SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una settimana di prove muscolari, anche a mezzo stampa, annullate dal roboante “no” giunto da tre quartieri di Porto d’Ascoli nell’affollata assemblea pubblica di lunedì sera.
Sui Poru il Pd aveva mostrato una compattezza che non si vedeva da anni. Tutti d’accordo nel difendere tutti i diciannove progetti, pure a costo di far infuriare Socialisti e Sinistra Ecologia e Libertà.
Ma oggi la situazione si è capovolta ed il Pd si ritrova a fare i conti con un’insurrezione che ha coinvolto i residenti della zona Sentina, Mare e Porto d’Ascoli Centro.
Psi e Sel tornano così all’attacco, convinti di aver vinto un match politico di rilevante importanza, oltretutto a pochi mesi dal voto: “C’è stata una discussione franca in maggioranza – dichiara Giorgio Mancini – l’intenzione è arrivare a una soluzione unitaria, a differenza di quello che sostiene il capogruppo Benigni. Passi indietro del Pd? Io sono fiducioso”.
Il segretario socialista Umberto Pasquali è sulla stessa lunghezza d’onda: “E’ stato un errore non coinvolgere i diretti interessati. Bisognerà tenere conto delle rimostranze dei quartieri. Non si può ignorare chi in quel posto ci vive. Qualcuno pensava di obbligarci a fare cose che non avevamo intenzione di fare, la vicenda è stata esasperata. Noi siamo favorevolissimi ai Poru, contestiamo dei piani specifici. Do per certo che in maggioranza passerà la linea espressa dagli abitanti”.
CONTRARIO ANCHE MARINUCCI L’assemblea ha inoltre generato un altro “scontento” all’interno del centrosinistra: il consigliere comunale dei Verdi Andrea Marinucci, determinato a chiedere all’amministrazione modifiche sul progetto della società Area Mare, con l’avvertimento di non votare la delibera qualora approdasse in assise.
La palla bollente ora torna al Pd. A livello mediatico quella dei Poru è una sconfitta che fa rumore, perché se da un lato va mantenuta la coesione del partito, dall’altro c’è in ballo il rapporto con gli alleati, messo in discussione per il presente e, ancor di più, per il futuro.
L’ATTEGGIAMENTO DI GASPARI Non solo: tra i democrat in molti non comprendono l’atteggiamento del sindaco Gaspari, in un primo tempo severo con gli assessori dissidenti Sestri e Spadoni (che aveva minacciato di allontanare) e adesso silenzioso dinanzi ai tentennamenti di Canducci, che illustrerà la tematica all’Unione Comunale del Pd indetta per venerdì sera in Via Manara.
LO STUPORE DI BENIGNI: “CONVOCHERO’ SUBITO IL GRUPPO” La fronda portodascolana composta da Benigni, Evangelisti, Pasqualini e Zocchi aveva ribadito l’unione di intenti della prima forza di maggioranza, negando la possibilità di compiere passi indietro. Smentiti su tutta la linea.
“Se la voce di un ritorno in maggioranza corrisponde a realtà, non conosco le ragioni nuove che rendono necessaria questa eventualità”, dichiara il capogruppo. “Nel caso mi riserverò di riconvocare subito il gruppo consiliare per gli approfondimenti e le decisioni da assumere”.
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Caso classico: http://www.rivieraoggi.it/2015/10/08/208834/la-partecipazione-con-perazzoli-martinelli-e-gaspari-e-il-nuovo-modello-necessario/
Da sottolineare il problema relativo al fatto che lo Stato “costituzionale”, liquidato nel biennio 1992-94, non garantisce più la libera azione pubblica e obbliga gli enti locali ad accordi chimerici spesso generando Frankestein urbani. Per una ciclabile servono tanti chili di mattone. Irragionevole (ma cosa fanno i partiti dei nostri consiglieri di maggioranza che hanno governato 16 degli ultimi 23 anni? Nulla. E poi nulla. E poi nulla.
Ma Marinucci e Canducci non fanno parte dello stesso partito? Da 10 anni Canducci siede in consiglio con i voti della Sentina (espressi per Marinucci). Non può certo contraddirlo.
A meno che, il fatto di essersi legato troppo al fallimento Gaspari gli stia facendo pensare di lasciare la politica e quindi ora si sente libero totalmente da ogni vincolo di partito.
Caro Falcioni, usi la psicologia. Gaspari non ha un futuro politico. E con lui i suoi assessori più fidati: Spadoni e Canducci che da lui dipendono. Probabilmente questi sono gli ultimi atti da amministratori prima di tornare ad un’occupazione nella vita civile (per chi ce l’ha). Fanno tutto di testa loro, per lasciare traccia del loro passaggio. La giunta non può cadere perchè è già in scadenza, quindi i consiglieri che ora scalpitano per farsi vedere prima delle elezioni, lo fanno per puro esercizio di stile. Marinucci sa di poter contare sui soliti voti della Sentina e spera di poter… Leggi il resto »