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CUPRA MARITTIMA – Di recente è giunta in redazione la segnalazione di un cittadino molto attento e informato di Cupra Marittima che ha voluto portare a conoscenza alcuni disagi presenti nella città cuprense. Problemi che riguardano luoghi pubblici, la viabilità e la segnaletica. “Ho voluto far rendere noto questi disagi per il bene della collettività. Sono presenti, a mio parere, tante negligenze che l’amministrazione comunale ha trascurato”.

Una situazione di degrado è stato segnalato ai gabinetti pubblici di piazza della Libertà: “E’ capitato a qualche cuprense  di rinnegare la propria cittadinanza per non essere investito dalle ire funeste di turisti indignati e schifati dopo essere entrati per necessità in quei locali. Le porte d’ingresso a vento, tipo saloon, sgangherate e traballanti che aspettano solo di raggiungere a terra un più stabile riposo. Muri dove la muffa e l’umidità regnano incontrastate e, con l’apporto di consistenti tele di ragno, creano degli arabeschi di tale fascino che neppure Raffaello avrebbe saputo fare meglio. Sanitari mai puliti seriamente. Gabinetto riservato ai diversamente abili, riconoscibile solo per l’etichetta sulla porta, totalmente privo dei necessari sostegni e dove l’unica maniglia adibita a tale scopo si trova in una posizione anomala. Acqua di scarico nei water di difficile e talvolta impossibile azionamento con conseguente intasamento di escrementi  che, unito alla poco frequente pulizia da parte degli addetti,  porta a creare una situazione allucinante e a diffondere un lezzo insopportabile specie con il caldo dei mesi estivi”.

Anche le scalinate della piazza presentano dei paradossi: “Durante la campagna elettorale per le ultime elezioni amministrative un candidato sindaco aveva avanzato l’ipotesi di dotare le scalinate di piazza e quella di via 25 Luglio di vasi di fiori e piante ornamentali per adibirle a scenari fotografici per novelli sposi. Certo era un’idea un po’ naif e abbastanza ridicola ma in fondo in fondo più accettabile dello scempio funzionale operato dalla precedente amministrazione. Quella rete metallica posta all’interno delle scalinate sopra la vecchia ringhiera forse farebbe rivoltare nella tomba l’architetto Vespignani che alla fine dell’ottocento le progettò. L’amministrazione comunale dice che la soluzione adottata è provvisoria: essendo del mestiere avrebbero dovuto sapere che in Italia certe decisioni politiche da provvisorie si trasformano automaticamente in definitive. E il tempo già trascorso lo conferma: tanto valeva prestarvi più attenzione”.

Nel mirino sono finiti anche i marciapiedi, la pavimentazione di certe strade e la presenza di barriere architettoniche: “L’esatta definizione letterale, tecnica e giuridica di marciapiede è: parte della sede stradale riservata al transito dei pedoni. A Cupra Marittima pare di no. Prima di tutto contano i frontisti, poi le acque ed infine i pedoni che si devono accontentare di ciò che resta.  Particolare il caso del marciapiede costruito di recente in via Adriatica nord tra viale Ruzzi e via Giovanni XXIII . Più che ad un marciapiede assomiglia ad un percorso di guerra , percorso volutamente accidentato e difficoltoso utilizzato per esercitazioni militari. Le disposizioni del DM 236/89 art. 4  raccomandano che il marciapiede deve avere un percorso preferibilmente in piano e quanto più possibile semplice e regolare e deve consentire la mobilità delle persone con ridotte o impedite capacità motorie. In questo caso si è cercato di accontentare i frontisti modificando il marciapiede con una pendenza trasversale irregolare e illegale per raccordarlo agli spazi e agli accessi dei privati. Con questo si è risolto anche il problema del deflusso delle acque piovane provenienti dai cortili di privati costrette così ad attraversare il marciapiede creando ulteriore difficoltà ad un malcapitato pedone che si trova a percorrerlo in un momento di forte pioggia. Problemi simili sono presenti in via Roma. Inoltre in varie zone sono presenti le barriere architettoniche. Marciapiedi che rappresentano ostacoli per le carrozzine. Anche per gli scivoli che facilitano l’accesso al marciapiede ai disabili vale quanto prescritto dalla legge: il bordo inferiore di inizio non deve essere maggiore di 2,5 cm rispetto al piano della carreggiata, valore di per se anche eccessivo se non opportunamente smussato. A Cupra ci sono ancora molti marciapiedi e molti passaggi pedonali privi di scivoli per l’accesso ai disabili e ce ne sono alcuni di questi che non soddisfano alla norma ; basta vedere, ad esempio, quelli realizzati sui marciapiedi davanti all’ingresso del cortile della scuola e in via della Stazione fino all’incrocio con la statale Adriatica.

Qualche critica è giunta anche alla messa a terra dei pali dell’illuminazione pubblica: “Da più di tre anni e fino a poco fa almeno una ventina di pali dell’illuminazione pubblica erano privi di collegamento di messa a terra perché il cavo elettrico di terra era o tranciato o scollegato o mancante. Di questa situazione il Sindaco era da tempo al corrente ma nulla si è fatto. Sino a che qualcuno ha segnalato il fatto al tecnico addetto alla manutenzione e subito tutto si è risolto o, meglio, in parte si è risolto. E’ mai possibile che nessun operatore ecologico, nessun addetto alla manutenzione strade e giardini, nessun vigile urbano abbia mai notato quei guasti e segnalati a chi di dovere? Una negligenza a mio parere grave. Le conseguenze potevano essere molto pericolose per la sicurezza dei cittadini”.

Stoccata finale alla viabilità e alla segnaletica: “Recentemente si sono verificati vari incidenti e investimenti in punti stradali dove la viabilità e la segnaletica è carente. Non è, a mio parere, un caso se succedono questi frequenti sinistri. I Vigili Urbani, sempre a mio parere, dovrebbero essere più severi nell’applicare le sanzioni a chi non rispetta la segnaletica e a chi parcheggia in posti non idonei. Inoltre in alcuni punti la manutenzione della segnaletica dovrebbe essere approfondita e migliorata. Un problema di vari tratti stradali è la scarsa illuminazione per automobilisti e pedoni. E’ inaccettabile trascurare certe tematiche fondamentali per l’incolumità della collettività”.

Un ultimo pensiero è rivolto all’amministrazione comunale: “Ho già in passato consegnato al sindaco e agli assessori i miei appunti riguardo i problemi presenti a Cupra Marittima. Mi sono sentito sempre ripetere che sarebbero intervenuti per risolvere i disagi. Purtroppo non è stato così e ho deciso di rendere pubblica la mia indignazione. Come ho detto in precedenza, lo faccio soprattutto per la comunità e per ridare la giusta dignità alla nostra località cuprense”.