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ACQUAVIVA PICENA – Nella zona industriale di Acquaviva Picena esiste una realtà imprenditoriale molto importante. Ha sede l’innovativa Roland DG. Dal 1991, Roland DG è presente direttamente con una sua società in Italia e dal 1994 è incaricata di distribuire anche in Francia, Turchia, Medio Oriente e nei paesi dell’area Balcanica i prodotti della casa madre giapponese Roland DG Corporation, costruttore di livello mondiale di periferiche per la stampa, stampa&taglio, incisione e modellazione 3D. Per la stampa&taglio, Roland DG è stata pioniera assoluta ed è marchio di riferimento per questa tecnologia, grazie alle oltre 140 mila installazioni globali. L’azienda ha celebrato il 30° anniversario della sua fondazione nel 2011, distinguendosi sul campo per innovazione e qualità dei servizi in diversi mercati: visual communication, stampa, packaging, etichette, tessuti e abbigliamento personalizzato, arti grafiche, oggettistica promozionale, tessile, gioielleria, incisione, modellazione 3D e dentale. Per raccontare questa realtà imprenditoriale abbiamo intervistato Mario Picchio, presidente di Easy Shape Business Development. Maceratese di nascita e sambenedettese di adozione, è chiamato affettuosamente “L’uomo dei due continenti” data la sua assidua frequentazione lavorativa in Asia.

Innanzitutto ci parli un po’ della sua persona e della sua esperienza lavorativa.

“Nel 1972 frequentando l’ITIS mi iscrivo ad una specializzazione sperimentale in Scienza dell’Informazione (in seguito chiamata IT) e faccio il mio primo programma su un Olivetti  P101 (primo personal computer del mondo). Nel 1977 inizio la mia carriera professionale nell’informatica diventando a breve capocentro meccanografico e nel 1984 creo la mia prima azienda di informatica nel settore gestionale e del CAD CAM  e nel 1989 meccanizzo con un sistema CAD CAM il reparto modelleria della Gucci. Nel 1991 creo la Roland DG Italia per la distribuzione dei plotter Roland in Italia. Nel 1994 sotto la mia responsabilità viene assegnato lo sviluppo dei mercati della Francia e dei paesi della ex-Yugoslavia”.

Cosa accade negli ultimi dieci anni?

“Nel 2006 viene creata una nuova società, Roland DG Mid Europe, completamente indipendente dal mondo musicale Roland. Per 20 anni all’interno del mondo Roland il business sviluppato in Italia è stato il più grande rispetto a tutti gli altri paesi europei, grazie ad un marketing molto innovativo e all’avanguardia che ci ha portato a creare nel 2004  la prima web community di utilizzatori di prodotti Roland, coniando e registrando il marchio dell’Artigiano Tecnologico e precorrendo incredibilmente i tempi   dando inizio al processo che stiamo attualmente vivendo della Terza Rivoluzione Industriale, ben descritta da Chris Anderson. Nel 2007,  grazie ai contents scambiati dagli Artigiani Tecnologici della web community,  trasformiamo in realtà ciò che virtualmente i nostri artigiani tecnologici sognavano, realizzando il primo Creative Center. Tale ambiente, con ben 500 soluzioni applicative diverse è diventato una fucina di ispirazione per tutti i clienti Roland. Oggi la Roland ha 70 Creative Center nel mondo che rappresentano  l’elemento differenziale tra noi ed i nostri competitors. Nel 2011 creiamo il Roland Experience Day, il primo format basato sul marketing esperienziale , primo esperimento  di successo nel mondo B2B. Nel 2013 comincio il processo di successione che si concluderà nel marzo 2015 assegnando a Stefania Cimino il ruolo di Presidente & CEO e a Massimiliano Calvaresi il ruolo di Direttore Commerciale della Roland DG Mid Europe Srl”.

E di recente?

“Nel primo semestre 2015 Stefania Cimino da forma al Roland Hub (da me concepito nell’agosto 2011)  per la creazione di clienti, grazie ad un processo di sviluppo ed idee tra giovani designers, makers ed artigiani tecnologici, con l’obiettivo di creare con loro degli  spin-off  per aziende nel mondo del Visual Communication. Nel 2012 inizia il mio lavoro presso l’Head Quarter giapponese con la carica di Presidente del Business Development dove creo l’MRG (Market Research Group), un team creato per ascoltare i fabbisogni dei nostri clienti nel mondo. Dopo aver ristrutturato il processo di sviluppo del prodotto non più basato solo sulla tecnologia ma come bilanciamento strutturato tra i fabbisogni dei clienti e lo sviluppo tecnologico, creo all’interno di Roland le Vertical Market Units, guidando sotto la mia responsabilità del Business Development 6 dipartimenti (Sign, Industrial, Textile, 3D, Dental, Software) con l’obiettivo di fare per ognuna di esse una spin-off e dividere la nostra azienda in sei diverse aziende con un maggior focus ed una filosofia customer centric. Nell’aprile 2015 parte la prima di questi spin-off , per ora definita come internal company ed assumo la Presidenza di Easy Shape Business Development con responsabilità a livello mondiale. Easy Shape opera  nel mondo dell’healthcare e 3D, per lo sviluppo di prodotti nel mondo delle protesi dentali,  servizi nel settore della chirurgia e nello sviluppo del mondo della stampa 3D”.

