CAMPOBASSO- Sembrava una gara destinata al pareggio dopo tre legni colpiti e una serie di discutibili decisioni arbitrali. E invece la risolve l’esperienza, la risolve all’82 minuto Alessandro Sabatino con una zampata dentro l’area di rigore che si infila lenta alla destra di Capuano. E nel post partita il centrocampista, 33 anni, è tra i più raggianti in sala stampa “per un gol importantissimo perché decide una gara contro una formazione che sulla carta è tra le favorite per il titolo”. Un gol, si augura il mediano, che magari sarà il primo di una serie visto che Sabatino, otto gol lo scorso anno a Rieti quest’anno spera “di farne ancora di più”.

Procediamo per gradi. La partita è tattica fin dall’inizio con un Campobasso, che veniva da un pareggio non brillante con l’Amiternina, poco propenso a scoprirsi e una Samb da parte sua che studiava l’avversario non disdegnando qualche “zingarata” in avanti soprattutto con un Pezzotti tonico e propositivo nel primo tempo e diligente nel secondo quando è stato chiamato a fare il terzino sinistro dopo l’ingenua espulsione di Flavioni al ’49. Ma era stato il Campobasso a finire in dieci per primo; al ’36 del primo tempo infatti, il difensore centrale Gattari abbraccia Antonino Bonvissuto sugli sviluppi di una punizione e nel portarlo giù gli rifila anche un pugno che non da altra scelta all’arbitro se non estrarre un rosso. Per la verità sulla esatta posizione del fallo ci sono molti dubbi visto che sembrerebbe essere avvenuto in area e quindi la successiva punizione dal limite, poi sprecata da Barone, doveva essere un rigore.

Da questo momento la Samb inizia a crederci e tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo coglie tre legni, il più clamoroso probabilmente con Mario Titone. Nel frattempo però era stato ammonito per la seconda volta il terzino Flavioni, nonostante sia stato avvisato negli spogliatoi “del rischio che correva” come ha spiegato a fine gara il tecnico Beoni. Forse il ragazzo, classe 1997, paga un po’ la giovane età nonostante nella giornata precedente fosse stato tra i migliori in campo contro l’Avezzano.

L’espulsione rinvigorisce non di poco i molisani che si fanno pericolosi e almeno in un’occasione è Cosimi a tenere la porta sambenedettese inviolata. Poi la svolta, già al ’77 Beoni scopre le carte mettendo in campo la coppia Palumbo-Sorrentino a rivoluzionare il fronte offensivo al posto di Perna e di un Bonvissuto che nel frattempo si becca anche un giallo per una presunta simulazione in area che invece puzza tanto di rigore. Cinque minuti più tardi arriva puntuale però la stoccata di Sabatino che in mezzo all’area piazza un piatto che batte il Campobasso e regala ai rossoblù marchigiani una vittoria che a detta del mister e del Dg Andrea Fedeli “vale doppio perché arrivata contro una squadra attrezzatissima che insieme al Fano è una delle contendenti più serie al titolo finale”.

Per Loris Beoni infine, nonostante il percorso di crescita “non sia ancora completo”, si tratta “della migliore prestazione stagionale perché nonostante gli episodi a sfavore come una espulsione evitabile e due rigori negati oggi ho visto una squadra più consapevole di sé stessa che oltre al risultato mi è piaciuta soprattutto per la crescita difensiva che ha portato a subire poco gli attacchi dei molisani”.