di Michele Rossi

Grottammare: Beni, Palandrani, Gentile, Gibbs, Di Natale, Filipponi, Travaglini, Veccia, De Panicis (58’ Morlacco), Valentini, Cameli (80’ Avellino). All. Vagnoni

 Helvia Recina: Isidori, Cervigni (91’ Rocci), Scoccia, Stefani, Ballini, Tacconi, Romanski, Domizi, Di Crescenzo, Conforti (84’ Rapacci), Montanari (69’ Zekiri). All. Lattanzi

Arbitro: Bilò di Ancona

Marcatori: 2’ Di Crescenzo (HR); 4’ Veccia (G); 84’ Valentini (G)

Ammoniti: 19’ Scoccia (HR); 92’ Tacconi (HR) e Beni (G)

Espulso: 28’ Vagnoni (mister del Grottammare)

Spettatori: 100 circa – Calci d’angolo: 5-4 per il Grottammare

Recuperi: 1 minuto nel p.t.; 4 minuti nel s.t.

Dopo tre sconfitte consecutive, il Grottammare aveva bisogno di tornare alla vittoria e c’è riuscito al cospetto di un’Helvia Recina mai doma, sopperendo a quella fantasia che manca con uno spirito di gruppo che deve diventare l’arma in più della squadra del presidente Merli. Il nuovo assetto tattico, sperimentato da mister Vagnoni  sette giorni fa e che ben aveva impressionato a Civitanova contro la capolista, è stato riproposto oggi sul terreno del “Pirani”: Palandrani arretrato sulla linea esterna di difesa, Di Natale nel suo ruolo naturale di centrale con Filipponi a centrocampo, davanti alla retroguardia a rinforzare la diga, e Veccia un po’ più avanti, libero di spaziare dietro le punte; in attacco, fuori Morlacco con Valentini in posizione centrale e Travaglini e De Panicis a lavorare sulle fasce. Con i tre davanti che non sono dei giganti, i lanci lunghi dalla difesa diventano palle perse, bisogna cercare di più il gioco sull’esterno con la palla a terra. Le volte che gli uomini di Vagnoni ci sono riusciti, hanno sempre creato dei grattacapi alla difesa arancionera, oggi – spiace dirlo – con una divisa davvero inguardabile!

La partita (la prima in assoluto nella storia delle due società) inizia subito con i fuochi d’artificio: il cronometro non ha ancora finito il suo secondo giro sul quadrante che l’Helvia Recina va in vantaggio. Un pasticciaccio difensivo della squadra di casa permette a Conforti di lanciare Di Crescenzo sul filo del fuorigioco: il tiro in diagonale dell’ex biancoceleste (10 reti in 30 presenze lo scorso anno) è forte e preciso e Beni può solo raccogliere la palla in fondo al sacco. Ecco, Marco Di Crescenzo, classe 1989, è forse la punta centrale che farebbe molto comodo al Grottammare, considerando che Morlacco è più un esterno. Passano due minuti ed i padroni di casa pareggiano: Veccia batte una punizione dalla trequarti sinistra lunga sulla fascia destra per Valentini, il quale, messo il cuoio a terra, con un preciso cross pesca sul secondo palo Gibbs che di testa rimette al centro per l’inserimento dello stesso Veccia che deve solo spingere la palla in rete. Due bei gol, non c’è che dire. Palla al centro, gli ospiti si ributtano in avanti e Romanski (in verità oggi un po’ sottotono rispetto al bel giocatore ammirato negli scorsi anni con le maglie del Tolentino, Castelfidardo e Montegiorgio) rimette al centro dalla destra un preciso pallone per Di Crescenzo ma la sua girata di testa finisce a lato non di molto. Dopo questo antipasto, ci si aspetta una partita scoppiettante. Non sarà così: fino alla fine del primo tempo sul nostro taccuino non viene annotato più niente se non un liscio difensivo, al 35’, di Di Natale che gli ospiti avrebbero potuto sfruttare meglio.

