SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato giunto in redazione dal Comune di San Benedetto del Tronto:

Con riferimento agli articoli di stampa riguardanti gli importi dell’ultima rata di conguaglio della Tari, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti, l’Amministrazione comunale tiene a sottolineare che, come ampiamente esplicitato nelle delibere consiliari e nelle informative inviate ai circa 27.500 utenti (abitazioni e attività), il dovuto da ciascun contribuente è stato suddiviso in tre rate con scadenza aprile, settembre e  novembre.

Per le prime due rate, non essendo stato approvato il bilancio 2015 per i noti ritardi dello Stato nel definire il dovuto ai Comuni, sono state applicate le tariffe 2014. Il 30 luglio è stato approvato finalmente il bilancio e quindi si è provveduto a definire le tariffe per il 2015 che hanno tenuto conto della reale platea dei contribuenti.

Grazie infatti al fatto che il Comune dal 2014 ha costituito un proprio ufficio di riscossione coattiva chiudendo l’epoca dell’affidamento ad Equitalia, per la prima volta è stato possibile ottenere una “fotografia” reale di numero e tipologia dei contribuenti, “ripulendo” la banca dati dell’Ufficio tributi di tutti quei soggetti, in gran parte attività produttive, alle quali col vecchio sistema si continuavano ad inviare avvisi pur non esistendo più (per fallimento, trasferimento o altro).

Poiché la legge impone che il servizio di smaltimento dei rifiuti debba essere coperto al 100% dalla Tari, le tariffe definite in sede di conguaglio hanno tenuto conto di questa nuova situazione distribuendo sugli utenti effettivi il costo del servizio.

Va ricordato peraltro che tale costo è invariato rispetto al 2014: il maggior onere di circa 174 mila euro verificatosi nel 2015 per l’aumento dei costi di smaltimento in discarica è stato assorbito direttamente dal bilancio comunale e classificato come contributo premiale per l’incremento della raccolta differenziata.

Così come deve essere sottolineato che, nel ricalcolo del dovuto da ciascun contribuente, effettuato sulla base di precisi parametri fissati dalla legge (per le abitazioni si fa riferimento ai metri quadrati ed al numero dei componenti il nucleo familiare), ci sono casi in cui l’importo complessivo è diminuito. Così come non va dimenticato che circa mille utenti, su un totale di 19 mila utenze domestiche, hanno potuto usufruire di consistenti agevolazioni concesse (il 30%) sulla base della presentazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.