi, o anche e meglio Renzi, all’ex lobbista inglese Jonathan Hill, Commissario Europeo ai Servizi Finanziari (questo non è un conflitto di interesse enorme e un attentato alla democrazia, cari Saviano e Grillo?). Nessuno fino ad ora l’ha fatto, e si sono presi degli ordini anche a costo di distruggere parte della base elettorale del proprio partito nelle regioni storiche del centrosinistra. Mistero.
Mistero tanto che alcune informazioni bisogna andarsele a leggere all’agenzia di stampa Reuters:
La prima volta. Con l’euro, la Commissione Europea e il governo Renzi. La “volta buona”.
Così, scrive la Reuters, i detentori di obbligazioni bancarie stanno tentando di venderle ma non c’è domanda per quel tipo di titoli, e i prezzi stanno crollando.
In tutto questo, le regole dell’eurozona, che prevedono dal 1° gennaio una corresponsabilità anche dei depositanti oltre 100 mila euro in caso di fallimento bancario, sono in clamoroso conflitto con l’articolo 47 della Costituzione Italiana: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme“. La ricezione delle regole europee implicherà una mancata tutela per i depositi sopra i 100 mila euro.
E sarà l’ennesimo passo avanti nella disgregazione dell’idea comunitaria e sociale alla base della nostra Costituzione, per favorire invece la responsabilità privata individuale, che altro non è che l’atomizzazione della società, l’eliminazione di ogni rete di protezione sociale e l’applicazione nuda e cruda del capitalismo ultra-finanziario.
Il tuo lavoro sarà sempre più incerto, i tuoi risparmi saranno sempre più incerti, le cure per la tua salute saranno sempre più incerte, le tue relazioni affettive saranno sempre più incerte.
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Ottimo articolo, bravo Pier Paolo! Mi preme far notare che senza un rapido, radicale e inappellabile ripristino della separazione bancaria non vedo vie d’uscita.
Grazie. In questi giorni la questione della separazione bancaria è stata ripetuta nei comunicati a noi inviati dai sindacati per Banca Marche. Mi sembra che della cosa però non se ne parli né a livello governativo, né Europeo.
La separazione bancaria è una cosa sacrosanta, e in Italia avremmo dovuta adottarla all’indomani del fallimento di Lehman Brothers, ma ci siamo sempre convinti che il sistema fosse solido…..
Quello che schifa ancora di piu’, è che il PD ha fatto quadrato per difendere la bella e ubbidiente signorina Boschi. Questa gente ormai non conosce più la vergogna, per di piu’ hanno la faccia di ricordare ai loro coscritti la figura di Berlinguer che di sicuro si rivolterà nella tomba.
Penso che la questione Boschi sia sopravvalutata come al solito a livello mediatico, perché è un bersaglio facile per le opposizioni e fa subito presa sull’elettorato. Ci si è messo di mezzo persino Saviano, dal quale ci si aspetterebbe un tiro più alto. Voglio dire che anche senza il caso della famiglia Boschi, la vicenda sarebbe comunque andata allo stesso modo, cioè male.
Questo governo oltre che la volta buona per i polli, è un incubo di reticenza e di falso ottimismo venduto a metri dai vari Padoan e ministri minori. Del bail-in si sapeva da anni ed i nostri parlamentari europei ? o non l’hanno capito o non hanno avuto la forza di opporsi. Per di piu’, come Paolo illustra benissimo, nel suo articolo-mosaico, quando gli altri salvavano le loro banche, i nostri “europei” , tra i piu’ incapaci, del continente, erano impegnatissimi a presentarsi ai vari talk show, a raccontare le meraviglie del rignanese. E dove stava il PD del rottamatore,… Leggi il resto »
Non entro nel merito dell’argomento, ma volevo segnalare una eventuale inesattezza. “E’ la prima volta dal 1930 che detentori di obbligazioni sono costretti a subire delle perdite a causa di una crisi bancaria”. Credo che molto probabilmente il giornalista di Reuters facesse implicitamente riferimento all’Italia e non facesse riferimento al contesto Europeo. Contesto Europeo su cui poi fa successivamente perno l’articolo qui scritto Prima del 2013, prima di Cipro per intenderci, gia’ in Irlanda e Spagna (Bankia) detentori di bond subordinati videro il valore dei titoli annullarsi, cosi’ come accadde in Olanda con SNS Reaal. Successivamente poi viene presa per… Leggi il resto »
Sì, la Reuters fa evidentemente riferimento all’Italia. La Banca d’Italia avrà sicuramente la sua fetta di responsabilità, occorrerà capire quali sono le motivazioni che hanno condotto alla scelta presa rispetto a quella dell’uso del Fondo Interbancario.
