
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tutti uniti, tutti d’accordo. Ma i riflettori vengono rubati dalla Regione Marche, che diserta in massa il Consiglio Comunale aperto sullo stoccaggio del gas.
L’assise (sedici i votanti) approva all’unanimità la mozione che ribadisce la contrarietà all’impianto, invitando i Consigli Comunali delle città contigue e il Consiglio Provinciale “a esprimersi nuovamente a supporto di questa deliberazione” e, qualora non si trovasse riscontro presso l’autorità procedente, “a indire una riunione congiunta dei Consigli Comunali del territorio, con la partecipazione della Provincia e della Regione”.
Ad ogni modo, Palazzo Raffaello verrà presto coinvolto attraverso l’invio dell’ordine del giorno sposato dal consesso e la conseguente richiesta al governatore Ceriscioli di un incontro formale a cui far partecipare da una parte il presidente e i capigruppo del consiglio regionale, dall’altra il sindaco Gaspari e i capigruppo del consiglio comunale sambenedettese. “Raccolgo l’indicazione di Domenico Pellei – informa il primo cittadino – ho scritto immediatamente un messaggio a Ceriscioli informandolo dell’iniziativa. A quel tavolo si dovrà ribadire nuovamente la contrarietà unanime di tutto il territorio alla centrale”.
Tornando all’assise, tra le defezioni si registra anche quella del consigliere regionale Fabio Urbinati, a differenza dell’azzurro Piero Celani e del grillino Peppe Giorgini, che però difende il collega: “I consiglieri regionali non sono stati ufficialmente invitati dal Comune. A me e ad altri la comunicazione non è arrivata”.
“Non è una passerella – aveva affermato il sindaco Gaspari in apertura – ma un appello forte e pressante alle istituzioni affinché ci sia consapevolezza che le argomentazioni poste in essere poggiano su preoccupazioni tecniche. Da parte nostra c’è la disponibilità a fare tutto quello che possiamo per ribadire nostra posizione chiara e determinata di contrarietà all’installazione di una centrale di stoccaggio. Questa città non si sente sicura, abbiamo vissuto una stagione turistica eccellente, temiamo che possano esserci effetti deleteri sull’economia cittadina. Confido e spero che con la mobilitazione di tutti si possa raggiungere un obiettivo alla nostra portata”.
A proposito dell’impianto, il democrat Vinicio Liberati definisce i possibili rischi “peggiori di quelli generati dal colera alla metà dell’Ottocento”, mentre Pasqualino Piunti sottolinea il timore che la mozione diventi “l’ennesimo foglio di carta che andrà ad aggiungersi agli altri”.
Diverse le associazioni intervenute: Ambiente e Salute nel Piceno, Legambiente, Itb e Confesercenti. “In questi anni non abbiamo mai ottenuto dei no all’impianto, ma solo dei ni”, accusa Sandro Assenti. “Gradirei un mea culpa da parte di qualcuno. Se Ambiente e Salute è diventato l’interlocutore principe su questa questione vuol dire che la politica ha fallito la sua missione”.
Al termine dei lavori, è positivo il giudizio degli ambientalisti: “Dall’esito del Consiglio Comunale ci viene un maggiore impulso a promuovere e raccogliere le sottoscrizioni agli esposti penali e civili che sono in corso di redazione dall’Unione Nazionale Consumatori. Sono già un paio di centinaia le sottoscrizioni raggiunte ma vogliamo arrivare ad almeno a 500. Quei personaggi e quelle forze che intendono, per interessi chiaramente speculativi, fare di San Benedetto un territorio di colonia sono avvisati. Tra l’incudine dell’azione istituzionale ed il martello delle famiglie e dei cittadini non ci sono spazi per avventure di sorta”.
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Si e’ realizzato quello che andava fatto nel primo consiglio in cui si affronto’ l’argomento, oggi abbiamo 4 tragici anni di ritardo. Dopo due mega manifestazioni e dopo l’encomiabile e risolutiva discesa in campo dell’ associazione ambientalista, il PD o meglio una parte di esso, si e’ svegliata di colpo dal vergognoso e colpevole ritardo che ha permesso il VIA della regione nel 2012. La mancata presenza del solo consigliere urbinati, la ambigua posizione a favore dell’impianto dell’aspirante sindaco ex consigliere regionale del PD e la snobbante assenza dei vertici regionali parlano chiaro sulla realta’ dei fatti. Nessuno si presenti… Leggi il resto »
Proprio strano il mondo piddino! Il Sindaco è lo stesso che diede il via a tutto l’iter “dimenticandosi” la pratica nel cassetto e facendo scadere i termini per il ricorso,ha dato disposizioni ad un dipendente comunale di firmare atti pro-stoccaggio e ora si dice preoccupato! Cacchio, perchè non ci hai pensato prima? A lui si accoda il sempre fido Liberati. Scusa Vinicio, ma dove sei stato fino ad ora? Della pratica nel cassetto e della firma del dipendente ne sei venuto a conoscenza dai giornali? Ma Lei non fa parte dell’amministrazione dello stesso sindaco? Dovrebbe essere a conoscenza di quello… Leggi il resto »
Buona analisi, con laconclusione che dice tutto. Questi possono campare solo con il partito e la politica, è questione di sopravvivenza (non solo politica)…
Andate a vedere quello che ha scritto l’artista Marcello Sgattoni all’ingresso del suo museo a cielo aperto in Piazza Bice Piacentini riguardo alla dignità dei politici e a quello che hanno fatto all’Italia, poi confrontatelo con l’atteggiamento double face del sindaco e dei suoi compagni di partito, assenti e presenti; i quali, come ha ricordato Sfrinca, avevano fatto letteralmente carte false per dare parere tecnico favorevole per la parte di propria competenza, fino al punto da avallare un falso evidente come lo scambio sulla mappa della zopna Sentina con quella dell’Agraria per rendere compatibili ai sensi di legge le distanze… Leggi il resto »
Li vorrei vedere questi burocrati comunali in un’azianda privata, che cosa farebbero. Vorrei proprio vedere. Purtroppo li dobbiamo mantenere noi contribuenti con le nostre tasse (sempre più salate).
La città dovrebbe ringraziare Daniele Primavera che tirò fuori le carte che qualcuno teneva gelosamente riposte in un cassetto…
Invece di ringraziarlo… la città ha preferito starsene a casa e non votare dando via libera a una non-maggioranza rispetto al numero di aventi diritto al voto, “non-maggioranza” che ci sta governando, piazzando in consiglio comunale dei lacchè che solo ora parlano… ma all’epoca dei fatti dove eravate?
Concordo.