
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Primarie, oppure un terzo nome. Ad indicare le possibili strade è Carlo Ciccioli, che lancia un appello a Pasqualino Piunti e Giorgio De Vecchis
“Conosco entrambi da parecchi anni per capacità ed esperienza”, dice il portavoce regionale di Fratelli d’Italia. “Sono delle risorse e i loro sostenitori sono indispensabili per vincere. La polemica per la scelta del candidato nel centrodestra è davvero poco lungimirante. Da solo, nessuno dei due ce la può fare. Non sono gli accordi a tavolino, tra i cosiddetti notabili, a superare i risentimenti”.
Ciccioli è ottimista, in quanto considera la sinistra ormai “priva del consenso della maggioranza dei cittadini”. Per l’ex parlamentare “la giunta Gaspari ha deluso le aspettative e i problemi sono quasi tutti irrisolti: è impopolare, come la maggior parte degli amministratori di centrosinistra, divisi da contrasti insanabili e destinati a sconfitta elettorale certa. Solo l’incapacità ad una saggia alleanza e candidatura a sindaco della coalizione di centrodestra può salvarli dalla disfatta”.
Motivo per cui per non fare autogol ci sono solo due vie di uscite: “O una investitura popolare di cui tutti i partecipanti sono tenuti a rispettare l’esito, secondo regole condivise di cui dotarci, o una figura alternativa, individuabile in una rosa di possibili candidati forti, sul quale tutti possano convergere senza sentirsi umiliato o marginalizzato. A Forza Italia diciamo questo con trasparenza e senza alcuna forzatura. Se si capirà, potremo vincere le elezioni ed amministrare San Benedetto, altrimenti candidati in pectore e tifosi vari continueranno a stare all’opposizione, lasciando la città in mano ai soliti noti”.
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Ha ragione Ciccioli. Se Piunti e De Vecchis non prendono una decisione, il centro destra scompare da San Benedetto.
Spero che azzerata questa generazione trovi spazio gente come Formentini, una persona intelligente e libera