SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Non si effettuino fughe in avanti”. Lo chiedono le civiche del centrodestra, che puntano il dito contro l’iniziativa di Pasqualino Piunti indetta per il 31 ottobre. L’ex vicepresidente della Provincia incontrerà i cittadini alle 17 all’Hotel Calabresi con l’obiettivo di ascoltare le loro istanze, ma su Facebook l’appuntamento è stato annunciato nientemeno che come una presentazione ufficiale a sindaco.

Una gaffe dimostrata dall’immediata rimozione del post (sostituito da un più mite “Cantiere delle idee”), che alimenta ulteriormente le polemiche attorno al consigliere comunale, accusato di giocare una partita in solitaria.

“Si eviti l’isolamento. Ognuno si assumerà la responsabilità delle proprie scelte, ci appelliamo al buon senso di tutti”. Il monito è figlio del confronto avvenuto mercoledì sera tra il Partito Repubblicano (nel quale sono confluiti i ‘martinelliani’), Fratelli d’Italia, la lista Trento, 63074 e Sbt2016.

L’auspicio è ancora quello di arrivare ad una sintesi “per sovvertire l’attuale amministrazione di centrosinistra nell’interesse dei sambenedettesi”, tuttavia l’assenza di Forza Italia al tavolo delle trattative pone in percorso in salita.

“Oggi più che mai si ribadisce la necessità di arrivare ad un candidato che rappresenti davvero tutto il centrodestra. La strada ideale rimane quella delle primarie: negli anni in diversi comuni si è scelto questo percorso. Le regole sarebbero semplici da scrivere e il tempo a disposizione ci sarebbe”.

Le parti però restano distanti anni luce. Forza Italia non gradisce che a porre veti siano piccole fazioni non supportate dal consenso popolare, dall’altra invece si stigmatizzano le prove muscolari prive di qualsivoglia desiderio di mediazione.

A rasserenare gli animi non rimane che il calendario. Il ritardo sulla tabella di marcia di Pd e grillini offre al centrodestra altri mesi di dibattiti. Ma prima o poi un punto di contatto andrà trovato, a meno che non si vogliano ripetere i fatali errori del 2006 e 2011.