SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “C’è una discussione in corso con Canducci e Fanini. Cercheremo assieme di arrivare ad una sintesi, ad oggi non è stato deciso niente”. Lo dice Leo Sestri, disposto a candidarsi alle primarie del centrosinistra in rappresentanza di Socialisti (suo partito), Verdi e Idv.

Tra i tre, l’assessore ai Lavori Pubblici è l’esponente con il maggior bacino elettorale, ma prima andranno convinti al passo indietro sia il vicesindaco che l’esponente ambientalista.

Alle amministrative del 2011 Socialisti e Verdi gareggiarono in tandem. Sestri ottenne 469 voti, davanti ad Andrea Marinucci (388) e Canducci, fermo a 288. Per quel che riguarda invece Fanini, le preferenze furono 377.

Chiunque concorrerà, lo farà senza rinnegare i dieci anni gaspariani, andando così ad ostacolare Margherita Sorge, altra figura (a differenza di Perazzoli e renziani) che rappresenta il prosieguo dell’attuale percorso amministrativo.

Tutti si riempiono la bocca con la parola discontinuità, ma io voglio mettere i puntini sulle i”, precisa Sestri. “Si può pretendere discontinuità nei rapporti politici, ma non sulle opere fatte. In passato nessuna amministrazione ha investito quanto noi, lo testimoniano i numeri. Servirà amalgama nella coalizione che verrà e nei partiti. Se si perderà tempo a litigare non ci si potrà concentrare su quello che c’è da fare”.

E se primarie saranno, Sestri vorrà scrivere le regole assieme al Pd: “Chiederemo di essere coinvolti. Il Pd scriva le sue regole, ma se investono noi, vogliamo discuterle. L’importante è che siano chiare”.