
MARTINSICURO – Torna a far sentire la propria voce il comitato Difesa Ambiente Martinsicuro. Dopo il commento sui preoccupanti dati dell’Arta Abruzzo sulla qualità dell’aria nella cittadina truentina, i cittadini della zona industriale tornano all’attacco sulla Veco, nello specifico, sulla recente approvazione in consiglio comunale della variante al piano acustico.
“In una recente intervista – si legge in una nota a firma del comitato – resa ad un quotidiano nazionale il Magistrato di Cassazione, Luca Ramacci, ricorda un certo malcostume in campo ambientale, tutto italiano, consistente nell.
A Martinsicuro abbiamo assistito pochi giorni fa alla conferma di quanto asserito dal Magistrato anzi di più: tutta la politica locale con grande soddisfazione, emersa dalle interviste del Sindaco e dalle dichiarazioni dei politici di ogni orientamento, ha annunciato alla Città di aver risolto definitivamente la diatriba sulla questione del rumore prodotto dalla VECO, con una Variante al Piano di Classificazione Acustica di Martinsicuro in cui viene innalzato il parametro limite del rumore consentito alla Fonderia, rendendo così legittimo un maggiore inquinamento acustico a scapito delle residenze prossime alla stessa, portate, a loro volta, in classe di immissione del rumore più elevata… alla faccia dell’attenzione per l’Ambiente e per i Cittadini dichiarata recentemente dal Sindaco!
Nella vicenda c’è anche un aspetto comico da sottolineare: la guerra che si è scatenata tra le forze politiche presenti in Consiglio Comunale per vantare la paternità della decisione.
Per il resto nessuna preoccupazione per i cittadini, soprattutto per i bambini in tenera età, per i turisti, per l’adiacente campeggio, per la spiaggia, per la fauna, per l’ambiente! Nulla di concreto.
E pensare che i problemi della VECO non riguardano solo il rumore, che rappresenta una minima parte della questione, ma i fumi e le polveri nere che respiriamo e i pessimi odori di fusione con cui viviamo.
Va chiarito subito che la Variante non è stata approvata ma semplicemente “adottata”.
Ora la parola torna ai Cittadini, alle Associazioni e a tutti coloro che vorranno, con le proprie “Osservazioni” proporre modifiche alle decisioni della politica. A tutte le osservazioni il Consiglio Comunale dovrà, per legge, dare risposta.E il Comitato Difesa Ambiente Martinsicuro non starà certo con le mani in mano…
Ciò che nei giorni scorsi ha comunque colpito favorevolmente è la posizione dei Sindacati che sono tornati sul caso VECO chiedendo alla Proprietà e agli Enti di fare la loro parte per risolvere i problemi. In particolare, così si è letto alcuni giorni fa sulla Stampa locale, hanno chiesto all’Azienda maggiore responsabilità e l’elaborazione di un Piano di Interventi finalizzato alle prescrizioni Ambientali.
Dunque il “Problema Ambientale” c’è, finalmente, anche per il Sindacato.
Se tale atteggiamento fosse stato assunto subito e si fosse chiesto subito all’Azienda di adeguare i propri impianti alle Norme di Legge, come per la verità hanno fatto gli Enti preposti al rilascio delle Autorizzazioni, si sarebbero guadagnati anni di inutili inquinamenti, di inutili polemiche e colpevolizzazioni verso il Comitato Difesa Ambiente che ha sempre chiesto il rispetto della Legge e mai l’annullamento delle attività!
Pare di capire che finalmente siamo sulla stessa linea: l’Azienda faccia ciò che deve fare nel rispetto della Legge, dei Lavoratori, dei Cittadini che condividono il territorio, dell’Ambiente e della Salute e gli Enti assolvano i propri compiti istituzionali di controllo e di tutela dei valori ricordati. È bene infine ricordare una frase dell’intervista del Magistrato Ramacci: Inquinare è reato. Il ricatto occupazionale non è una giustificazione.”
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Sconcerta leggere alcune dichiarazione di questo comitato seppu legittime, quando rivendicano un diritto alla difesa della salute che dovrebbe essere normale in un paese che purtoppo non lo è, e mi riferisco all’Italia tutta, ma che chiaramente dimenticano la storia e i motivi per cui si è arrivati a questo punto, con il rischio di infarcire tali dichiarazioni di ipocrisia e falsità. Purtroppo ci si “dimentica” di chi siamo e da dove veniamo per ovvie e chiare motivazioni di puro opportunismo personale ad iniziare dai componenti stessi del comitato. Ricordo che la VECO si trova sul nostro territorio dal lontano… Leggi il resto »
Bisogna trovare un punto di equilibrio fra esigenze industriali, residenziali e sanitarie. E questo significa soprattutto riddurre i fumi tossici. Ma appare ovvio che la concorrenza orientale offre un mercato molto piu economico e con profitti maggiori, percui gli investimenti di riduzione dell’ impatto ambientale non vengono minimamente considerati oppure sono sottovalutati. E questa è la stessa incoerenza che ritroviamo nel mondo dei trasporti : se acquisto un auto nuova, devo rispettare le norme euro 6 che mi impongono lo stat & stop e decine di aggeggi puramente inutili. Viceversa è ancora in circolazione il pulmino blu euro 0 a… Leggi il resto »
il comitato tra l’altro composto anche di gente che abita altrove, e noi operai partiamo da un presupposto costituzionale anzi primordiale, la tutela della natura ed ambiente. Ma non mascheriamo per battaglie sull’ambiente altri fini e scopi poco ……….diciamo etici. Ci si è accaniti sulla veco e non su quelle al di la della via Roma, chissà perchè? Ai cittadini liberi da bavagli ed appartenenze corporative la risposta balenerà subito spontanea. PECHE’ LI CI SONO INTERESSI EDILIZI. Tutto il resto è demagogia.
Al dila di via roma c’e’ o meglio c’era la Bontempi.
Poi da tempo chiedo se qualcuno sa chi è che ottempera al pagamento della credo esose parcelle avvocatizie. Noi operai non abbiamo soldi per poterci permettere avvocati blasonati, presidenti di Club della buona società, con miriadi conoscenze ed agganci. Noi abbiamo solo la nostra voce e la spenderemo fino in fondo. Non ci arrenderemo fino all’ultimo momento. E ci metto anche la faccia, perchè difendo il futuro della mia famiglia e non tiro la corsa a nessun altro.
Il punto di equilibrio di questi tempi è molto difficile da trovare sia per la crisi economica che per la globalizzazione economica (in riferimento a quanto accennato da drink), ma soprattutto le normative sempre più stringenti in fatto di Inquinamento e consumi energetici. Entro il prossimo 5 dicembre 2015 il “Piano 20 20 20” obbliga le imprese italiane a mettersi in regola sull’efficienza energetica per non incorrere in sanzioni economiche previste dal Decreto legislativo 102 del 4 luglio 2014. Cosa vuol dire mettersi in regola? Entro il 2020 l’obiettivo è riduzione dei gas serra del 20%, alzare al 20% la… Leggi il resto »