La ripresa comincia con un Grottammare più deciso a far sua la partita, mentre l’Helvia Recina è costretta ad indietreggiare, sperando in qualche contropiede per fare male. Già al 46’ i padroni di casa vanno vicini al raddoppio: Valentini allarga sulla destra per De Panicis, l’under si libera bene del diretto avversario e mette al centro un invitante pallone basso sul quale Travaglini si avventa con un attimo di ritardo e non riesce a spingere in rete. Gli uomini di Vagnoni insistono: al 57’ Veccia recupera palla appena fuori l’area avversaria e spara subito a rete ma il suo tiro è centrale ed Isidori para senza problemi. Al 63’ è Filipponi a provarci dalla lunga distanza: la sua botta è deviata da un avversario, la palla è destinata in rete ma il portiere ospite è bravo a riprendere la posizione e a deviare in angolo. Un minuto dopo, Gentile crossa dalla sinistra e Veccia tenta il tiro al volo dal limite: il risultato è da dimenticare. Al 63’ Morlacco, entrato da poco, viene atterrato in area con l’arbitro Bilò di Ancona che lascia correre; la palla giunge sui piedi dell’under Cameli (in crescita domenica dopo domenica) che prontamente tira a rete dal limite, traversa piena e palla sui piedi di Gibbs che la butta dentro ma il secondo assistente, Marinelli di Jesi, ferma tutti per fuorigioco: probabilmente sul tiro di Cameli (è in questo momento che va valutata la posizione di Gibbs), il difensore goleador era in posizione regolare. La spinta del Grottammare sembra esaurirsi, inizia la girandola dei cambi, e all’83’ in un rapido contropiede Romanski inventa per Di Crescenzo, ma il suo lancio è troppo lungo e Beni in uscita bassa anticipa il suo ex compagno. Un minuto dopo la svolta: Domizi, il capitano dell’Helvia Recina, tenta a centrocampo un disimpegno di tacco, capisce tutto Filipponi che conquista palla, fa tre passi e lancia Valentini al limite dell’area, il quale si aggiusta la palla sul suo piede preferito (anzi l’unico che ha), il sinistro, e piazza la sfera nell’angolino basso dove Isidori non può arrivare. Finalmente si sblocca il giocatore dal quale tutta la tifoseria si aspetta il salto di qualità, forse quello più dotato tecnicamente – senza nulla togliere agli altri – che però deve giocare per e con i compagni, e non “incaponirsi” in avventure solitarie in mezzo ad un nugolo di avversari che, in un modo o nell’altro, lo fermano sempre.

L’Helvia Recina è stordita ed il Grottammare prova il colpo del ko: all’86’ è un triangolo Filipponi-Valentini-Filipponi a portare al tiro quest’ultimo, più o meno dalla stessa posizione da cui è scaturita la rete del vantaggio degli ospiti, ma la sua conclusione finisce fuori. Gli uomini di Lattanzi si ributtano in avanti per cercare di riequilibrare le sorti: al 90’ da un cross di Romanski dalla sinistra, Gibbs per mettere in angolo per poco sfiora un clamoroso autogol. È l’ultima vera occasione; dopo quattro minuti di recupero (forse un po’ eccessivi, visto che non ci sono state grandi perdite di tempo) il Grottammare torna a gioire e a guardare alla trasferta di Tolentino di domenica prossima con un po’ più di serenità, consapevole che deve sempre giocare con il cuore in mano, a prescindere dall’avversario. Per l’Helvia Recina non c’è tempo per recriminare: mercoledì torna in campo a Porto d’Ascoli per il recupero della partita rinviata il 10 ottobre scorso a causa del campo impraticabile.

 

COMMENTI

Roberto VAGNONI (Grottammare)

Nonostante le tre sconfitte consecutive, venivamo comunque da un periodo buono, il gioco della squadra mi confortava. Ed oggi i miei ragazzi hanno risposto alla grande dopo il gol subito a freddo. Se avessimo perso, si sarebbe prospettato per noi un burrone, invece vincendo abbiamo ripreso l’ascensore per tornare in alto e fare quanto prima i punti che servono per la salvezza. Comunque credo  che la vittoria sia meritata.

 

Roberto LATTANZI (Helvia Recina)

È difficile commentare quando una squadra fa buone prestazioni ma torna a casa a mani vuote, purtroppo in questo inizio di stagione c’è capitato spesso. Anche oggi è andata così: la partita si stava incanalando sul pareggio, per una leggerezza a centrocampo abbiamo beccato il secondo gol con la loro arma migliore, il contropiede. Non ci resta che cancellare subito questa sconfitta e pensare al recupero di mercoledì prossimo.