SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quando accadono fatti come quelli di ieri sera davanti alla sede di Vera Tv in via Turati a Porto d’Ascoli, la solidarietà è un obbligo oltre che un dovere.

Noi di Riviera Oggi, che di certi metodi (magari soprusi di natura diversa) ne sappiamo qualcosa, non ci tiriamo indietro. La stampa deve farlo prima di qualsiasi altro. Certamente anche l’Ordine marchigiano dei giornalisti prenderà posizione.

Anche se non ci sono stati atti di concreta violenza, l’intenzione è stata quella di  impedire ad un altro essere umano di fare onestamente quello che vuole. Si chiama sopraffazione a discapito della libertà altrui. Che è egualmente una specie di violenza che nessuno, nemmeno chi ha partecipato alla “manifestazione” di protesta, vorrebbe subire. Basta mettersi dall’altra parte per capirlo.

La motivazione è poco importante quando, chi è contestato, non ha commesso illegalità. Come riportano le cronache di ieri sera verso le 20.30.

Infatti il danno, oltre alll’emittente stessa, l’hanno subito i cittadini tutti. ‘Violentando’ la libertà di informazione, il risultato che si ottiene è l’inquinamento della notizia a discapito di lettori e telespettatori. Non è difficile capire perché.

Non si può pretendere o semplicemente chiedere un’Italia migliore (senza mafia, senza lobby, senza massoneria ecc.) se poi i nostri comportamenti, seppur nel piccolo, sono simili se non uguali.

Mi rifiuto infatti di dover identificare quelle 20-30 persone autrici del deprecabile gesto con una frangia della tifoseria rossoblu, ritengo che siano persone come tutte le altre che hanno commesso un grave errore a danno della civiltà, spesso invocata solo a parole.

La pensa allo stesso modo il presidente della Samb, Franco Fedeli. Venuto a conoscenza dell’episodio, un po’ stupito ha ammonito: “Per avere rispetto bisogna darlo”. In pratica il sunto del mio pensiero sopra esposto.

Il fatto che in Ascoli possa essere successo qualcosa di simile non giustifica nulla. Anzi dico di più: certi comportamenti che non fanno onore lasciamoli agli altri.