Che presidente. “Adesso basta, se serve, la domenica vado anch’io in curva e do ordine ad altri miei collaboratori di vigilare su tutti i settori del campo. È anche importante però che tutti gli sportivi presenti allo stadio vigilino su chi attua comportamenti che potrebbero ledere gli interessi della società e della squadra per la quale tifano”

È stato molto categorico il presidente della Samb Fedeli, fino ad arrivare a dire (minacciare è una brutta parola) che potrebbe abbandonare un progetto al quale tiene da tantissimo tempo. Ha concordato con me che gli sputi, poi, sono una cosa abominevole “gli autori dovrebbero vergognarsi e provare a mettersi dalla parte di chi li riceve”.

Sarebbe un bruttissimo colpo per la città, per cui, se certi gesti si dovessero ripetere, significherebbe che essi sono frutto sì della rabbia del momento ma anche di una buona dose di malafede e di ignoranza.

“Proprio così, Non devono accadere più certi episodi ,anche in considerazione della recidività che ci fa guardare con occhi speciali e maliziosi. Domenica alle 18 lo dirò ai tifosi che incontrerò dopo la gara. Mi auguro che il colloquio scorra più sereno per il risultato ottenuto con il Matelica. Non vorrei che per motivi così stupidi si bloccasse un progetto ambizioso. Io non porto via l’incasso quando finisce la gara, lo uso per le fortune della Samb e ne aggiungo altro per raggiungere l’obiettivo. Ma non mi va di perdere spettatori e altri soldi per motivi iniqui quali sono quelli per pagare le multe”

Presidente, secondo me, lei non pone limiti al suo progetto (non è difficile capire dove vuole arrivare ndd) ma ci tiene molto a vivere il periodo sambenedettese con tranquillità e gioia.

“Proprio così, sono venuto per dare grandi soddisfazioni ai tifosi ma voglio farlo senza ostacoli, tipo quelli di cui stiamo parlando. Dirò di più: io ritengo che la cosa più importante sia la Samb (né il presidente, né gli allenatori, né i tifosi del momento) e mi piacerebbe lasciarla, un giorno molto lontano, dopo avergli regalato una struttura solida con la quale sarà possibile pensare al futuro con più facilità e tranquillità”

Personalmente credo di averlo capito sin dall’inizio e spero che pian piano tutti si rendano conto che abbiamo finalmente in mano una persona seria e decisa. Non dico facoltosa, anche se lo è, perché nei buoni progetti contano gli investimenti iniziali e non le emorragie di denaro senza un vero costrutto. Con le emorragie si muore.

“È vero ma sono discorsi che farò più avanti, adesso siamo ancora nella fase degli investimenti necessari per le giuste fondamenta che deve avere ogni grande palazzo”

Si riferisce a nuovi acquisti…

“Ho già individuato i punti deboli della squadra (Un centrale più esperto, un centrocampista molto tecnico e ed un giovane attaccante under di razza. Ndd) e vogliamo dare a Beoni quello che serve. È un tecnico bravo ma non vogliamo dargli alibi”

Sta pensando ancora a Di Massimo?

“Perché no. Se il bene del ragazzo è quello di andare alla Juventus sono felice per lui, credo però che con noi (mai in prestito) il ragazzo potrebbe crescere ancora, giocando in campionati più competitivi di quelli giovanili. Non tutto è perduto ma non ne farei un dramma se non arrivasse”

Sa che lei è uno dei pochissimi presidenti della Samb (forse Zoboletti le assomigliava un po’) a non prendersela mai con gli arbitri e non prendere altre scuse quando la sua squadra non vince e subisce presunti torti…

“A cosa serve prendersela con l’arbitro, si incattivisce soltanto poi calca la mano nel referto di fine gara. Tanto, se ha sbagliato lui è il primo a saperlo. Tantomeno me la prendo mai con gli avversari, in campo tutti fanno il loro gioco mentre noto spesso che le perdite di tempo degli avversari vengono demonizzate mentre, quando siamo noi a farlo, nessuno si lamenta. Io pretendo onestà e serietà di comportamento dai miei dipendenti perché ritengo l’etica molto importante in ogni campo della vita. Vorrei aggiungere che punto ad un settore giovanile di grande valore e solidità. Voglio farlo diventare il nostro fiore all’occhiello e far tornare la Samb un punto di riferimento come lo è stato nei suoi anni migliori. Nel territorio marchigiano-abruzzese le uniche realtà calcistiche siamo noi, Pescara, Ascoli che mi piacerebbe emulare e superare. Fra non molto inizierò a lavorarci con grande determinazione ”

Grande presidente. Non è da giornalista ma m’è scappata.