Lei sembra un imprenditore atipico. Dal suo modo di fare dà l’impressione di essere una persona un po’ fuori dagli schemi. E’ un complimento, non si preoccupi.

“La ringrazio, mi fa molto piacere questa considerazione. Sono una persona piena di passione e con tanta voglia di fare. Solitamente mi descrivo in questa maniera quando me lo chiedono. Ho sempre guardato con ottimismo e innovazione al futuro. Da sempre mi circondo di persone creative. Tengo molto ai miei dipendenti. Ho capito che per fare un buon profitto bisogna tenere conto delle problematiche dei miei lavoratori. Quando vedo le macchine parcheggiate in azienda, penso che ognuna rappresenti una famiglia. Bisogna mettere il dipendente a proprio agio per ottenere un buon lavoro e un buon profitto. Sembra un concetto semplice ma a quanto vedo in giro purtroppo non è così”.

Fa strano sentire parlare d’innovazione e ottimismo in questo periodo, contrassegnato dalla crisi industriale ed economica…

“Noi non stiamo affatto passando un momento di crisi. Tutto ciò, a mio parere, si chiama Terza Rivoluzione Industriale. Stiamo attraversando questo periodo storico. In questo momento siamo in una fase di transizione. Stiamo per fare il salto definitivo verso l’innovazione. Quando una certa categoria di persone andrà in pensione e farò spazio alle nuove leve, la rivoluzione sarà completa. Anche nelle precedenti ci sono state conseguenze pesanti all’inizio. Nella Seconda l’uomo è stato spodestato dalla ‘macchina’. Ora torna in primo piano. Creatività per la tecnologia. Si condividono progetti e idee, anche grazie ai Social Network, Internet e ai Forum. Si effettua una buona concorrenza e si realizzano prodotti innovativi. Esattamente ciò che facciamo in azienda. Chi parla di crisi, e mi riferisco ai politici e a una parte dell’imprenditoria e dei media, teme la rivoluzione. Preferisce scoraggiare le persone per lucrare sulle loro fragilità. Ma il processo è ormai in fase esponenziale. Possiamo (e dobbiamo) essere pronti ad affrontarlo”.

Lei viaggia molto in Giappone. Ci racconti le sue sensazioni e le differenze tra la nostra e la loro cultura.

“Siamo profondamente diversi dal punto di vista culturale. Comunque ho imparato un concetto fondamentale: gli uomini sono tutti uguali. Non è stato, all’inizio, facile per me poiché il Giappone è un paese in cui non dicono mai di ‘no’. Era un po’ complicato capire il loro pensiero a causa della loro spiccata cortesia. Però siamo riusciti a trovare un’ottima intesa e abbiamo unito la precisione con la condivisione. Le decisioni sono prese insieme. Collaboriamo per migliorarci entrambi. Amo viaggiare e ho imparato tanto nel confrontarmi con diverse culture”.

Si rende conto che la sua importante realtà è conosciuta poco nel nostro territorio?

“Mi appello a un vecchio detto: non si è mai profeti in patria. Mi dispiace ma ormai me ne sono fatto una ragione. Non perdo tempo anche nel pensare al perché. Io mi concentro sui miei lavoratori, persone residenti in Riviera e ad Acquaviva Picena. Penso esclusivamente al loro bene. Amo i miei dipendenti. Come ho detto prima, non c’è buon profitto se non si mette a proprio agio le persone che lavorano con te. La loro riconoscenza, il loro modo di lavorare e la gratitudine dei nostri clienti mi ripagano enormemente”.

Ha qualche consiglio da dare alle nuove generazioni d’imprenditori sambenedettesi e non?

“Quando mi domandano ciò, rispondo sempre allo stesso modo. Bisogna seguire i propri sogni. Alla base di tutto deve esserci un sogno. Occorre alimentarlo, credendo in ciò che si vuole realizzare. Niente è impossibile. Bisogna volerlo fortemente. Io investo nella passione e nell’entusiasmo delle persone che lavorano con me. Le loro risorse sono fondamentali per realizzare idee”.