SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo il comunicato del quartiere Marina Centro relativo allo spostamento del parroco don Armando Moriconi a Cupra Marittima, Gianni Siliquindi, presidente del quartiere Ragnola, è intervenuto con il commento seguente.
Sono molto rammaricato per il fatto che un Comitato di Quartiere entri, peraltro “a gamba tesa”, nelle decisioni di S.E. Carlo Bresciani. Credo che le decisioni di un Vescovo non possano, e non debbano essere motivo di dibattito e/o contestazione pubblica.
Chiunque avesse obiezioni o opinioni divergenti potrebbe tranquillamente manifestarle in maniera diretta e personale a S.E. chiedendo udienza privata.
Sono sicuro che Mons. Bresciani sarebbe dispostissimo a ricevere dei cittadini ed eventualmente a confrontarsi con loro.
Mi pare scorretto diramare comunicati a nome del Comitato ed a nome dei parrocchiani. Sarebbe interessante sapere se le opinioni espresse, e soprattutto il modo di presentarle, siano condivise dalla maggioranza dei fedeli della Parrocchia e/o dalla maggioranza dei residenti del quartiere. Mi sembra che, sia nell’uno, sia nell’altro caso si stia parlando di cifre espresse in migliaia.
Forse questo comunicato, il contenuto dello stesso ed il modo di presentarlo rappresenta la maggioranza
queste migliaia di persone? Forse il maldestro paragone con presunte multinazionali è condiviso da migliaia di  persone? Non ne sono molto sicuro.
Mi piace pensare che quanto riportato da Riviera Oggi sia solo un acerbo frutto di qualche mente che si confronta solo con chi la pensa allo stesso modo e scrive a nome di tutti. A parte il fatto che le scelte della Curia non andrebbero contestate, se non altro pubblicamente ed in maniera così plateale, credo che forse tale decisione potrebbe anche essere vista da un’altra angolazione.
Pur non conoscendo Don Armando Moriconi, né conoscendo il suo operato nel corso degli anni, sono sicuro che
egli abbia egregiamente portato avanti il suo ministero. Forse potrebbe essere proprio questa la chiave di lettura.
E possibile, considerando le sue capacità, che potrebbe esserci bisogno di lui in un’altra Parrocchia.
Potrebbe anche essere questa la lettura da dare a tale contestata decisione. Indipendentemente da quale sia il motivo che ha spinto Mons. Bresciani a fare determinate scelte, ribadisco il mio totale disappunto per il comunicato assolutamente non adeguato e totalmente privo di delicatezza nei confronti delle decisioni di S.E. .
E’ veramente molto triste leggere di parrocchiani e di Comitati che contestano le decisioni della Curia. Chi è veramente “Cristiano” non frequenta la Parrocchia solo se c’è o non c’è l’uno o l’altro Sacerdote. In Chiesa si va per incontrare Cristo, non il Sacerdote che Lo rappresenta.