Oltre alla “finanza sregolata”, occorre ricordare che senza la perdurante crisi economica del settore privato è facile prevedere che queste o altre vicende non sarebbero accadute.
Sulla costituzionalità dei 100 mila euro, sabato avrò modo di parlare con una persona esperta di questi temi.
Pier Paolo, per quello che mi risulta il fondo interbancario è solo di tutela dei depositi e non degli azionisti ed obbligazionisti pertanto in questa casistica non può essere contemplata. Invece è stato chiamato in causa il Fondo di Risoluzione della Banca d’Italia utilizzato sia per la capitalizzazione delle nuove banche sia per finanziare l’acquisto delle sofferenze da parte delle bad bank.
Nell’intervista al Corsera si fa riferimento a Fondo Interbancario. Al di là delle possibili sbagliate o corrette interpretazioni, mi sembra questo un elemento centrale che dovrebbe far capire cosa sia successo. Il fatto che in mezz’ora di trasmissione Rossi non ne abbia minimamente accennato (anche se l’ho sentita di notte ma non mi sembra…) mi è sembrato strano. Se davvero è accaduto quel che ha detto a Manca, la Commissione dovrebbe spiegare perché (cosa che Manca si guarda bene dal fare, anche successivamente… così come Rossi però). Se invece è stato un giochetto per scaricare responsabilità, beh a certi livelli… Leggi il resto »
http://www.eunews.it/2015/11/12/aiuto-di-stato-risorse-pubbliche/44976
Padoan chiedeva di usare il Fitd, e da quanto si evince i commissari si sono opposto perché erano “aiuti di Stato”. Vedi sopra ;)
Guarda, credo che il problema sia più nella forma che nella sostanza. Se si faceva il Bail in, ovvero si andava a toccare i conti correnti allora automaticamente sarebbe intervenuto il fondo interbancario, ma in questo caso dove i conti correnti non sono stati toccati non è possibile chiamarlo in causa. Ma come ti dicevo siamo nel mondo dei tecnicismi autoimposti che non si pongono la questione del problema di fondo ma solo di imporre la propria influenza.
Se si fosse arrivati all’uso del FITD ==> la banca ha fallito. Se la banca ha fallito interviene il FITD per il rimborso dei soli depositi per un importo non eccedente i 100. Una volta messa in liquidazione (anche se vigono alcune regole diverse da normali spa) la procedura e’ sempre la stessa: vengono prima liquidati i creditori con garanzie, poi quelli senza garanzie, poi gli strumenti di capitale poi il capitale. Siccome mi sa che non ce ne era neanche per creditori con garanzie allora si e’ preferita la via del wipe out del capitale e simil capitale a… Leggi il resto »
E’ quello che ho detto….
Non ci sono motivazioni al non uso del FITD in quanto un’obbligazione non e’ un deposito. La mancata corretta vigilanza ha fatto in modo che il risparmio si canalizzasse dal deposito verso le obbligazioni uscendo quindi fuori dalla tutela del FITD Relativamente alla costituzionalita’ o meno del tetto massimo, non era quello il mio punto. Sottolineavo come questo esisteva gia’ prima della legislazione introdotta, quindi non era un punto nuovo, ma eventualmente qualcosa di cui ci si accorgeva solo 30 anni dopo La crisi economica del settore privato a poco a che vedere con questa cosa. E’ piuttosto il legislatore… Leggi il resto »
Lei ha ragione e la sua competenza tecnica è molto utile. Ho avuto modo di ricercare la fonte, non ho avuto tempo ancora di arrivare al documento ufficiale: le motivazioni sul mancato uso di risorse bancarie private sono abbastanza imbarazzanti (se usiamo la logica), qui Eunews il 12 novembre (è forse una delle poche volte che concordo con Padoan…) http://www.eunews.it/2015/11/12/aiuto-di-stato-risorse-pubbliche/44976. Si parla appunto di “Aiuti di Stato” anche se non sono coinvolte risorse pubbliche. Stiamo parlando ovviamente di una pesante limitazione della sovranità democratica di uno Stato, in questo caso italiano. Lei dice che, come Alessandro sotto, quei fondi sono… Leggi il resto »
