SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La roboante vittoria di Fano non può far sognare troppo i tifosi: è stata una tappa importante ma la scottatura di due domeniche fa, quel 4-5 rocambolesco con il Monticelli, resta un campanello d’allarme che frena l’entusiasmo derivante dalla meritata riconquista della prima posizione.
Cerchiamo di analizzare quanto visto in queste giornate.
DIFESA: il reparto per ora più in sofferenza, anche se ben 8 reti sono state subite in due soli incontri. Fino ad ora l’impressione è stata che il duo Salvatori-Conson sia più amalgamato di quello Salvatori-Lomasto. Salvatori ha tra l’altro già tre reti all’attivo ed è sempre pericolosissimo di testa. Forse la società dovrebbe puntare ad un rafforzamento del duo centrale in modo che dia il massimo dell’affidabilità. I terzini di fascia sono under, Montesi sembra adesso aver raggiunto un discreto livello e Tagliaferri sta migliorando. Ma, considerando appunto la presenza forzata dei giovani, Salvatori e Conson dovranno dare il massimo per garantire la solidità del reparto.
CENTROCAMPO: Beoni l’ha ridisegnato a Fano anche considerando gli uomini a disposizione. Per ora l’ottimo Barone e il buon Sabatino sono titolari inamovibili e meritevoli. Il punto è cercare di trovare un equilibrio sia tra gli over che gli under a disposizione. La soluzione ottimale prevederebbe infatti anche la presenza di Trofo, in modo che le due fasi del centrocampo, la rottura del gioco avversario e il rilancio, siano equamente divise. Trofo non dovrebbe giocare nel ruolo visto contro il Monticelli, ovvero da mediano basso, ma davanti o in linea con i due compagni.
ATTACCO: le scelte sono tante e dopo il 4-3-3 Beoni ha lanciato il 4-2-3-1. In questo modo recupera un elemento valido come Palumbo ma per far giocare Titone e Pezzotti ha dovuto schierare Sorrentino come centravanti e rinunciare a Bonvissuto (o Prandelli). Abbiamo visto Bonvissuto nel ruolo di asse centrale delle tre mezzepunte nelle due partite contro il Monticelli e ci ha destato un’ottima impressione, mentre non ci convince nel ruolo di punta unica. Da quel che si è visto mettere Sorrentino dietro Bonvissuto e giocare con due esterni come Pezzotti e Titone, o Palumbo, mette a disposizione della fase offensiva il meglio possibile. A seconda delle situazioni, Beoni potrebbe schierare Sorrentino o Trofo, per coprirsi di più o attaccare. L’unica differenza sarebbe nelle caratteristiche dei giocatori e in un baricentro più alto con Sorrentino.
PROVOCAZIONE “FANTA-SAMB”: UNA DIFESA A TRE? Il calcio parlato è bello anche perchè è possibile lavorare con la fantasia, tenendo contro che, contro il forte Matelica (una vittoria scaverebbe però un solco importante a favore della Samb), sarebbe auspicabile riproporre lo schema di Fano (e anche quello che con il Monticelli è valso un parziale 3-1 a favore dei rossoblu).
In certe categorie i cambi drastici di modulo sono difficili e molto dipende sia dai calciatori a disposizione che dagli under. Dei quattro giovani obbligatori, considerando il portiere, abbiamo a disposizione due ragazzi molto validi (Trofo e Sorrentino) che è un peccato vedere in panchina. Ma se entrambi sono in campo, a farne le spese sono giocatori eccellenti come Palumbo o Bonvissuto. Se invece volessimo averli contemporaneamente nel prato di gioco, e assieme a loro Barone, Sabatino, Pezzotti, Titone, Palumbo e Bonvissuto, l’unica alternativa sarebbe schierare una difesa a tre, con un under (Montesi?) assieme a Salvatori e Conson.
Se fosse possibile può saperlo solo Beoni, considerando che la Samb sta giocando un buon calcio con continue sovrapposizioni sulle fasche e un 3-3-3-1 non è detto sia attuabile, anche se in alcuni frangenti di gara potrebbe essere una variante da sfruttare (ad esempio nel finale con il Monticelli quando bisognava recuperare e Titone è stato sacrificato).
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Il problema principale di questa squadra e’ aver due centrali difensivi forti, bravi, ma lenti, per cui dovrebbe compensare con gli esterni nei recuperi che spesso invece sono in supporto dell’attacco..Beoni deve essere bravo a trovare quei raddoppi di marcatura quando la squadra ha il baricentro alto e viene infilata dalle verticalizzazioni avversarie…..Trofo e’ un elemento giusto per dare questo equilibrio ma spesso pecca nella foga di fare o dimostrare rendendosi abulico al gioco…..credo infine che l’allenatore ha tante soluzioni e il risultato positivo passa per la sua capacità di saperle utilizzare a secondo delle caratteristiche dell’avversario di turno.
Ha ragione, mi scuso per l’imprecisione relativa alle “annate” degli under. Decade ovviamente il discorso “avveniristico” dell’ultimo paragrafo, ma l’alternativa Trofo-Sorrentino diventa ancor più forzata.