SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Samb vista al Riviera delle Palme non ha entusiasmato come invece fatto dal pubblico rossoblu, oltre tremila presenze per una gara che sulla carta non scaldava certo i cuori. Ma nel dopo partita in troppi hanno parlato di un Castelfidardo che avrebbe meritato il pareggio e di una Samb eccessivamente scialba.
Siamo dunque con mister Loris Beoni quando, a fronte delle tre vittorie in sette giorni, ha ricordato che gli ospiti sono stati pericolosi (pericolosissimi, in realtà) in una sola occasione. Per contro la Samb, oltre la rete, vanta un palo, due occasionissime per Titone, una clamorosa per Prandelli, un paio di spunti di Bonvissuto. Insomma, il forcing finale e la serie di palle messe a centro area e costate mischie rischiose, non valgono, ai punti, il meritato pareggio.
Chi per un verso, chi per un altro, hanno tuttavia perorato la tesi della vittoria immeritata. Un po’ il presidente Fedeli, che esige il massimo dai suoi giocatori, un po’ i biancoverdi, che hanno esaltato giustamente la loro prestazione, ma sembrava si stesse commentando la vittoria ospite, anziché la sconfitta.
Insomma, non buttiamoci troppo giù. Che poi sia stata una gara tra luci e ombre per la Samb, non ci piove. Il tutto a causa della coperta un po’ corta sul versante under: Beoni è stato costretto a far esordire il giovane Vallocchia, classe 1997, all’esordio. Così il tridente tanto atteso è rimasto spuntato, a causa della timidezza comprensibile di Vallocchia, della difficoltà di Prandelli a fare da riferimento al gioco comunque imbastito a centrocampo, all’intermittenza (anche questa comprensibile dopo due gare tiratissime in settimana) di Titone.
Infatti quando è entrato Bonvissuto alcuni problemi sono stati risolti. Qui però più che Beoni dovrebbe intervenire la società (coordinandosi con il tecnico) in modo da avere un sostituto naturale, classe 1997, per il terzino sinistro Flavioni, oggi squalificato. Una sua assenza non può costringere l’allenatore a modificare due interi reparti: infatti in panchina non c’erano altri giocatori del 1997, anche se la regola prevede la presenza di un giovane nato in quell’anno.
Lascia un commento
Anche Tagliaferri e’ un 97 e molto bravo. Ne abbiamo 3