Deposito e prestito sono due cose diverse e non perché lo dice la legge. Se sei un orafo un conto è depositare l’oro, un conto è prestarlo. È questo non è da ieri ma dai tempi del diritto romano Visto che le obbligazioni sono un prestito, l’utilizzo di un fondo per la tutela del deposito sarebbe un chiaro miss-use. Insomma come se in caso di alluvione pretendi che sia la rca auto a coprirti i danni L’utilizzo del fitd sarebbe stata una imposizione forzata, come se lo stato avesse sequestrato il fitd, e utilizzato per altro scopo, appunto come aiuto… Leggi il resto »
Un aiuto di Stato ha una definizione ed e’ cioe’ un finanziamento ad una azienda proveniente direttamente o indirettamente dallo Stato inteso sia come amministrazioni centrali e locali sia come soggetti quali imprese pubbliche o imprese su cui lo Stato esercita diretta o indiretta influenza dominante Non credo sia questo il luogo, ne’ la discussione, comunque, grazie ad Amato tra il 1990, si e’ superata la separazione bancaria (commerciale e non) e si e’ introdotta la privatizzazione delle banche che tuttavia sono controllate dalle fondazioni che a loro volta sono praticamente, passami il termine, succursali di partiti in quanto la… Leggi il resto »
Per una volta che lo stato non “scarica” su tutti i cittadini le colpe di pochi c’è anche chi se ne lamenta. I governi precedenti a Renzi una cosa sola forse hanno fatto bene, ed è proprio quella che riguarda il discorso risanamento banche che è stato sopportato tutto dagli istituti di credito stessi. Con Monte Paschi lo stato ha preso interessi al 7% (!!!!) ed è rientrato di tutto il prestito fatto, ora è dovuto intervenire con pochi spiccioli (in confronto agli interventi degli altri stati) per salvare le uniche quattro banche che non sarebbero riuscite da sole a… Leggi il resto »
Il tuo ragionamento non mi convince per diversi motivi: 1) Colpevolizzi i risparmiatori che hanno investito in obbligazioni bancarie come fossero speculatori, senza che i differenziali dei tassi di interesse giustifichino una tale accusa: non erano assolutamente tassi fuori mercato. 2) Certo, lo Stato non ha scaricato sulla fiscalità le perdite dei risparmiatori delle 4 banche, però ha fatto una cosa molto più grave: ha minato la fiducia di tutti i risparmiatori sul sistema bancario. Ha la capacità il risparmiatore di valutare la solvibilità di una banca? Perchè far pagare i risparmiatori e non la BCE quale istituto di emissione,… Leggi il resto »
Una precisazione sul punto 1). Ho controllato gli isin delle subordinate coinvolte, 3 per la precisione. Una aveva un tasso misero, poco sopra l’1% due avevano tassi del 6 e 7.20 rispettivamente ed emesse meno di due anni fa. Una era addirittura sinkable.
Tabellina con tutte le obbligazioni coinvolte. Tre sono a tasso variabile con spread tra 110 e 115bps. Sono la stragrande maggioranza circa 3/4 ed emesse prima del 2011. Le restanti emesse a partire dal 2011 iniziano a far intravedere “spread” anomali fino all’ultima emissione che offriva un rendimento del 12.5%. La nazione con i tassi di interesse piu’ alti al mondo credo sia il Brasile con tassi al 15%. I tagli minimi di acquisto sono fuori alla portata dei piu’. Infatti solo 75 milioni di emissioni potevano essere acquistate con un minimo di 1000 euro (come i BOT, BTP, CCT,… Leggi il resto »
Innanzitutto ci sono anche persone che non riescono a risparmiare che vanno tutelate quanto i risparmiatori. Non riconduca tutto alla sua esperienza ed alla sua persona, c’è chi sta peggio. 1) Se non è speculativo un investimento con rendimento del 6-7% quando i tassi sono prossimi allo zero, mi spieghi lei cosa è una speculazione. Che poi qualcuno (ma non tutti) non se ne rendesse conto è un aspetto legale e penale, ma i costi dell’ingenuità di poche persone non possono ricadere sulla comunità. Altrimenti dobbiamo risarcire anche chi lascia le chiavi nella macchina e poi se la vede rubata… Leggi il resto »
E’ il solito “dividi et impera”. Le faccio un esempio. Il risparmiatore a) è stato accorto e ha una pizzeria, il risparmiatore b) è stato “fregato” ed è un insegnante con due figli. Perde 200 mila euro di risparmi. La prima cosa che farà è ridurre i consumi a fronte dell’imprevisto: andava nella pizzeria del risparmiatore a) due volte al mese, adesso ci andrà due volte all’anno. Pensare che un danno ad una parte della società sia un danno “solo” a quella parte e il resto ne sia immune, è qualcosa di irrealistico e anche di gravemente egoistico. Resta, ovviamente,… Leggi il resto »
