GIULIANOVA – A seguito di una complessa ed approfondita attività d’indagine svolta dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Giulianova  coordinata dalla Procura di Teramo, sono state eseguite nove misure cautelari restrittive della libertà personale (di cui otto di custodia cautelare in carcere) emesse dal Gip del Tribunale di Teramo Domenico Canosa per i reati di traffico illecito di sostanze stupefacenti per quantitativi complessivamente rilevanti (in particolare eroina, cocaina e hashish) e di estorsione aggravata.

Le indagini sono state avviate a seguito dell’arresto in flagranza di reato di due degli indagati, eseguito nei pressi di un ponte di legno situato tra il comune di Giulianova e quello di Roseto degli Abruzzi, Frazione Cologna Spiaggia (da qui il nome in codice dell’operazione), luogo pubblico di ritrovo di persone dedite all’uso di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina, che si recavano in quel sito al fine di acquistare dette sostanze. Le successive attività investigative hanno permesso di accertare che, nonostante i predetti indagati fossero stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, gli stessi continuavano nella loro attività illecita di spaccio.

I destinatari delle odierne misure cautelari sono soggetti di elevata pericolosità, quasi tutti già gravati da precedenti sentenze di condanna passate in giudicato per gravi reati, tra i quali anche precedenti reati proprio in materia di sostanze stupefacenti. In particolare, la maggior parte degli indagati coinvolti nel presente procedimento risultano appartenere alle comunità rom presenti nella provincia di Teramo, di cui si è potuto constatare la particolare pericolosità sociale, anche nella realizzazione di attività estorsive in danno degli acquirenti delle sostanze stupefacenti inadempienti al pagamento del prezzo per l’acquisto della droga.

Le emergenze investigative hanno permesso di accertare un “giro di affari” oggettivamente rilevante, considerati gli elevati quantitativi di eroina, cocaina ed hashish commercializzati dagli indagati principalmente nel territorio dei comuni di Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Mosciano Sant’Angelo e zone limitrofe.

L’attento lavoro ricostruttivo operato dai Carabinieri ha consentito, nel corso delle indagini, di effettuare due arresti in flagranza di reato e circa dieci sequestri di sostanze stupefacenti del tipo eroina, cocaina e hashish, oltre a somme di denaro contante per circa 40 mila euro, provento illecito dei reati accertati.

Gli odierni importanti risultati sono stati raggiunti grazie all’utilizzazione di una pluralità di strumenti investigativi: in particolare, oltre all’attivazione di numerose intercettazioni, l’indagine ha potuto beneficiare anche degli apporti informativi provenienti da alcuni acquirenti delle sostanze stupefacenti cedute dagli indagati e delle dichiarazioni confessorie di alcuni degli indagati, uno dei quali ha già definito la sua posizione mediante richiesta di patteggiamento.

L’attività investigativa ha messo in evidenza la presenza di alcuni soggetti dediti pressoché esclusivamente allo spaccio di sostanze stupefacenti, legati tra loro da assidui rapporti di frequentazione e anche di cointeressenza economica.

Si tratta di reati che hanno determinato un notevole allarme sociale nelle zone interessate dai descritti fenomeni criminosi, anche in considerazione degli episodi di estorsione.