A cura di Michele Rossi

Grottammare: Beni, Di Natale, Gentile, Gibbs, Veccia, Filipponi, Morlacco (83’ Cappotti), De Cesare, Palandrani, Travaglini (70’ Gregori), De Panicis (53’ Cameli). All. Vagnoni

Pergolese: Latini, Righi (70’ Guerra), Berardi, Morganti (63’ Vitali C.), Copa, Vitali N., Carbonari, Lanzi (77’ Chiarucci), Turchi, Cinotti, Bucefalo. All. Guiducci

Arbitro: Sacchi di Macerata

Marcatori: 15’ Gibbs (G); 52’ Turchi (P); 59’ rig Morlacco (G)

Ammoniti: 11’ Morganti (P); 29’ Righi (P); 47’ Berardi (P); 50’ De Cesare (G); 58’ Latini (P); 72’ Bucefalo (P); 84’ Veccia (G); 85’ Cappotti (G)

Spettatori: 100 circa – Calci d’angolo: 10-2 per la Pergolese

Recuperi: 0 minuti nel p.t.; 4 minuti nel s.t.

Grottammare – Con un po’ di fortuna il Grottammare incamera altri 3 punti al cospetto di una buona Pergolese e, come giustamente predica il suo mister Roberto Vagnoni, è altro fieno in cascina per quello che è il reale obiettivo della squadra rivierasca, ossia una tranquilla salvezza. Bisogna continuare a volare bassi perché arriveranno momenti in cui tutto girerà storto, per cui ben vengano questi punti ottenuti con il minimo sforzo ed aiutati dalla dea bendata, che non guasta mai.

Allo stadio “Pirani” era di fronte la matricola Pergolese: un gradito ritorno quello della squadra feltresca che ha incrociato i tacchetti con i biancocelesti di casa la prima volta nel lontano 23 dicembre 1951; allora, nel massimo campionato regionale a girone unico, finì 7-1 per i rivieraschi (con tripletta del “norcino” Silvio Marchionni). L’ultimo incontro, ovviamente, è più recente e risale al 25 aprile 2007, allorquando per il turno infrasettimanale di Serie D, le due squadre lasciarono il “Pirani” con un nulla di fatto; il pareggio non impedì però alla società di Pergola di retrocedere in Eccellenza e di prendere quella parabola discendente che li ha spinti fino alla Prima Categoria al termine della stagione 2011-12, per poi ricominciare la risalita culminata con il ritorno nella categoria che sicuramente più le compete.

Vagnoni schiera il Grottammare con il classico 4-3-3: al posto dello squalificato Valentini, parte titolare Mauro Travaglini, classe 1986 (il suo è un gradito ritorno: ha vestito infatti la casacca biancoceleste già nel 2005-06, in Serie D, quando collezionò 22 presenze ed 1 rete agli ordini prima di Sestilio Marocchi e poi di Daniele Amaolo, con sofferta salvezza ai play-out ai danni della Nuova Avezzano). Dall’altra parte, mister Guiducci contrappone un 4-4-2 con Morganti in cabina di regia e Cinotti e Bucefalo pericolosi guastatori d’attacco. L’inizio è tutto dei rossoblu ospiti: prendono possesso del centrocampo, fanno girare palla e fin dal secondo minuto sfiorano il gol con un colpo di testa di Carbonari di poco alto susseguente ad un calcio d’angolo battuto da Morganti. Gli uomini di Vagnoni fanno fatica a prendere le misure agli avversari ma all’improvviso vanno in vantaggio: corre il 15’ quando Veccia batte un corner con una parabola molto tagliata; la difesa della Pergolese (forse l’unico reparto al quale dovrebbero trovare dei correttivi) si fa sorprendere e Gibbs, sottomisura, riesce a buttarla dentro in due tempi. Sulle ali dell’entusiasmo e con gli spazi un po’ più ampi, il Grottammare sfiora il raddoppio: passano due minuti e Palandrani recupera una palla sulla fascia destra, entra in area ed appoggia all’accorrente De Panicis, ma il tiro del giovane grottammarese, a tre metri o poco più dalla porta, è incredibilmente alto. Dal possibile 2-0, si rischia invece il pareggio: è il 24’ quando Bucefalo (davvero ottima la sua prova), sulla fascia sinistra fa tutto da solo mandando in bambola il giovane Di Natale (forse fuori ruolo sull’esterno), mette in mezzo forte e teso con Gibbs che, nel tentativo di liberare, incoccia male il pallone che sbatte sul palo e termina in corner.