Ci arrivo a capire il suo ragionamento, però c’è anche l’eventualità che chi “ruba” i 200 mila euro diventi un mio cliente ed in pizzeria ci venga poi anche tutti i giorni…ma si fa per dire… La mia convinzione rimane che lo Stato non può assistere il risparmiatore nelle scelte sbagliate. Lo Stato deve tutelare il risparmiatore affinché non gli vengano sottoposte opportunità di cui non può capire il rischio. Ma se poi il risparmiatore vuole rischiare lo stesso (e sono sicuro che tra i cosiddetti “truffati” ce ne sono che hanno azzardato coscientemente) i rischi rimangono i suoi e… Leggi il resto »
Ha ragione nella prima parte. Lo Stato deve evitare che i risparmiatori possano restare “fregati”. Questo impone l’abolizione della finanza speculativa nel territorio italiano, la divisione fra banche d’affari e di investimento, la garanzia pubblica sui depositi per gli istituti che rispettano la normativa statale nell’interesse pubblico. Il che non è semplice, perché i poteri in campo sono enormi. Ma questa è la premessa necessaria. Chi vorrà tentare la fortuna avrà sempre modo di portare i suoi risparmi all’estero e giocarseli come meglio crede, ben sapendo di non aver nessun paracadute pubblico. Riguarda il nuovo cliente che lei cercherà come… Leggi il resto »
Non per andare avanti all’infinito nel ragionamento, ma se il pizzaiolo è troppo inflazionato piuttosto che piangermi addosso cambio mestiere e cerco nuove opportunità…a parte la battuta, quella della separazione tra banche d’affari e di investimento è un punto nevralgico della storia del mondo occidentale degli ultimi 15-20 anni e sono d’accordissimo con lei. Ma non possiamo pensare di modificare il capitalismo attuale con un solo cenno o lamentandoci, ed è bene che i risparmiatori si rendano conto che non hanno più LA BANCA come era concepita 30 anni fa. Hanno davanti soprattutto una banca d’affari che fa i propri… Leggi il resto »
Non è che ci sono “trame sotterranee”. E’ che ognuno difende i propri interessi. Nell’articolo ci sono tre esempi concreti, qui c’è n’è un altro clamoroso https://www.youtube.com/watch?v=4EqgIBVsQvA, oggi abbiamo il caso del Portogallo che salva con soldi pubblici una banca nazionale con l’accordo della Commissione http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2015-12-21/il-portogallo-salva-banca-locale-banif-23-miliardi-aiuti-pubblici-163605.shtml?uuid=ACkz3axB. Che altro bisogna fare oltre che mostrare la realtà vera, non l’idealismo utopico neoconservatore? Probabilmente nulla più.
Lasciamo la fuffa, il fumus politicum ad altri e andiamo ai fatti :
siccome nulla si crea e nulla si distrugge,
– chi ha beneficiato di questi investimenti fallimentari ?
– chi ha deciso di mandare denaro a societa in rottamazione ?
– chi ha bruciato miliardi di investimenti ? e a quale scopo ?
dobbiamo pagare la “crisi” degli USA ? oppure bisogna finanziare
l’annessione NATO dei paesi est europei ?
Corollario, sembra evidente che questo non e’ il solito caso di contri truccati,
o piccoli tesoretti, ma un azione internazionale voluta e decisa da altri.
Che c’entra la crisi usa, la nato, la cospirazione internazionale…dalla fuffa, al fumus al di tutta un’erba un fascio
“le cure per la tua salute sempre piu incerte”
beh ma questo e’ anche frutto della preparazione o impreparazione universitaria.
Complimenti dott.Flammini per l’articolo semplice e profondo. Mi permetto di suggerire che non si comprende cosa sta davvero accadendo, se non si indaga sul quadro complessivo che emerge mettendo a sistema tutte le manovre messe in atto dall’avvento dell’Euro in Italia, che è il primo di tutti i danni, avendo esso determinato 1) la perdita della sovranità monetaria e il dimezzamento della ricchezza netta (inflazione effettiva 100%). Le altre manovre vengono elencate di seguito: 2) rarefazione monetaria (patto di stabilità, limitazioni alla circolazione del contante, redditometro, norme che creano deliberatamente ingenti crediti fiscali in capo alle imprese: ritenute per l’edilizia,… Leggi il resto »
Al posto del SOLO dovrebbe usare la parola ANCHE che oltre ad essere appropriata corrisponde anche alla realtà
Grazie.
