SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Se ci divideremo, alle elezioni il centrodestra sarà la terza forza cittadina e al ballottaggio andranno Pd e Movimento Cinque Stelle”. L’analisi di Gianluigi Scaltritti è schietta e figlia dell’esperienza: “Il nostro elettorato è meno radicato, se non è convinto rimane a casa; è poco propenso alla mobilitazione”. Per questo andrà formulata una proposta valida, capace di portare alla riconquista del Municipio a dieci anni di distanza.
L’ex deputato azzurro non prende posizione e si fa portavoce delle civiche riunitesi nella serata di mercoledì. Al tavolo c’erano i martinelliani, la lista 63074, il movimento di Virginia Trento (fuoriuscito da Fratelli d’Italia), San Benedetto 2016, Pri e Nuovo Psi.
“I principi rimangono quelli dell’unità di intenti – dice Scaltritti – ma si invoca un incontro con i candidati in campo che finora sono rimasti in disparte. Partecipino, portino le loro idee e poi magari si potrà pure organizzare un’assemblea pubblica”.
Illustrati nel frattempo i punti programmatici generali: manutenzione cittadina, cambio di passo sul fronte dell’attività finanziaria del Comune, valutazione del piano di sviluppo e degli investimenti, turismo e destagionalizzazione e politiche sociali, con un occhio di riguardo alle categorie dei giovani e degli anziani.
L’auspicio dell’onorevole è che i tre candidati (Piunti, De Vecchis e Trento) trovino un accordo che eviti la soluzione estrema delle primarie: “Le consultazioni non sono nella nostra cultura, sarebbero sperimentali. Qualora si facessero, dovremmo farci trovare pronti per la definizione delle regole basilari. Il timore è che si stia perdendo troppo tempo, il pericolo è che si vada verso un irrigidimento, dipende dalla volontà di tutti i soggetti in campo. Se mostreranno maturità, secondo me non serviranno le primarie e si arriverà ad una sintesi”.
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L’analisi di Scaltritti è lucida e corretta. Ma adesso da politico esperto qual’è deve imporre al gruppo il cambio di passo. Si apra il dibattito sui contenuti, iniziamo a parlare di idee per la città mettendo da parte i nomi, la leadership delle idee aiuterà a capire i pesi ed il vero spessore dei pretendenti. L’idea che si sta radicando tra la popolazione è che la vecchia guardia preferisca perdere in modo da soffocare le nuove leve ma mantenersi cala la poltrona di consigliere di minoranza. Se non si stravolge il paradigma di lavoro del tavolo allora sia avvererà quello… Leggi il resto »
Caro First io non sono d’accordo. Se fosse come dici non ci sarebbe alcuna distinzione ideologica tra destra e sinistra. Invece credo che ancora ci siano delle differenze sostianziali su come gestire la “res publica” che valgono ancora la pena di essere spiegate nei programmi. Io non penso che il cdx la pensi come il csx sull’urbanistica, basti vedere come Martinelli era in uno stadio molto avanzato con il PRG di Bellagamba, prontamente messo in discussione dalle giunti Gaspari con la Mega-Variante prima e i PORU poi. Oppure le politiche turistiche, il sociale, la fiscalità…. insomma se fossimo una cittadina… Leggi il resto »
Ok Alessandro, tra destra e sinistra ci sono ancora delle differenze rilevabili da un programma elettorale, ma io parlavo delle scelte interne allo schieramento di destra, dell’individuazione del candidato sindaco unitario, che serve come dice Scaltritti per avere qualche chance di arrivare al ballottaggio (separati, obiettivamente non ci arrivano)… In questo contesto, non ci sono differenze ideologiche da portare all’attenzione tra i potenziali candidati, semmai potrebbero evidenziare le loro priorità e come si ripromettono di realizzarle; ma per questa finalità è meglio fare le primarie e/o una serie di dibattiti pubblici, che non un “tavolo” con molti commensali rumorosi, molti… Leggi il resto »
Caro First, il punto della questione è: la divisione nel centrodestra e il frutto di invidie, ritorsioni ed antipatie personali o è una divisione di merito? Se siamo nel primo caso allora si dovrebbe ricordare a questi signori che la politica, come l’etimologia della parola ricorda, riguarda la città e non i personalismi o il mantenimento della propria poltrona di opposizione e Scaltritti dovrebbe avere il coraggio di chiedere a questi signori di farsi da parte per il bene della città. Se siamo nel secondo caso, un momento di confronto sulle tematiche è necessario per giungere ad una sintesi. La… Leggi il resto »