SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Etichetta d’origine per valorizzare le essenze tipicamente marchigiane, sviluppare filiere aggregate utilizzando le opportunità del nuovo Piano di sviluppo rurale e promuovere  campagne presso le pubbliche amministrazioni per preferire il made in Marche nelle scelte di verde urbano. E’ la ricetta per rilanciare il florovivaismo marchigiano, secondo quanto emerso dal convegno “Essenzialmente Marche”, organizzato alla Porta Expo al Centro Agroalimentare di San Benedetto del Tronto, dalla Coldiretti Marche e dalla Coldiretti Ascoli Fermo, in collaborazione con la Regione Marche.

Un settore che è uno dei fiori all’occhiello dell’economia marchigiana con una superficie complessiva di 1.100 ettari e nel quale operano circa mille imprese, secondo una stima di Coldiretti, di cui seicento attive nel territorio provinciale. Da qui l’importanza di garantire un’etichetta d’origine che possa distinguere le produzioni locali dal lauro all’alloro fino all’oleandro  rispetto alle piante importate dall’estero che spesso collassano rapidamente e vengono da paesi extraUe dove non sono rispettate le normative fitosanitarie in vigore nell’Unione e sfruttando le popolazioni locali. Ma occorre anche una maggiore aggregazione di filiera e un’opportunità in tale ottica potrà venire dal nuovo Piano di sviluppo rurale, con i fondi europei per favorire gli investimenti.

“Occorre poi sensibilizzare le pubbliche amministrazioni perché nelle scelte di verde urbano scelgano le essenze locali, favorendo l’economia del territorio – ha spiegato il presidente di Coldiretti Ascoli Fermo, Paolo Mazzoni, assieme al direttore regionale Enzo Bottos –. Non a caso  Coldiretti promuove, attraverso la propria rete di vendita diretta e il marchio Fai, firmato dagli agricoltori italiani, piante della filiera agricola tutta Italiana, per dare certezze al consumatore circa la provenienza dei prodotti florovivaistici, la loro qualità e l’adozione di processi produttivi eticamente corretti”.

Proprio per promuovere le proprie produzioni a km zero i vivaisti piceni hanno allestito un grande giardino alla marchigiana con le piante a km zero caratteristiche della produzione picena, dalle aromatiche al lauro fino all’alloro. Andrea Montresor, responsabile sviluppo rurale di Coldiretti Marche ha spiegato le opportunità del Psr con i bandi che dovrebbero partire a novembre. Il presidente della Commissione commercio e attività produttive del Comune di San Benedetto, Pierfrancesco Morganti, ha illustrato le iniziative che il Comune sta promuovendo con Coldiretti per promuovere le produzioni locali, mentre i funzionari della Regione Marche Roberto Bruni e Angelo Zannotti hanno presentato le misure previste nel nuovo Piano di sviluppo rurale per il settore, sottolineando però anche l’importanza di controlli sulle importazioni di prodotti florovivaistici.