MARTINSICURO – Pubblicati i dati di tre rilevazioni sull’inquinamento dell’aria a Martinsicuro (zona industriale e aree limitrofe) e i dati purtroppo sono allarmanti. A commentare la situazione è il Comitato Difesa Ambiente e Territorio di Martinsicuro che da tempo si batte su tali tematiche.

“Finalmente Arta Abruzzo pubblica i risultati della campagna di monitoraggio della qualità dell’aria a Martinsicuro – si legge in una nota – E il comitato, purtroppo, non si sbagliava!

Dalla relazione sulla condizione dello stato dell’aria a Martinsicuro, si evince una situazione sconcertante. Sapevamo di non respirare la migliore delle arie, ma non pensavamo che la situazione fosse così grave. L’Arta (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente in Abruzzo) nel 2015 ha eseguito 3 campagne di analisi dell’aria in prossimità della zona industriale di Martinsicuro e più precisamente:1° e 2° campagna in via dei Vivai dal 28 Febbraio al 20 Aprile, 3° campagna in via dei Pini, zona residenziale e non industriale (come erroneamente scritto sulla tabella dell’Arta) dal 25 Giugno al 20 Luglio.

Fra i composti chimici riscontrati, da evidenziare la massiccia presenza di IPA e Toluene soprattutto in orari notturni ed anche gli sforamenti dei limiti di legge per le polveri sottili PM10 e Benzene.

Giusto per fare un po’ di chiarezza, gli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), sono un mix di composti chimicamente simili, fra questi spicca il Benzo(a)Pirene a causa della sua comprovata canceroginità, tant’è che lo IARC (International Agency for Research on Cancer), il più autorevole ente mondiale per la prevenzione del cancro, un organo dell’ONU che opera sotto l’egidia dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l’ha classificato nella lista delle sostanze cancerogene, al pari di amianto, diossine, pcb, benzene e silice cristallina (cristobalite). A parte il Benzo(a)Pirene, tutti gli altri IPA sono stati classificati come probabili cancerogeni dalla stessa IARC.
Dalla tabella (clicca qui)  si evince che sui valori medi siamo in alto nella classifica, ma sui valori di picco massimo di inquinamento non ci batte nessuno. Vinciamo a mani basse su tutti gli altri, in tutti i periodi di riferimento, estate, inverno e primavera… peccato non aver fatto anche la campagna d’autunno, un bel poker non ce lo toglieva nessuno.
Giusto per dare un’idea della quantità di IPA nell’aria, una sigaretta in media contiene/produce circa 60 ng (nanogrammi) di IPA, meno di quanto ne troviamo mediamente all’anno in un metro cubo di aria a Martinsicuro e durante la notte si va dai 200 a 400 ng con punte di 700 e passa ng, come si evince dal grafico qui sotto sempre ripreso dalla relazione dell’ARTA:

Ed il Toluene? Il Toluene è un parente stretto del più noto Benzene, a differenza di quest’ultimo non ha proprietà cancerogene, ma è comunque molto tossico.
Sempre a differenza del benzene, il Toluene non viene rilasciato dai motori delle automobili, ma è di chiara origine industriale, il limite di legge per il Benzene è pari a 5 ug/m3 (microgrammi per metro cubo di aria), mentre per il Toluene la legge italiana non ha ancora definito un limite, comunque sia, ciò non giustifica che durante certe notti gli abitanti di Martinsicuro debbano respirarsi livelli di Toluene tra i 30 e i 50 ug/m3.

Giusto per fare un paragone, l’ultimo rapporto dell’Arpa Puglia (l’equivalente dell’ARTA Abruzzo) datato Aprile 2015, ha rilevato per la famosa fonderia ILVA di Taranto, valori di Toluene mediamente sotto i 10 ug/m3 e stiamo parlando di una della più grandi acciaierie d’Europa e con le stazioni di rilevamento permanente poste “dentro” il perimetro dell’ILVA!
In conclusione, come evidenziato e sottolineato dalla stessa ARTA e, a conferma di quanto denunciato da anni dal Comitato Difesa Ambiente Martinsicuro, gli sforamenti dei limiti di legge avvengono soprattutto in orari notturni (e quindi con traffico automobilistico ridotto al minimo).

A questo punto, ci chiediamo come il sindaco di Martinsicuro possa aver dichiarato e firmato nel Verbale della Conferenza dei Servizi tenutasi in Regione il 16/06/2015 (prot. RA/159768):“… non si evidenziano situazioni di pericolo per la salute pubblica”.

Come poteva essere certo di queste affermazioni, quando la Asl circa sei mesi prima scriveva proprio al sindaco che, da un attento esame dei risultati e dai sopralluoghi effettuati da Arta, erano emerse delle criticità che potevano rappresentare dei potenziali rischi per la salute pubblica? E come può, ancora oggi, avere queste certezze? 

Il commento dell’Arta – In sostanza, in una valutazione d’insieme delle tre campagne, anche confrontando questi risultati con i dati rilevati in altre località investigate in precedenza, appare evidente un’alterazione dello stato di qualità dell’aria della zona di Villa Rosa, in particolare per gli idrocarburi policiclici aromatici, alterazione che trae origine anche dalle attività industriali. Dalla terza campagna è inoltre emerso che gli episodi di alterazione dello stato di qualità dell’aria, che come detto si sono riscontrati in alcuni orari della giornata e in presenza di condizioni meteorologiche che sfavoriscono la diluizione e la dispersione degli inquinanti, ha interessato aree del territorio destinate all’uso residenziale al di fuori della zona industriale.”