SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I commercianti di Via Montebello si oppongono alla realizzazione del megastore in Via Mare previsto dal piano di riqualificazione urbana e chiamano in causa i candidati sindaco del centrosinistra: “Ci dicano come la pensano. Un loro giudizio è dovuto”.

L’invito, per ora, è rivolto a Paolo Perazzoli, Tonino Capriotti e soprattutto a Margherita Sorge, dal momento che l’assessore è l’unico che in giunta può concretamente ribellarsi al progetto.
Oltre alla solidarietà ai colleghi di Porto d’Ascoli, c’è preoccupazione per il contraccolpo che una grande struttura nella zona sud della città può causare alle attività del centro.

Possiamo pure essere d’accordo, ma solo dopo che saranno state costruite le infrastrutture in centro”, denunciano Giacinto e Lara Malavolta, Luigi Loggi, Vincenzo Amato e Sergio Isopi. “Qui mancano i parcheggi e i servizi, se poi riempiamo l’area a sud di centri commerciali poniamo definitivamente una barriera che porta alla desertificazione dell’isola pedonale. Nei weekend la gente non arriverebbe più. L’amministrazione si fermi a riflettere e lasci la decisione al prossimo sindaco. Gaspari è un Robin Hood al contrario, il pubblico deve confrontarsi alla pari coi privati, occorre uno scambio reciproco”.

Riguardo al progetto specifico, le attività di Via Montebello fanno notare come l’ennesimo centro commerciale non qualificherebbe il quartiere: “Siamo pieni di negozi, meglio un hotel a cinque stelle. A pochi passi dal mare sarebbe accolto positivamente, inoltre creare troppo movimento genererebbe disagi e caos in estate”.

La questione rimane bollente, anche sul fronte politico. La riunione del Pd di martedì sera proseguirà giovedì. Prova che sul tema un’intesa è ancora lontana. I Socialisti e Sel rimangono contrari. A loro si aggiungono alcuni democrat residenti a Porto d’Ascoli. L’avvicinamento agli appuntamenti elettorali potrebbe incrementare il desiderio di accantonare l’argomento, per rispolverarlo il prossimo autunno. Ma in tal senso il sindaco Gaspari non vuole sentire ragioni.