SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il centrodestra prende tempo. La riunione prevista per mercoledì sera è stata rinviata di sette giorni per dare modo ai partiti di discutere con le direzioni nazionali e regionali.

Nell’ultimo incontro, le liste civiche avevano avanzato la richiesta delle primarie per l’individuazione del candidato sindaco. Un argomento che ha irrigidito i partecipanti al tavolo, a partire da Forza Italia.

“E’ stato uno choc, ma è stato tutto chiarito – afferma Gianluigi Scaltritti – le primarie sono una clausola estrema, il passaggio finale qualora non si riuscisse ad arrivare ad una sintesi. La priorità sarà buttare giù un programma condiviso, creare le liste e valutarle. Poi si cercherà di far accordare i tre candidati, nella speranza che si faccia fronte comune”.

In lizza ci sono Pasqualino Piunti, Giorgio De Vecchis e Virginia Trento. Il consigliere comunale appare nettamente favorito, tuttavia non sono poche le titubanze emerse dalla coalizione sulla sua figura.

Se i tre non si metteranno d’accordo le primarie saranno l’extrema ratio – prosegue l’ex onorevole – ma sarebbe difficile organizzarle, per il centrodestra si tratterebbe della prima volta, San Benedetto diventerebbe un laboratorio nazionale. La nostra convinzione è che l’unità sia fondamentale, sarebbe deleterio e sbagliatissimo dividersi”.