Cavolo io pensavo che la SPECTRE esistesse solo nei film… Immigrazione, finanza, religione, complotti internazionali, americani, UE contro Italia, manca solo un po’ di sale e pepe ed il minestrone è fatto… Ma fare un minimo di autocritica su quello che ha fatto (di male) l’Italia negli ultimi 30-40 anni proprio no !?!?!?! E’ possibile che i colpevoli siano sempre gli altri come se noi italiani fossimo tutti casti e puri ? Le sue, se permette una considerazione, sono fantasie allo stato puro. Oppure lei è stato fuori dall’Italia negli ultimi 40 anni e non sa cosa sia successo. Siamo… Leggi il resto »
La sua conoscenza della materia, per usare un eufemismo, è davvero poco profonda… L’Italia nella crisi greca si è letteralmente svenata, facendosi carico di 40.000.000.000 (diconsi quarantamiliardi) di euro per garantire i crediti delle banche di altri Paesi, soprattutto Francia e Germania. E’ stato giusto che un Paese, come suggerisce lei, così malridotto, abbia dovuto impegnare capitali propri per garantire i crediti delle banche francesi e tedesche? Legga l’intervista rilasciata sabato sul Corsera dal consigliere del governo tedesco, Lars Feld: la Germania prima ha meso al sicuro le sue banche, con aiuti di Stato di 250 miliardi di euro, poi… Leggi il resto »
Deficit/PIL USA al 250%?
Gli Usa sono indebitati complessivamente tra debito pubblico
e privato per 2,7 volte il Pil che ogni anno viene generato. (Il Sole 24 ore,
Fabio Pavesi, 19/7/2015)
Hai detto benissimo tutto è stato ” reso possibile da italiani traditori dell’Italia”, perché l’Europa non è una potenza straniera che vuole distruggerci, ma è un’associazione a cui ci hanno iscritto a forza i nostri governanti e alle cui decisioni partecipano sempre questi traditori dell’Italia.
Si, ma che c’entra con l’articolo? Che c’entra Lehman con banca Marche? Madoff poi? A meno che tu non conosca di esposizioni di banca Marche verso lehman o madoff che abbiano poi causato il dissesto. O il dissesto è avvenuto per altri motivi?
Egregio sig.Antanitapioca, questa è la notizia di oggi tratta da il Sole 24Ore: “Il Portogallo pone rimedio allo stato comatoso del Banif con un’iniezione di quasi 2,3 miliardi di euro di fondi pubblici alla banca originaria di Madeira, che viene venduta al Santander dopo essere stata ripulita degli asset più problematici. Un comunicato diffuso ieri ha annunciato che «le autorità nazionali, il Governo e il Banco de Portugal hanno deciso la vendita dell’attività del Banif (il cui capitale era detenuto per il 60,5% dallo Stato) e della maggior parte del suo attivo e passivo al Banco Santander Totta per 150… Leggi il resto »
“Problematic assets” won’t be transferred to Santander and will go to an asset management vehicle, the Bank of Portugal said. A “very restricted” set of assets will remain at Banif to be liquidated in the future, as well as subordinated debt. Questo e’ quanto riportato da CMVM l’equivalente di consob per quel che riguarda BANIF. Attualmente le azioni di BANIF sono sospese indefinitivamente con valore di 0.002 EUR per azione come ultima valutazione in sede di trading, cioe’ valgono niente. Lo stato deteneva il 60,5% per via di aiuti, mi passi il temine, simili ai Tremonti Bond, che non sono… Leggi il resto »
Sommo Dante (si fa per scherzare…) lei chiede “perché allora solo l’Italia ?”. La mia personale risposta è molto semplice: PERCHE’ CE LO MERITIAMO. Se tutto il resto d’Europa all’improvviso è contro di noi, piuttosto che stare a lamentarci vogliamo porci la domanda: ma perché tutti sono contro di noi ? L’esercizio dell’autocritica è fondamentale per imparare dai propri sbagli, ma è anche un momento molto scomodo in cui ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Ma non tutti ne sono capaci e piuttosto che riconoscere i propri sbagli si fa prima a fare del facile vittimismo. La colpa non è… Leggi il resto »