SERVIZIO A CURA DI MICHELE ROSSI

Grottammare: Beni, Di Natale, Gentile, Gibbs, Veccia, Filipponi, Morlacco (77’ Alessandrini), De Cesare, Palandrani, Valentini, Cameli (56’ De Panicis). All. Vagnoni

Vigor Senigallia: Tonelli, Pambianchi, Curzi, Gregorini, Mucaj (89’ Giudici), Tinti, Brunori, Siena, Pianelli (58’ Paolini), Gorini, Nacciarriti (68’ Pistelli). All. Mancini

Arbitro: Singh di Macerata

Marcatore: 93’ Gibbs

Ammoniti: 30’ Gregorini (VS); 57’ Siena (VS); 62’ De Cesare (G); 75’ Di Natale (G); 92’ Brunori (VS)

Spettatori: 100 circa – Calci d’angolo: 9-4 per il Grottammare

Recuperi: 1 minuto nel p.t.; 4 minuti nel s.t.

GROTTAMMARE – Comincia nel migliore dei modi il campionato di Eccellenza 2015-16 del Grottammare con una salutare vittoria sul filo di lana grazie alla rete di Gibbs al terzo dei quattro minuti di recupero concessi dal bravo arbitro Singh di Macerata. Diciamo subito che la partita è stata abbastanza noiosa, complice anche l’atteggiamento della giovane squadra della Vigor Senigallia, ripescata solo dieci giorni fa nel maggior campionato regionale, imbottita per necessità, o forse anche per scelta, di giovani (5 “under” in campo dall’inizio e 4 in panchina): in queste condizioni, il mister Mancini non poteva fare altro che cercare di chiudere tutti gli spazi agli avanti di casa e sperare in qualche ripartenza per colpire. Fin dalle prime battute i rossoblu si sono posizionati con un 5-4-1, a volte modificato in 5-3-2, che la dice lunga su quali erano le intenzioni in campo.

Ne è venuta fuori una partita con pochissime occasioni da rete, giocata molto a centrocampo; il Grottammare ha cercato in tutti i modi di scardinare la retroguardia vigorina, supportato da un Valentini – sicuramente il migliore dei biancocelesti – in alcuni frangenti, soprattutto nella seconda parte del primo tempo, davvero incontenibile. La squadra di capitan Siena ha però sempre chiuso bene gli spazi e quando tutto faceva pensare alla divisione della posta, è arrivato il guizzo del centrale Gibbs, spintosi in avanti per cercare di sfruttare al meglio una punizione battuta dal lato sinistro dell’area di rigore da Veccia il quale, invece di crossare, pescava Valentini al limite dei 16 metri: il suo perfetto tiro a giro veniva deviato con un bel colpo di reni da Tonelli sulla traversa; in questi casi la palla spesso schizza via, questa volta è invece finita sui piedi di Gibbs che non ha avuto difficoltà a metterla dentro indisturbato.

Il Grottammare in fin dei conti non è dispiaciuto, ma ha una rosa corta e manca di peso in avanti; mister Vagnoni, oltre a sperare che la società gli faccia avere quei due o tre “over” di cui ha bisogno, sa bene che deve ancora lavorare molto per cercare quel gioco che possa mettere in risalto le qualità di gente come Morlacco e Valentini, sperando che quest’ultimo non perda troppo spesso la testa come è successo in Coppa Italia contro il Porto d’Ascoli: anche oggi ha provato a protestare per un fallo subìto e non fischiato e buon per lui che ha trovato un arbitro per niente permaloso altrimenti forse staremmo a commentare un altro risultato.

Le occasioni da rete appuntate sul nostro taccuino sono davvero poche: si comincia subito, al 2’, con un tiro a palombella dalla distanza di Brunori, Beni per non correre rischi mette in angolo; al 23’ è il Grottammare che ci prova: Valentini, dopo una serpentina, serve in profondità Palandrani che viene anticipato al momento di tirare da Pambianchi a due passi dalla porta. Passano cinque minuti e Valentini (gran bel primo tempo il suo) va via sulla fascia destra, si beve un paio di avversari e mette al centro un invitante pallone per Veccia all’altezza del dischetto: il “rigore in movimento” a botta sicura del centrocampista biancoceleste finisce, però, incredibilmente alto. Al 32’ il Grottammare usufruisce di una punizione al limite dell’area per fallo su Morlacco: al tiro si presenta Filipponi ma la sua botta, molto forte, termina anch’essa di poco alta. Ancora due minuti ed è ancora Valentini a seminare il panico nella retroguardia vigorina: il suo tiro viene però deviato in angolo da Tonelli. Tutto qui il primo tempo.

Nella ripresa le occasioni sono ancora di meno: al 48’ da un angolo dalla sinistra di Veccia, Gibbs di testa non riesce a dare al pallone la giusta forza e Tonelli para facilmente a terra; al 55’ Nacciarriti, all’altezza del cerchio di centrocampo, vede Beni fuori dei pali e prova a sorprenderlo con un lancio lungo ma il portierone di casa fa buona guardia, recupera la posizione e para senza problemi. Passano i minuti e la Vigor Senigallia si chiude sempre più in difesa e il Grottammare non trova sbocchi. Può solo provarci con tiri dalla distanza e così fa Morlacco al 73’ ma la sua conclusione è parata a terra dal numero uno ospite. La partita si trascina stancamente verso la fine, tra varie sostituzioni e qualche ammonizione, fino al guizzo vincente di Gibbs descritto all’inizio: il centrale lombardo, al suo terzo anno in maglia biancoceleste, ci tiene a dedicare la rete alla moglie e al figlioletto di pochi mesi.

Per chiudere una nota di colore: ad assistere all’incontro in tribuna era presente il “mitico” Paolo Beni, la bandiera della Sambenedettese (415 presenze al suo attivo in maglia rossoblu), perché nel Grottammare gioca in porta suo nipote Alessandro; ma non dimentichiamo che è stato anche l’allenatore – in due periodi differenti – della Vigor Senigallia, dove lo ricordano con molto affetto: la prima volta vincendo nel 1979-80 lo spareggio in Promozione contro il Corridonia (approdando quindi in Serie D) e qualche anno dopo invece nel campionato professionistico di Serie C2.