SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tonino Capriotti sarà il candidato dei renziani alle primarie di centrosinistra. Niente di nuovo sotto il sole, visto che il suo nome circolava dal giorno dell’elezione di Fabio Urbinati in consiglio regionale.

Capriotti si è reso disponibile a sondare il terreno. Decisive saranno le prossime tre settimane, nelle quali il renziano valuterà le reali chance di elezione e butterà giù una bozza programmatica da presentare al Pd.

Ad oggi, i dubbi sono tutti legati all’assenza di un regolamento delle primarie. Se davvero si lavorerà per restringere a due il numero dei candidati democratici (così vogliono Antimo Di Francesco e Sabrina Gregori), è probabile l’innalzamento della quota delle firme da raccogliere tra gli iscritti per la partecipazione, con i renziani che potrebbero contare solo su una grossa fetta di tesserati del circolo nord.

Nei trascorsi di Capriotti non ci sono esperienze da consigliere comunale, assessore o segretario di partito. La sua avventura politica è cominciata appena tre anni fa, in concomitanza con la fondazione dei Comitati Adesso nati per sostenere Matteo Renzi alle consultazioni contro Bersani e Vendola. Un curriculum che per alcuni rappresenta il vero rinnovamento, per altri un rischioso salto nel vuoto.

Ma su quali punti si incentrerà il programma dei rottamatori? A livello urbanistico le attenzioni saranno indirizzate sull’area portuale, sulla zona Brancadoro e la Sentina.

I renziani intendono rilanciare il Mercato Ittico con l’istituzione della vendita al minuto e rivedere il piano delle piste ciclabili, con percorsi che attraversino la riserva naturale e si colleghino all’Abruzzo. Spazio inoltre alla valorizzazione di strutture sportive da far sorgere nelle vicinanze dello stadio e al recupero delle aree centrali della città – ex galoppatoio ed ex Atlantide su tutte – per collocare lì i grandi eventi, piuttosto che al Ballarin.

Queste e altre idee verranno discusse all’interno del partito al momento dell’ufficializzazione delle mozioni.