
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Innovazione, efficienza e risparmio: questi i tre criteri che hanno portato il servizio Sistemi Informativi ad adeguare le infrastrutture elettroniche del Comune adottando la fibra ottica. Infatti da oggi giovedì 17 settembre il Municipio di San Benedetto del Tronto dispone di dorsali in fibra ottica, collegamenti ad alta velocità definite delle vere e proprie “autostrade della rete”, in grado di trasmettere dati a una velocità dieci volte maggiore rispetto all’infrastruttura precedente.
Grazie ai nuovi dispositivi “Extreme Networks”, acquisiti nel mese di maggio 2015 con un investimento di quasi 40 mila euro, è stato possibile trasformare radicalmente la capacità di accesso e di trasferimento dati.
“L’infrastruttura di rete del Comune di San Benedetto del Tronto è rimasta ferma per 15 anni e necessitava di un miglioramento tecnologico” dice Mauro Cecchi, responsabile del servizio Sistemi informativi. “Un’altra tessera nel mosaico dell’innovazione è stata posata – dichiara Antonio Prado, capo dell’ufficio Architetture di rete e sistemi – e produrrà nei prossimi anni effetti virtuosi per le casse dell’Ente”.
Infatti questa prima rivoluzione tecnologica è propedeutica per altri progetti innovativi che sono già in cantiere, primo fra tutti la virtualizzazione dei desktop. “I personal computer presenti sulle scrivanie dei dipendenti comunali – spiega l’assessore all’innovazione Luca Spadoni – verranno trasformati o sostituiti con dispositivi in grado di funzionare attingendo i dati da un unico grande server centrale. Questa transizione produrrà notevoli risparmi nei consumi di energia elettrica, nella manutenzione ordinaria e straordinaria e nel rinnovo del parco computer”.
“Ci saranno notevoli vantaggi anche per i cittadini – prosegue Spadoni – accesso più veloce ai servizi telematici, aumento della disponibilità dei servizi web e diminuzione dei tempi per l’applicazione del “Disaster Recovery”, ovvero l’insieme delle misure tecnologiche necessarie a ripristinare sistemi, dati e infrastrutture per l’erogazione di servizi in caso di guasti importanti al sistema principale”.
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una volta si parlava di abbandonare il mainframe per la rete distribuita,
ora si torna alla tecnologia del server centrale.
domani si tornera’ a parlare di nodi interconnessioni autosufficenti..
…. …..
e tutto in un ciclo virtuoso di spese informatiche a carico dei cittadini,
e obsolete in meno di 5 anni…
Grazie dell’opinione.
Contrariamente a quanto si possa pensare, nella moderna ICT non e’ l’approccio conservativo a generare risparmio, ma la capacità di riconvertirsi dinamicamente (e in fretta) al progredire della tecnologia.
Va da sé che alla base si ponga una solida e valida strategia di lungo periodo.
Grazie
nella moderna ITC BTU chi più spende meno spende,
insomma fin quando non si finiscono i soldi,
poi ci mangeremo le carte bollate e i byte.
prego per la profezia.
giustamente come si può immaginare,
bisogna cambiare il sistema informatico ogni 2 anni senza badare a spese.
Va da sé che nell’ ottica del beneficio della verità dei fatti,
e nella tematica dell ITCC esiste una solida strategia
di finanziamenti di lungo periodo con apporvazioni di bilancio favorevole alla riqualificazione della tematica.