Da Espresso Rossoblu n. 1247 del 20 settembre 2015

SAMBENEDETTESE-CASTELFIDARDO 1-0. A parte una formazione con diverse novità, spicca un particolare curioso: Pezzotti fa il terzino, Vallocchia schierato con il numero 3 fa l’ala sinistra. Un’altra stranezza invece per la categoria: il portiere e i terzini del Castelfidardo non sono ‘under’ mentre lo sono i due centrali difensivi. Bolzan ha optato per l’esperienza per la porta e le fasce arretrate. In panchina un solo ‘over’. Un esempio: tra il terzino Belelli e il nostro Vallocchia ci sono 15 anni di differenza e spesso l’esperienza ha prevalso.

Il primo tempo si conclude senza che la Samb (comunque rimaneggiata) abbia dimostrato la superiorità che esiste indubbiamente sulla carta. Un particolare che tutti hanno notato è stata l’emozione di Vallocchia che in uno stadio così, all’esordio, sembrava scappare… dalla palla. Vorrei dirgli che le doti tecniche (il ragazzo le ha) se non si sposano con la ‘sfacciataggine’ in senso buono, serve a poco. Deve proporsi e sbagliare magari, meglio che… non prendersi responsabilità. Trofo insegna.

Mi diceva l’altro giorno un esperto di calcio che per vincere i campionati bisogna essere cinici. Cioè meglio tre vittorie per 1 a 0 a zero che tante reti in una sola gara. e magari un pareggio per 3 a 3.

Oggi, forse, la Sambenedettese ha preso troppo alla lettera quella che per certi versi è una verità dimostrata dai fatti.

Al Castelfidardo, a parer mio, oggi è stato permesso troppo in considerazione degli organici delle due squadre. Sarà stata la paura dettata dall’essere troppo tifoso ma io ho vissuto la gara con la paura che gli ospiti potessero potessero fare il gol del pareggio da un momento all’altro. Insomma troppi rischi che non fanno bene alle coronarie soprattutto ma principalmente vanno interpretati come segnali. Non vederli è sbagliato.

A fine gara il tecnico rossoblu ha detto che il Castelfidardo è stato pericoloso soltanto in un’occasione. Probabilmente si riferiva all’unica vera e ‘miracolosa’ parata di Cosimi, perché le conclusioni sbagliate dagli ospiti in zona gol sono state diverse. Come, del resto, quelle della Sambenedettese per il definitivo gol della sicurezza. La realtà è questa poi è anche giusto che Beoni dica così.

La stampa, invece, non può che essere più realista perché, se facesse diversamente non aiuterebbe ma semplicemente maschererebbe. Un concetto che è molto condiviso dal presidente Fedeli che, come al solito, ha parlato della gara con grande realismo “troppi errori” e una sottile critica a Beoni sui cambi. Ha anche interpretato bene la prestazione del giovane Vallocchia “il ragazzo si è fatto prendere dall’emozione, conosciamo il suo valore che non potrà non venir fuori”. Buona la prova di Prandelli che ha un bel curriculum, un anno fa 13 gol in 26 partite.

Mi sta venendo il dubbio che la Samb è più squadra da trasferta vista l’ottima prova del primo tempo a Fermo e la gara di Campobasso, dove ha dimostrato di essere molto più squadra dei molisani. Un po’ il contrario della partita odierna nella quale si è retta più per le indivdualità che per il gioco d’assieme.