La Pergolese ci crede: passa un minuto e Carbonari inventa un passaggio filtrante in area per Righi, il quale si libera bene tra alcuni avversari ma il suo tiro è da dimenticare. Poco dopo, in un’azione di alleggerimento Morlacco ruba un pallone a centrocampo, si invola verso la porta e, invece di entrare in area aspettando l’uscita del portiere, prova il tiro dai 20 metri, sprecando così una buona azione. I rossoblu ricominciano a premere e al 32’ avviene il doppio miracolo di “san” Beni: dalla sinistra c’è un perfetto cross di Cinotti (altro bel giocatore)sul secondo palo, la testa di Turchi,a pochi passi dalla porta, è puntuale nella schiacciata ma il portierone di casa riesce miracolosamente a respingere una prima volta; la palla rimane nei pressi, ci si avventa come un falco Copa che con un tap-in a botta sicura fa gridare al gol i suoi tifosi, non facendo i conti con Beni, un numero uno decisamente di altre categorie: con un colpo di reni riesce a deviare in angolo una palla che ormai tutti avevano visto dentro. Alessandro Beni è la dimostrazione, in queste categorie, di quanto sia importante un portiere forte, che riesce a dare anche tranquillità a tutto il reparto arretrato. Le parate di un guardiano del genere alla fine portano punti quanto i gol di un attaccante e, dei nove sigilli conquistati finora dal Grottammare, circa la metà sono opera sua. Il primo tempo comunque finisce con il Grottammare in affanno e con la Pergolese che sfiora ancora il pareggio al 42’ quando Carbonari lancia in area  Turchi il quale tira a botta sicura ma Filipponi s’immola e devia in angolo.

La ripresa comincia con la Pergolese sempre in avanti; il campo, reso pesante dalla pioggia caduta nei giorni scorsi, comincia a farsi sentire e nel Grottammare qualche giocatore è in debito d’ossigeno. Al 52’ i rossoblu di Guiducci raggiungono il meritato pareggio: Bucefalo, ancora lui, sulla sinistra fa il diavolo a quattro, si libera di un paio di difensori e mette al centro un pallone perfetto per Turchi il quale – solo soletto – non può sbagliare l’appoggio in rete. Tra i padroni di casa mister Vagnoni sostituisce De Panicis, leggermente acciaccato, con Cameli (forse il cambio poteva farlo nell’intervallo). A questo punto gli ospiti credono di fare il colpaccio, spingono di più lasciando ampi spazi per il contropiede ai padroni di casa. In un alleggerimento difensivo un po’ troppo “osè”, il giovane Cameli ci crede e si butta sull’ultimo uomo rubandogli palla e passandola in area a Morlacco il quale viene affrontato dal portiere in uscita che lo affossa in modo poco ortodosso: rigore ed ammonizione per il “vecio” Latini (classe 1979). Il bomber Morlacco si presenta sul dischetto e riporta in vantaggio la sua squadra.

A questo punto comincia il valzer delle sostituzioni: nella Pergolese prima esce Morganti per Cristian Vitali, poi escono Righi per Guerra e Lanzi per Chiarucci; nelle file dei padroni di casa Travaglini (buon primo tempo il suo, poi è calato nella ripresa) lascia il posto a Gregori e Morlacco, stremato dai crampi, viene sostituito dal giovane Cappotti. In questo susseguirsi frenetico di cambi, la Pergolese sfiora due volte il pareggio: al 68’ colpisce un’altra traversa con un colpo di testa di Copa susseguente ad angolo battuto da Bucefalo (con Beni che poi rimanda il pallone in corner) ed al 74’ Cinotti prova a sorprendere il portiere di casa con un tiro dalla lunga distanza ma Beni si distende bene e riesce a respingere. Poi fino alla fine la partita si addormenta e non si segnalano più grandi occasioni da rete, né da una parte né dall’altra.

Il Grottammare con il minimo sforzo conquista tre punti e mantiene la testa della classifica in coabitazione con la Civitanovese (ma non è questo il dettaglio importante, come continua a ripetere mister Vagnoni). La Pergolese, che avrebbe quantomeno meritato il pareggio, deve fare solo ammenda delle amnesie che ogni tanto colpiscono i propri difensori e lavorare molto nel registrare questo reparto: quello visto al “Pirani” non ha destato una buona impressione.

COMMENTI

Roberto VAGNONI (Grottammare)

Anche oggi abbiamo sofferto tantissimo, però finché la fortuna ci assiste stiamo accumulando punti per i momenti bui che arriveranno. Alla fine faremo i conti, ricordandoci che il nostro unico obiettivo è la salvezza. La Pergolese forse avrebbe meritato il pareggio ma è una buona squadra, ben messa in campo ed avrà modo di rifarsi presto.

Massimiliano GUIDUCCI (Pergolese)

Dopo una sconfitta del genere, sicuramente c’è tanto rammarico; però quando si concedono agli avversari degli errori individuali così grossolani, alla fine inevitabilmente si perde. Questo è il calcio. Sono comunque soddisfatto della prestazione dei miei ragazzi, hanno preso un palo, una traversa e creato delle buone occasioni sventate solo dalla bravura del loro numero uno. Oggi doveva andare così.