SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un progetto di riqualificazione dell’area portuale finito in un nulla di fatto e 213 mila euro derivanti dai Fondi Europei per la Pesca sfuggiti di mano. Motivi che spingono Forza Italia ad interrogare l’amministrazione comunale sulla questione del villaggio della piccola pesca.

L’obiettivo era allettante: dare una nuova locazione agli attuali box di piccola pesca e realizzare un accesso per i cantieri al fine di raggiungere senza ostacoli la banchina. Ma il percorso si è subito rivelato in salita.

Il 15 giugno infatti, il sindaco chiese alla Regione una proroga legata a problemi riconducibili l’uno “al trasferimento delle concessioni demaniali dai singoli attuali concessionari (circa 10 pescatori) ad un’unica concessione assegnata al Comune”, e l’altro “allo spostamento della sede stradale attigua al complesso da realizzare”.

La risposta da Ancona giunse quarantacinque giorni dopo: “La Commissione Europea impone che il progetto venga concluso, collaudato e corredato di spese certificate al massimo entro il 30 novembre 2015 senza possibilità di derogare a tale termine”.

A quel punto il Comune attese fino al 31 agosto, quando ufficializzò la rinuncia all’iniziativa adducendo tra le spiegazioni l’impossibilità di modificare nei tempi previsti la viabilità portuale.

“Gaspari era informato sulla questione da gennaio”, tuona Bruno Gabrielli. “213 mila euro non li trovi tutti i giorni, il sindaco avrebbe dovuto coinvolgere immediatamente gli Uffici e tentare di risolvere il problema. Mi risulta che per spostare la sezione stradale sarebbero bastati 10 mila euro. Ancora una volta siamo stati superati da Grottammare, dove il villaggio della piccola pesca è una realtà”.

L’esponente azzurro teme che dietro al fallimento del progetto si nascondano scaramucce politiche: “La vicenda si collocò a ridosso delle elezioni regionali. Sappiamo per chi parteggiava il sindaco e chi era stato fino a quel momento l’assessore alla Pesca. Voglio sperare che la comunità sambenedettese non abbia pagato le conseguenze di calcoli politici”.