CUPRA MARITTIMA – I due membri dell’opposizione Alessio Piersimoni e Paola Di Girolami intervengono in merito alle recenti esternazioni del vice sindaco Roberto lucidi riguardanti i due provvedimenti per la tutela del territorio, fondati sulla partecipazione attiva del cittadino.

Dichiarano i consiglieri: “Il baratto amministrativo potrebbe essere uno strumento adeguato, importante però sarà l’utilizzo che se ne farà; se noi tutti cittadini andassimo a pulire le aiuole anziché versare tributi, il comune fallirebbe. La prima cosa che faremo, sarà quella di verificare il regolamento che la giunta stilerà a riguardo. Dal momento che esistono già delle associazioni cuprensi che si occupano di volontariato, il volontariato civico è sì uno strumento aggiuntivo, ma occorre prima prendersi cura dei rapporti con le associazioni già esistenti, molto spesso trascurate.”

Piersimoni e Di Girolami virano il discorso sul tema bilancio: “Spiccano tra le entrate 120 mila euro derivanti da sanzioni per violazioni del codice della strada; siamo così indisciplinati? Le sanzioni non devono diventare un pretesto per fare cassa. Riteniamo che le energie impiegate nei controlli dovrebbero essere dirette verso supervisione del corretto conferimento dell’immondizia nei cassonetti; settore dove invece c’è molto da regolare, affinché si educhi al rispetto dell’ambiente si incrementi la percentuale di raccolta differenziata”.

“Questo porterebbe – continuano i consiglieri – ad una riduzione del costo annuale dei servizi picenambiente, traducibile in una diminuzione della TARI per i cittadini e per le aziende cuprensi. Sempre dal bilancio, emerge che stiamo pagando società esterne per il servizio di accertamento del versamento dei tributi ed anche per la riscossione dei tributi minori; riteniamo pertanto che tali servizi debbano essere trasferiti internamente al comune per un risparmio nei costi di gestione.

Concludono i due consiglieri: “In relazione alle convenzioni per la gestione del campo I Care e della Sala Polivalente, ci teniamo a precisare che le due strutture devono avere anche una funzione sociale, per cui il comune deve garantire delle ore, specialmente il campo I Care, durante le quali bambini e ragazzi possano usufruirne in maniera sicura e gratuita.